Irpinia alias “Valle dei Tumori” e non è un’esagerazione..

Da stamattina a Pianodardine i cittadini lamentano nelll'aria un cattivo odore. "Una sorta di camera a gas", la zona fu così definita in un dossier de "L'Espresso"

pausifoto1Dopo il devastante incendio all’Autorimessa Urciuoli di Contrada Giacchi il raggio dei terreni in cui non si può mangiare ciò che è stato coltivato è diminuito a 500 metri. I rilievi dell’Arpac  e del Dipartimento Prevenzione dell’Asl continuano senza sosta. A essere analizzata non solo l’aria, ma anche i suoli. Il sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo farà sapere a breve quali sono, precisamente, gli appezzamenti di terra maggiormente a rischio.

Intanto gli abitanti di Pianodardine lamentano da stamattina di sentire nell’aria un odore cattivo e forte. Queste la segnalazione di un folto gruppo di cittadini. Di che cosa si tratta? Da che proviene?

Interrogativi che restano senza risposta, probabilmente per comodità, per nascondere altre verità. E intanto si muore. I tumori dopo l’incendio all’Irm di Manocalzati sono nettamente aumentati.

Lo stesso “Mago di Arcella”, morto per un male incurabile, accusò l’allora governatore della Campania Antonio Bassolino per non aver compiuto nessun atto di bonifica all’area del Cdr altamente tossica per la salute. 

Per non parlare della Novolegno, la cui ormai nota nuvola di fumo dice tutto. E non dimentichiamoci l’Isochimica, la fabbrica dei veleni, la miniera di amianto. Lo stesso che si è portato via, senza pietà, la vita di decine e decine di dipendenti.

Questa conca solcata dal torbido fiume Sabato e dalla trafficata autostrada A16, dove sono raccolti una decina di centri abitati e 30mila persone, è sovrastata da una nebbiolina che ristagna perennemente. La conformazione geografica della zona già di per sé non agevola il ricambio dell’aria, ma gli alti livelli di smog riconducibili a emissioni industriali e traffico la trasformano in una sorta di “camera a gas”. Ci sono un centinaio di aziende che eruttano fumi di ogni tipo e un impianto per lo smaltimento dei rifiuti che emana un tanfo insopportabile per tutta la giornata. ”, così l’Irpinia, denominata “La Valle dei Tumori” è stata descritta in un dossier de’ “L’Espresso”. E dire che anche la nostra è una “Terra dei fuochi” vi sembra un’esagerazione? 

Source: www.irpinia24.it