Inquinamento Valle del Sabato – Il Prefetto garantisce il suo impegno, manca la Regione

Questa mattina l'incontro con il Comitato presieduto da Franco Mazza: "Il dottor Sessa farà in modo che venga effettuata presto un'indagine epidemiologica e sia monitorata continuamente la zona"

14708236_10211025090129439_8726486749941340551_nSit- in di protesta del Comitato “Salviamo la Nostra Valle del Sabato, Salviamo la Nostra Vita” questa mattina davanti alla Prefettura. Il “MO’ Basta” scritto su cartelloni  accompagnato dalle foto delle vittime dello scempio che si è consumato in questi anni, hanno fatto da cornice al tanto atteso incontro tra una delegazione dell’associazione, guidata dal presidente Franco Mazza e il Prefetto Carlo Sessa.

Il Comitato non ma mai voluto partecipare a tavoli tecnici perché si sono conclusi sempre con un nulla di fatto. Oggi hanno avuto modo di mostrare al Prefetto il grado di inquinamento della Valle del Sabato che ha provocato il considerevole innalzamento del numero di morti per tumore.

Il dossier completo di foto, preparato con cura dal dottor Mazza, ha fatto sobbalzare il Prefetto: “Si è impegnato – ha spiegato Mazza – a fare da stimolo per un’indagine epidemiologica su tutta la Valle, finalizzata a capire lo stato di salute della popolazione. Lo studio è di competenza dell’Asl, ma farà in modo che venga presta effettuato. Questo è un punto per noi fondamentale, c’è il suo impegno”.

Sulla questione dei rifiuti e dello Stir i rappresentanti del Comitato hanno mostrato le tabelle dell’ ARPAC sullo Stir di Pianodardine che evidenziano pericolosi sforamenti sulle PM10. Nel 2015 si sono registrati 64 sforamenti a fronte dei 35 massimi consentiti dalla legge e ad oggi, ottobre 2016, siamo già 59.

Gli abbiamo ribadito la nostra richiesta riguardo all’umido che non deve essere trattato in centri abitati come si fa oggi, continua il presidente dell’Associazione. Su questa materia il Prefetto ha detto che le competenze sono di Regione e Provincia e pertanto iniziative e richieste vanno rivolte in quella direzione”.

Mazza ha poi chiesto espressamente al Prefetto  di spingere sulla Regione Campania affinché doti l’ ARPAC di quanto necessario per monitorare continuamente la Valle e non solo quando si verificano eventi tragici , come gli incendi (nel 2005 Irm,  2014 Novolegno, Urciuoli 2016): “Ci terremo in contatto, capiremo come intendono muoversi e daremo i nostri suggerimenti. Alla fine mi è sembrayo un incontro positivo”. 

Source: www.irpinia24.it