Avellino – Progettata un’opera al Palazzetto in memoria di Giacomo Del Mauro

La famiglia Del Mauro ricorda con affetto il figlio, scomparso trent'anni fa, per la persona e lo sportivo speciale che è stato

IMG_1259Avellino – Presentata questa mattina l’opera artistica dedicata alla scomparsa di Giacomo Del Mauro. La famiglia Del Mauro e il Comune di Avellino hanno voluto che il progetto artistico, di Gennaro Vallifuoco, venga esposto all’ingresso del Palazzetto dello Sport ‘Giacomo Del Mauro’ di Avellino.

I lavori per l’installazione dell’opera inizieranno nei prossimi giorni e presto potrà essere visibile a tutti. Presente alla conferenza il consigliere comunale Silvia Amodeo, che con commozione ha ricordato l’amico scomparso: “Giacomo è stato il mio compagno di classe, era un ragazzo speciale, appassionato nello sport e molto riservato.  Ci troviamo uniti nel ricordo a distanza di trent’anni dalla sua dipartita; la famiglia Del Mauro vuole avviare con questo progetto un’ idea che coinvolge le nuove generazioni.

Giacomo era un grande sportivo e – aggiunge la consigliera – vinse la medaglia d’ argento in ginnastica artistica, ma pochi giorni dopo a causa di un fatale tuffo in mare, fu colpito da una tetraplegia dal collo in giù. Purtroppo all’epoca la medicina non era ancora avanzata nel campo e non vi erano grossi ausili tecnologici; nonostante ciò, Giacomo è riuscito a non perdere la passione per lo sport diventando allenatore della squadra di palla a mano con ottimi risultati. Lo sport come passione può essere un grande sostegno di vita e la città deve ringraziare questa famiglia che renderà il Pala ‘Del Mauro’ unico palazzetto con un’opera di tale importanza”.

Il delegato allo sport Geppino Giacobbe aggiunge: “Dopo 30 anni c’è ancora tanta condivisione e gioia nel ricordare Giacomo, perché è stato veramente un ragazzo speciale. Sono particolarmente contento dell’opera e spero che sia ben impressa e che trasmetta la voglia di fare sport”.

Mauro Del Mauro con affetto ricorda il fratello e i motivi che hanno spinto la sua famiglia a commissionare l’opera: “La vicenda di Giacomo ha una forte valenza e abbiamo voluto condividere il patrimonio umano che ci ha lasciato . L’anno scorso mi sono confrontato con mio padre e abbiamo convenuto che il modo migliore per ricordarlo sia quello di regalare un’ emozione permanente. L’opera ha un soggetto e uno sfondo e credo che Giacomo abbia avuto un grande sostegno dalla città attraverso questa forte impronta umana. Quello che cerchiamo di esprimere ora è un ringraziamento e una presa  d’atto nei confronti della città”. 

A descrivere l’opera, il maestro Gennaro Vallifuoco: “Vicende umane del genere riscaldano fondamentalmente il cuore e le coscienze. Ho costruito l’idea del progetto intervistando famiglia e amici di Giacomo. L’opera non è il suo ritratto, ma la rappresentazione dei suoi valori morali. Il racconto della vicenda coinvolge  la figura centrale dell’ atleta, sospesa sugli anelli, che ha alle spalle la pianta della città di Avellino, simbolo delle virtù civili e morali. Camminiamo sul filo di questo sogno interrotto che continua a vivere sulle gambe di noi tutti. L’ ultima posizione indica il ginnasta e la luna nuova, che contrappone il sole dell’ inizio della composizione. Un angelo con una fiaccola aleggia la città e porta coscienza nella mente di noi tutti”.

Infine il ricordo del padre fa da cornice alla bellissima opera realizzata: “Non è facile prendere atto della perdita di un figlio; nella sua vita  e negli ultimi dieci anni in stato di tetraplegia, mio figlio ha lasciato ricordi indescrivibili nello sport e non. La sua lucidità mentale ha raccolto i suoi amici . A distanza di tanti anni lo ricordo con tanto affetto per la persona e il figlio speciale che è stato”.

di Carmen Vottariello

Source: www.irpinia24.it