La prof.essa Angelina Aldorasi si esprime sulla vicenda Luca Abete

Il Dirigente Scolastico del Convitto commenta la pagina negativa maturata in città e rivolge la sua solidarietà ai docenti fuori sede con la speranza che questa situazione possa risolversi il prima possibile

14666050_10210253922374154_3547590320476288434_nAvellino – La vicenda di Luca Abete ha smosso l’istintività un po’ di tutti. Jimmy Ghione, altro inviato di Striscia, nella giornata di ieri ha raccolto varie dichiarazioni a cura di diversi cittadini irpini. Giornalisti locali, persone diversamente abili, lavoratori e pensionati propensi a svolgere una semplice passeggiata per il corso Vittorio Emanuele. Proprio in questa strada vige l’epicentro del fatto che ha suscitato tanto scalpore, il quale è arrivato addirittura a scuotere il Parlamento, in quanto è l’ubicazione del Convitto Nazionale Pietro Colletta, istituto ove il ministro Giannini, venerdì scorso, è stata invitata per partecipare a un seminario. E’ sembrato doveroso ritagliare uno spazio al dirigente scolastico della suddetta scuola, la prof.essa. Angelina Aldorasi, la quale, molto disponibile ha commentato così la vicenda: “ E’ stato un episodio molto increscioso che la città di Avellino e il corpo di Polizia non meritavano. Sicuramente, questo è dovuto a motivazioni che gli stessi poliziotti avranno dato con delle risposte accurate. Non è stata un bella pagina perché veniva a margine di un convegno ove il ministro, in maniera esauriente, ha fatto un intervento sulle finalità della scuola e sui contenuti della Legge Buona Scuola “

Il dirigente scolastico sottolinea la tutela di alcune categorie di persone diversamente abili e al rispetto che devono avere in quanto persone. “ Io, come dirigente di una scuola ove lavoriamo molto all’inclusione e dove abbiamo la massima attenzione per le categorie di utenza di alunni che vivono una disabilità, certamente ritengo che le parole utilizzate colpiscono molto  e che non vanno assolutamente utilizzate “.

Nonostante ciò, la Prof.essa Aldorasi nutre una speranza di miglioramento in questa vicenda: “ Voglio sperare che possa migliorare la situazione perché nella scuola lavoriamo per il futuro dei nostri studenti. Con le scuse del funzionario di Polizia, avvenute stamattina, spero che tutta questa situazione possa solo avere dei cambiamenti in positivo, ne va dell’immagine della nostra città “.

In conclusione, immancabile il pensiero verso la calamità, oramai più che evidente, della questione “ docenti pendolari “.  “ Come non essere vicina a questi docenti, i quali sono la parte migliore della scuola. Essi, sono quelle persone che, con il loro impegno silente, fanno lavoro di formazione che spesso la famiglia non può. Molti hanno lasciato la loro terra e i loro affetti per lavorare, e ciò porta molta sofferenza.  Io comprendo molto la situazione perché per ben 22 anni ho esercitato la mia professione fuori Avellino. Ci auguriamo che queste problematiche possano essere sanate. Vedo che interventi amministrativi al momento ci sono, ma sono ancora troppo pochi. La mia speranza è che tutti possano rientrare, e lavorare nella propria terra come i ragazzi non devono andare fuori Campania per lavorare, ma devono trovare impiego nella propria città natale “.

di Michael Mambri

 

Source: www.irpinia24.it