Il Comitato “Salviamo la nostra Valle del Sabato” dice no al tavolo tecnico

Il presidente Mazza: "Non tolleriamo più passerelle, speculazioni politiche sulla materia e inutili rituali. Attendiamo ancora la convocazione del Prefetto"

14117788_10208291640106488_3049898096739757010_nValle del Sabato  - L’associazione “Salviamo la nostra Valle del Sabato, Salviamo nostra Vita” , rappresentata da Franco Mazza, annuncia sulla pagina Facebook che non sarà siederà al tavolo tecnico che si terrà nel pomeriggio di oggi presso la Prefettura. Parteciperanno i sindaci di Avellino, Atripalda, Manocalzati, Montefredane, Pratola Serra e Prata Principato Ultra, l’Asi, l’Arpac e l’Asl,

Mazza sottolinea che dal lontano 28 luglio hanno più volte chiesto al Prefetto di essere ascoltati come comitato di cittadini sui gravi problemi della valle del Sabato: “Non siamo stati ancora ricevuti e anche oggi noi non ci saremo, In primis nessuno ci ha invitato a partecipare, poi non abbiamo intenzione di partecipare a nessun tavolo cosiddetto tecnico.  Tra l’altro questo famoso tavolo esiste da due anni ma non ha prodotto assolutamente niente, anzi in due anni la situazione ambientale della valle è ulteriormente peggiorata. Non tolleriamo più passerelle e speculazioni politiche sulla materia ne’ vogliamo inutili rituali. Infine la maggior parte dei nostri problemi è generata proprio da inefficienze e colpe prodotte proprio da alcuni degli enti partecipanti a quel tavolo cosiddetto tecnico”. 

Il Comitato chiederà nuovamente al Prefetto di Avellino un incontro, in quanto hanno da proporre diverse soluzioni. “Considereremmo – afferma Mazza – la non convocazione un  gesto di grande scortesia nei confronti di un gruppo cittadini così duramente provati e offesi da anni di gravi difficoltà, che ha chiamato a raccolta migliaia di persone nella grande manifestazione popolare del 27 agosto, che è fortemente preoccupato per l’aumento esponenziale dei morti per cancro, che si è rivolto anche alla Procura della Repubblica per poter accertare e perseguire reati che a nostro avviso si consumano tutti i giorni sotto i nostri occhi”.

Si sappia – conclude – che anche in assenza di detta convocazione, troveremmo comunque il modo di far sentire chiara e forte la nostra voce in tutte le sedi”.

Sulla pagina Facebook dell’associazione si leggono quotidianamente denunce di inquinamento. L’ultima quella relativa allo scarico di eternit nel Fiume Sabato. La zona è l’area PIP di Tufo. Nonostante l’intervento dei carabinieri e dei tecnici del Comune, chiamati dai responsabili di un’azienda vicina, l’eternit dopo giorni era ancora là. Viene fuori un’altra faccia di quell’Irpinia che fine a qualche anno fa si considerava verde, pulita e incontaminata. 

Source: www.irpinia24.it