Al Manuzzi non si passa – Lupi calpestati 3-0 da un grande Cesena
Camplone si riscatta calando un tris all'Avellino. Un accenno di reazione dopo la prima rete non è bastata per invertire la rotta e il Cesena in contropiede si è scatenato
Cesena - Nel giorno della notizia della scomparsa di Fidel Castro la rossa Emilia probabilmente ci teneva ad onorare l’ultimo Compagno. E così è stato, almeno per il Cesena che schianta un Avellino come al solito non pervenuta e che sembra perdere quel poco di orgoglio che racimola tra le mura del Partenio. A dire il vero, i Lupi hanno provato un accenno di reazione ma, a parte la conclusione di Castaldo (bravissimo Agliardi), nulla di concreto se non delle scorribande sulle fasce da cui non nasce mai un traversone decente. I padroni di casa, al contrario, sono stati cinici e hanno chiuso bene gli spazi. Djuric, mattatore del match, è imprendibile. Camplone si riscatta, Toscano (oggi sostituito dal vice) si conferma. Negativamente!
IN CAMPO. Al Manuzzi di Cesena i Lupi giungono con un 4-3-3 atipico, sostenuto dal tridente Bidaoui-Mokulu-Belloni. Trazione anteriore per sorprendere i padroni di casa in contropiede. In risposta, gli emiliani sono schierati a specchio con Djuric in veste di centravanti accompagnato da Dalmonte e il grande ex-irpino Camillo Ciano.
ASSALTO CESENA. L’Avellino dopo pochissimi minuti si ritrova subito in grande difficoltà, causa l’infortunio di Paghera che costringe mister Napoli ad utilizzare la prima sostituzione. Omeonga subentra al compagno ma appare da subito spaesato e molto confusionario, in quanto sbaglia diversi appoggi favorendo i contropiedi avversari. Radunovic, chiamato agli straordinari, da sicurezza alla retroguardia bianco verde ma al 18’, sugli sviluppi di una punizione dalla destra, Djuric anticipa la marcatura e con il destro piazza un diagonale nell’angolino alla sinistra del portierone irpino portando in vantaggio i suoi. I Lupi provano a reagire di rabbia, e pur sfruttando la velocità di Bidaoui e Belloni sulle fasce, non impensieriscono più di tanto la porta difesa da Agliardi.
NESSUNA PIETA’. Nella ripresa l’ingresso di Castaldo sembra donare più brio alla manovra irpina che acquisisce coraggio e prova l’assalto ai padroni di casa. Proprio Castaldo, è protagonista di una girata al volo leggermente defilato sulla destra ma Agliardi con un balzo felino devia in corner con la mano di richiamo. Il forte sbilanciamento dei bianco verdi aiuta le ripartenze emiliane, e proprio da una di queste (71’) Belmonte, lanciato a rete raddoppia per il Cesena gabbando Gonzales e trafiggendo un altrettanto colpevole Radunovic, che prende gol sul primo palo.
I padroni di casa non hanno pietà e nel finale di gara calano addirittura il tris con l’ex-Ciano, il quale dai venti metri fa partire una parabola che si incastra nel sette alla destra dell’estremo difensore bianco verde. Notte fonda sull’Avellino … altri tre schiaffi e classifica che torna a preoccupare. La contestazione dei tifosi a fine gara è più che lecita, non si può andare avanti così!
di Michael Mambri