Avellino “città europea”, il consiglio comunale vota il Dup

Il documento traccia le linee programmatiche per lo sviluppo strategico e l'economia della città fino al 2018

IMG_9130Avellino – Dopo il voto sul Consuntivo 2015 è il giorno del Dup e del bilancio preventivo . Diciannove i presenti in aula e la seduta di consiglio è valida. Una dettagliata relazione dell’assessore Elena Iaverone apre i lavori del consiglio.

Il dup ha una valenza triennale, prende il suo incipit da una relazione di inizio mandato e si conclude con una di fine mandato. Attraverso questo documento siamo chiamati, in qualita’ di ente locale, a programmare a lungo termine abbandonando una vecchia tendenza di chiusura delle amministrazioni. Il documento traccia le linee programmatiche per lo sviluppo strategico e l’economia di questa città fino al 2018”.

“La citta’ – dichiara la Iaverone – in una visione che vuol essere europea, ha bisogno di allontanarsi dai limiti che hanno caratterizzato e caratterizzano la politica meridionale. Abbiamo oggi l’opportunità’ e la necessità di staccarci da una condizione politica che ha contrastato le condizioni dello sviluppo per aspirare ad essere una citta’ europea di qualità. Avellino si avvia, non senza incertezze, verso una nuova stagione della sua vita, che sarà quella di una città medio-piccola dove debbono e possono integrarsi qualità di lavoro del lavoro e servizi avanzati della citta’ moderna. La città deve aprirsi a una nuova dimensione e confrontarsi costruttivamente con altre realta’ italiane ed europee di grandezza comparabile. Solo cosi si potranno rafforzare il ruolo e la funzione della citta’ come capoluogo e dunque punto di riferimento per gli altri comuni dell’ Irpinia”

Il vicesindaco propone dunque un miglioramento che possa con sentire maggiore sviluppo per il territorio , crescita dell’occupazione, efficienza della mobilità, conservazione del paesaggio , crescita sociale e miglioramento delle condizioni di vita. ” Il punto di partenza – sostiene la Iaverone – è il ridisegno della citta’ e delle sue funzioni in riferimento al suo assetto urbanistico – ambientale. Senza più grandi opere ma attraverso un riempimento degli spazi vuoti e dell’uso indiscriminato del territorio. Risulta allora necessario puntare sulla progressiva riqualificazione dei quartieri attraverso un sistema di ricostruzione del patrimonio esistenziale,secondo criteri antisismici e di risparmio energetico. Bisogna completare gli interventi accelerando i lavori di sistemazione ed attivando processi di partecipazione e coinvolgimento degli abitanti. In particolare va posta massima attenzione a quelle abitazioni di carattere popolare successive al terremoto dell’ottanta e provvedere alla sostituzione della prefabbricazione industriale ancora esistente. In questo contesto occorre procedere al recupero e alla valorizzazione funzionale di strutture significative della città , in modo da salvaguardare il patrimonio della memoria avellinese, dalla Dogana, alla Chiesa dei Liguorini a San Tommaso, agli antichi mulini della Valle del Fenestrelle, all’area dell’ex Seminario . E sul piano ambientale , priorità assoluta va assegnata alla bonifica integrale dell’area dell’ex Isochimica che va bonificata e restituita al quartiere mentre va risolto, attraverso un disegno generale di programmazione e di gestione, il problema di molti luoghi simbolo, recuperati o in via di recupero, come il Castello, Parco Manganelli, Villa Amendola, il Casino del principe , l’Eliseo e Parco Palatucci. Infine, un’attenzione sistematica dovrà esser dedicata al decoro urbano, alla qualità del suolo pubblico, ai modi d’uso del suolo pubblico su tutto il territorio comunale”. Nella relazione del vicesindaco anche un’idea di scuola come centri polifunzionali per progetti e laboratori, il rilancio del centro studi ” Guido Dorso” per la formazione di nuovi meridionalisti e misure a sostegno per integrare gli sforzi di strutture di volontariato come Caritas e Mensa dei poveri.

In una comunita’ i processi di cambiamento sono una cosa troppo seria e importante e devono godere del massimo della trasparenza e della qualità. - esordisce il consigliere Dino Preziosi – Avellino ha perso attrazioni che producevano ricchezza e le attività artigianali sono ormai scomparse. Mi sarei aspettato qualche approfondimento in piu’ nelle possibilita’ di progettare e rinnovare per poter meglio capire dove investire. Farlo in cultura sarebbe giusto ma cultura non lo è solo il teatro ma possono esserlo anche gli itinerari turistici.

