In Campania è legale la cannabis per uso terapeutico, favorevole o contrario?

Nei giorni scorsi l'approvazione della proposta di legge da parte del Consiglio regionale. Lo Stato bem presto si trasformerà in una grande azienda farmaceutica?

el-uso-de-cannabis-terapeutico-aumenta-y-el-uso-de-analgesicos-convencionales-decrece-3293_XLAnche la Campania dice sì alla legalizzazione della cannabis per uso terapeutico. Il Consiglio regionale ha approvato a unanimità la proposta di legge, come previsto dalle direttive nazionali.

Non è la prima Regione a dare il via libera. Prima di essa hanno votato a favore anche Puglia, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia, Umbria.L’uso terapeutico prevede il trattamento in casi accertati di nausea, vomito, dolore, spasmi muscolari e di altre patologie come la sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale, disturbi d’ansia, asma, disturbi post-traumatici da stress, diabete, artrite reumatoide, dolore cronico, effetti da chemioterapia e radioterapie a da Hiv.

L’approvazione della legge regionale arriva proprio nei giorni in cui, a livello nazionale, si discute di una possibile depenalizzazione del consumo di cannabis a prescindere dall’uso terapeutico. Ma anche nel momento in cui si sta discutendo del caso di Fabrizio Pellegrini, musicista e attore di Chieti, arrestato lo scorso giugno per aver coltivato in casa marjuana, che utilizza per curare la fibromialgia.

La legge prevede la sottoscrizione di accordi con le università campane ed è prevista una clausola di valutazione per verificare l’effetto applicativo della cannabis. E’ previsto anche un Comitato tecnico scientifico con il compito di diffondere la conoscenza dei vari impieghi e degli effetti della cannabis. Toccherà sempre al Comitato formare e aggiornare periodicamente gli operatori sanitari e provvedere alla realizzazione di progetti di ricerca per le cure palliative e per la terapia del dolore. Inoltre, si potrà studiare l’utilizzo della cannabis in altri campi, come quello alimentare, tessile, e per la bonifica di terreni.

Abbiamo chiesto ai lettori un’opinione sull’argomento. Maria dice: “L’ ignoranza della gente è associare la parola cannabis allo stupefacente, quando la cannabis è una tra le piante più vecchie esistenti al mondo conosciuta dall’ umanità. È’ stato appurato che è in grado di alleviare dolori articolari e spastici e addirittura in sperimentazione su malattie autoimmuni. Ma la gente questo mica lo capisce? Crede che liberalizzare droghe leggere anche per scopo terapeutico è consentire a tutti di farne uso. Come se fin adesso abbiamo dormito tutti e nessuno sa cosa fosse. Chi fuma cannabis per sfizio sapendo che danneggerà il proprio organismo (io sono favorevole anche quello, non è mai morto nessuno per un po’ d erba) è uguale all’ obeso che continua a mangiare al Mc Donald’s”.

Luigi, invece, sottolinea: “Per fini terapeutici o altro può andare anche bene. Non pensiamo però che le mafie non si seggano allo stesso tavolo con la politica, per spartirsi la torta”.

Francesca puntualizza: “Beh, legalizzarla per fini terapeutici va bene. Ma ci devono essere delle regole. Già si sta parlando di ridurre le pene per chi ne fa uso non terapeutico. Ricordiamoci la lotto che le forze dell’ordine devono fare ogni giorno per l’abuso di alcol”.  

Antonio è decisamente contro: “E’ tutto in via sperimentale. Infatti, un Comitato dovrà stabilire gli effetti reali di questa sostanza. Nessuna certezza che fa bene. Nel 1998 alcuni ricercatori stabilirono che aumenta il flusso sanguigno all’interno del cervelletto e distorce la percezione del tempo. Un’altra manovra dello Stato per aumentare le entrate? Ricordiamoci che le sigarette portano la morte, eppure per guadagnare lo Stato le ha legalizzate”. 

Source: www.irpinia24.it