Stir – “Salviamo la Valle del Sabato” chiede il ricorso al Tar

"La contrarietà espressa dai primi cittadini deve trovare conferma in atti formali e sostanziali e non solo con delibere di consiglio comunale"

14117788_10208291640106488_3049898096739757010_nIl direttivo dell’associazione” Salviamo la Valle del Sabato”, riunitosi nella serata di ieri, ha deciso di tenere a breve un’assemblea pubblica nella quale verranno invitati i sindaci ad assumersi tutte le responsabilità relativamente al cosiddetto ampliamento dello stir di Pianodardine. 

Il progetto della Regione di un valore di 3 milioni di euro consiste nella frazione umida dei rifiuti della provincia di Avellino o addirittura di mezza Campania. La lavorazione dei materiali di scarto avverrà in modalità aerobica, cioè con la presenza di ossigeno. Come si legge anche dal rapporto stilato dall’associazione dei Medici per l’Ambiente Isde. Inoltre, secondo quanto disposto dalla legge nel raggio di 250 metri non ci deve essere presenza umana. Difatti nell’operazione di trattamento dell’umido è probabile laprofilazione di una serie di batteri, tra cui quelli della salmonella. Eppure nei pressi dello STIR, a meno di 250 metri, ci sono abitazioni e anche una fabbrica che produce prodotti alimentari. 

Il Comitato guidato dal dottor Franco Mazza chiede agli amministratori della Valle del Sabato che contrarietà già espressa trovi conferma in atti formali e sostanziali. Ciop  non solo il documento o le delibere di consiglio comunale, ma il ricorso al TAR.

Source: www.irpinia24.it