Immacolata non felice per Avellino – le critiche dei commercianti

I titolari di alcuni esercizi commentano in malo modo il corso spoglio di luci e l'ordinanza di blocco strade in un giorno di festa. Stamattina si inziano a vedere le prime casette

15350617_10210732735784190_1186360025659187776_nAvellino – Non è stata una bella festa dell’Immacolata per i commercianti di Avellino. L’aria natalizia non si respira ancora e il corso Vittorio Emanuele, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città capoluogo, è ancora spoglio di luci. Solo nella mattinata di oggi, si sta iniziando a vedere qualcosa, in quanto si sta procedendo all’istituzione delle casette.

Ma non è tutto. L’ordinanza comunale per prevenire lo smog ha bloccato dalle 8.00 di mattina fino alle 20.00 alcune strade principali nella giornata di ieri. In questo modo, con l’intenzione di snellire il traffico si è dato uno schiaffo alle attività che, per quanto riguarda i gestori, hanno trovato difficoltà a raggiungere il proprio luogo di lavoro. E in secondo luogo, hanno fatto si che i cittadini, impossibilitati nel trovare parcheggio, hanno preferito recarsi altrove. Ad esempio a Salerno o nelle cittadinelle vicine di Atripalda e Mercogliano. “ Sono anni che combattiamo queste battaglie – incalza la titolare del negozio Armani Jeans – ma ci viene risposto che la città non è dei commercianti. Non abbiamo ne un sindaco ne un’amministrazione. E’ assurdo fare nei giorni di festa un’ordinanza di blocco delle strade. Già i tempi sono quelli che sono, se poi ci creano questi disagi nei giorni di festa ci infliggono il colpo di grazia “.

Parole molto forti ma giuste, che racchiudono il pensiero comune anche di altri esercizi come Antony Morato, ove il commesso Alan sottolinea un’aria natalizia ancora evanescente. “ Nessuna luce e via chiuse all’Immacolata – spiega – sembra che il sindaco non ne azzecchi una di ordinanza. L’augurio è che ci sarà un segnale di ripresa perché altrimenti quest’anno non sarà un buon Natale “.

Ma alcuni negozi hanno comunque allestito luci nelle proprie vetrine. Un esempio è l’esercizio di Intimissimi. “ Se non fosse per il nostro operato – commenta la commessa del negozio – l’aria natalizia ancora dovrebbe arrivare. Abbiamo notato che solo oggi stanno iniziando ad istallare le casette ma è scabroso vedere ancora un corso spoglio “. C’è anche un riferimento ad altri siti. “ Ad Atripalda il sindaco non si sarebbe mai permesso di bloccare le strade. Bisogna capire che Avellino ha bisogno di turismo, e con queste azioni lo si uccide. La gente va altrove ed è colpa della nostra cattiva amministrazione. Ieri poteva essere una giornata positiva per far girare l’economia, ma si è scelto di dare una stangata con l’ennesima ordinanza scellerata “.

Conclude Enzo Grotta, titolare della gelateria Gelosia, che attacca in maniera decisa il Comune, ricordando agli scettici che se una città funziona, il merito è dei commercianti.                   “ Se non siamo noi commercianti a prendere l’iniziativa il Natale non arriverà  – esclama – il Comune non aiuta nessuno ed è in errore se dice che la città non è dei commercianti perché tiriamo avanti noi il Comune con le tasse che ci infliggono ogni anno “. Polemico invece Grotta sulla questione luminarie. “ Se si devono istallare le luci dell’anno scorso è meglio che lo lascino spoglio. Le vetrine degli altri esercizi sono migliori di qualsiasi presa di posizione dell’amministrazione. E ciò si è notato con l’ultima genialata fatta, ossia l’ordinanza di bloccare le strade in un giorno di festa. Ad Avellino la gente è abituata a circolare in macchina, ovviamente è sbagliato come principio di base, ma chiudendo le strade l’8 Dicembre uccidi il commercio “.

Augurandoci che nei prossimi giorni l’amministrazione si rimbocchi le maniche e creerà, almeno parzialmente, una decente aria natalizia si spera che questo Natale porterà fortuna e guadagno a tutti gli esercizi avellinesi che, al momento, sono molto sfiduciati considerando il modus operandi adottato dal Comune a riguardo dei loro interessi.

di Michael Mambri

 

Source: www.irpinia24.it