Ex Isochimica: Amianto nel terreno e falda acquifera contaminata da tetracloroetilene

Questo è quanto emerge dal Piano di Caratterizzazione Integrativo curato dall'architetto Sullo. L'assessore Penna: "Oggi in Regione chiederemo l'approfonfimento delle indagini e ulteriori carotaggi, prima di procedere alla rimozione dei silos"

IMG_20161107_101148L’assessore all’Ambiente del Comune di Avellino, Augusto Penna e l’architetto Michelangelo Sullo hanno illustrato questa mattina i risultati del Piano di Caratterizzazione Integrativo dell’ex stabilimento dell’Isochimica, in vista della Conferenza dei Servizi con Asl e Arpac che si terrà quest’oggi in Regione.

Ciò che emerge dallo studio effettuato dal 2002 fino ad oggi su 42mila metri quadrati di area contaminata, conferma la presenza di amianto nel terreno, oltre il berillio e quella di tetracloroetilene nella falda acquifera.

Come ha spiegato l’architetto Sullo con i 66 carotaggi è stata individuata una terza zona del sito contaminata, dove furono collocati gli impianti di depurazione, coperti da 25 anni di vegetazione: “L’approfondimento analitico è partito anche dalle fotografie di operai che scavavano e interravano. E difatti abbiamo rinvenuto diversi rifiuti speciali, tra cui traversine ferroviarie e bidoni. Insieme all’Arpac procederemo ad analizzarli e rimuoverli. Dovremmo estendere l’indagine ad altre due vasche, in quanto all’interno delle altre non è stato trovato nulla, ma intorno c’era eternit. E questo sarà l’oggetto dell’incontro oggi in Regione”.

La falda acquifera è stata contaminata, invece, da metalli pesanti, idroc

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arburi, organoalogenati, dicloroetilene, cloroformio, tetracloroetilene, tricloroetilene, bromodicloroetilene, dibromocloetilene.

Nella falda non c’è amianto e ciò conferma che la situazione è rimasta stabile negli anni, in quanto non è penetrato a tal punto nel terreno, ha asserito Sullo. Dopo gli ultimi carotaggi, potremmo fare entrare la ditta incaricata per la rimozione dei due silos. Capisco la richiesta di velocità dopo 30 anni, ma dobbiamo andare a fondo per tutelare il cittadino”.

Anche l’assessore Penna sottolinea che è necessario procedere a sondaggi integrativi: “Il tempo previsto per l’esecuzione degli interventi è di duetre settimane. Abbiamo il dovere di approfondire. Se ci basavamo sui risultati del 2005 il percorso della bonifica avrebbe escluso l’area vicino la strada e il centro abitato. Non chiederemo un incremento alla spesa (che ammonta a 300 mila euro), i lavori saranno coperti dal ribasso d’asta. Poi si deciderà quali siti dell’area mettere in sicurezza e quali bonificare”.

L’assessore ipotizza l’imminente emanazione di un’ordinanza vieti l’attingimento dai pozzi contaminati tra Borgo Ferrovia e Pianodardine: “Penso sia necessario per tutelare la salute pubblica, anche se ciò resta un dato preoccupante e non allarmante. Ricordiamo che non c’è presenza di amianto e sostanze di questo tipo vengono facilmente rinvenute in aree industriali come quella della Valle del Sabato”. 

Source: www.irpinia24.it