Sequestro Stir – Boccalone: “L’impianto non inquina, lo confermano gli atti”
L'amministratore di IrpiniAmbiente ha commentato anche la reazione del Comitato Salviamo la Nostra Valle del Sabato che ha elogiato il lavoro della Procura della Repubblica di Avellino
Ieri la notizia del sequestro dello Stir di Pianodardine effettuato dai Carabinieri del Noe di Salerno. Dopo una serie di sopralluoghi la Procura di Avellino ha chiesto l’ emanazione del provvedimento per “inosservanza alle norme sulla tutela dell’ambiente. All’interno dell’impianto sarebbero stati rinvenuti cassoni non sigillati, cumuli di rifiuti che superano il limite consentito, trattamento di imballaggi superiori tre volte a quanto previsto e erogatori intasati.
Tre gli avvisi di garanzia notificati all’amministratore di IrpiniAmbiente Nicola Boccalone, il direttore tecnico Annarosa Barbati e il responsabile dell’impianto Vincenzo Biondo.
Boccalone ai microfoni delle emittenti locali si difende dalle accuse: “Non siamo di fronte a una sentenza, ma siamo di fronte a una fase evolutiva dove sicuramente si avrà modo di ribadire e dimostrare che l’attività presso lo Stir dello scorso settembre sia stata determinata da un’emergenza.Improvvisamente l’apporto dei privati nella gestione dei rifiuti è venuto meno. Per evitare nel periodo di Ferragosto di dovere bloccare le raccolte, ci siamo organizzati per fare internamente e in deroga alle autorizzazioni questa attività in assoluta trasparenza”.
Sull’esultanza degli ambientalisti, in particolare del comitato “Salviamo la Nostra Valle del Sabato che pubblicamente ha elogiato il lavoro della Procura della Repubblica , in quanto gli altri Enti “nicchiano” di fronte alle loro richieste l’amministratore di IrpiniAmbiente afferma: “Ognuno può reagire come vuole e ognuno si deve assumere le responsabilità di quello che dice. Io non amo dire le cose senza supporto di atti e fatti. La società parla con atti concreti, ribadisce che lo Stir non inquina. Lo ribadisce su atti e percorsi altamente professionali e con indagini effettuate dall’Arpac che hanno emergere questa realtà. Tutto questo è ravvissato in un decreto di un procedimento amministrativo che si chiama “Piano di caratterizzazione con indagini in sito per verificare i rischi dello Stir“.
Ad appoggiare questa tesi il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, che esprime la sua fiducia nei confronti della società.