I progetti strategici presentati non sono chiari e bisogna pertanto organizzarsi in un’ottica che supera le cinte murarie della città. Sarebbe interessante vivere la citta’ anche a piedi e se possibile aumentare le zone pedonali, magari prendendo in considerazione il vecchio parco urbano di Avellino, una zona che puo’ offrire molto alla citta’ dal punto di vista paesaggistico. Per i parchi gia’ esistenti propongo invece di aprire delle attività affinché possano produrre reddito. Questo processo di cambiamento deve interessare particolarmente i giovani. Per gli studenti con reddito Isee molto basso lancio l’idea di una card per comprare libri e pagare l’università. In cambio gli verrebbero chieste 15 ore a settimana per assistenza agli anziani. Un altro intervento potrebbe, infine, interessare molti palazzi popolari in periferia e dotarli di un ascensore”.

Sempre dall’opposizione, l’ intervento dalla consigliera Nadia Arace fortemente critica sulle proposte dalla Iaverone: “Sono molto delusa dalla relazione programmatica. Questa relazione è la riproposizione retorica di tutte le cose che ci siamo detti in quest’aula molte volte nell’ambito di discussioni generali e monotematiche. Piu’ che una relazione programmatica, è la somma di tanti fallimenti venuti fuori nel corso degli anni. Nella descrizione compaiono tanti obiettivi ma non si descrive come si realizzeranno. E’ una carrellata di non luoghi. C’è la dogana, l’Eliseo e Santo Spirito e su quest’ultimo mi chiedo perche’ non ci sia ancora un bando per la gestione. Stessa cosa per l’Eliseo, se ne parla da mesi e nulla è accaduto. Avverto una mancanza di cura verso gli indirizzi e i lavori che si fanno in consiglio e nelle commissioni. C’è una distanza siderale tra quello che si dice qui e quello che si fa ma ancora piu’ grave è la distanza tra la maggioranza e la citta’. Un muro che non riuscite a colmare e che ha a che fare con l’instabilita’ di questa amministrazione”.

Critiche pesanti provengono anche da Alberto Bilotta che boccia il Dup considerandolo nutile per la città di Avellino: “I dup è estremamente importante ma si scontra con alcune criticità di questo comune. Poteva essere sopperito dalle amministrazioni che avevano un piano strategico ma Avellino ne è sprovvista e lo aspettiamo da tre anni. Non si puo’ pensare a un Dup senza un’idea di città . Questo è solo un elenco e se tutto cio’ si realizzasse Avellino diventerebbe la prima citta’ in Europa. Si parla di smart city,valorizzazione delle attivita’ artigianali e recupero delle periferie e costituisce un paradosso investire 300mila euro per l’arredo al corso. Sarebbe stato più opportuno individuare cos’è Avellino come fece il sindaco Di Nunno che concepì, molto banalmente, l’idea di città giardino. In questo documento ritrovo una serie di obiettivi giustissimi ma non priorita’ funzionali a un’idea. Mi interesserebbe, invece, una riorganizzazione generale dei servizi e di tutte le zone della citta’. Sarei partito dal recupero delle comunità per dare ai cittadini un senso di appartenenza che manca oggi agli abitanti di Avellino”.

Il consigliere Giancarlo Giordano appare anch’egli molto perplesso sul documento unico di programmazione e lancia, con grande foga, numerosi interrogativi all’amministrazione e ai presenti in aula: “Non capiamo questo documento cos’è e cosa serve. Occorre sempre una misura quando si fa politica. Ci vuole la misura di se’ e soffermarsi a riflettere se si è consapevoli di se ‘ e della situazione in cui ci si muove. - e rivolgendosi alla maggioranza afferma - Le cose che avete scritto le volete fare in undici? State programmando una lunga agonia ? Se la maggioranza è portatore di un pensiero muto, spiegateci come si realizzerà questo cambiamento valoriale della comunita’ avellinese. In che Europa la volete portare ? Secondo il sindaco De Magistris, Napoli si schiera, coerentemente, con le citta’ ribelli d’Europa Avellino con chi ? Avellino è ferma. Dove sta l’idea di futuro che vedete voi? In undici sostenete il sindaco, l’undicesimo è il sindaco stesso e il decimo il presidente del consiglio comunale. Il senso della realta’ l’avete chiuso fuori dalla vostra porta? Per fare quello che è scritto, ci vorrebbero trent’anni di buona amministrazione, non come questa! Non basta dire Avellino citta’ europea. Non potra’ mai diventarlo a maggior ragione se passate il tempo a litigare tra di voi. Non c’è una scaletta di priorità’. Sull’ ambiente e sul paesaggio non ho sentito nulla. Dove la portiamo Avellino se la maggioranza non si riunisce nemmeno ed è incapace di fare una riunione di gruppo”.

Giordano chiede poi spiegazioni sul patrimonio e invita inoltre a stimolare la comunità a gestire insieme al Comune i beni dell’ente. “La sfiducia del San Carlo al teatro di Avellino non lascia indifferente il consigliere di Sinistra Italiana. Abbiamo perso la “Aida”. Perdiamo dunque occasioni per la cittadinanza. S’impoverisce la città ed è un fallimento l’idea della grande fondazione che mette insieme Eliseo, Casina del principe e teatro. Con l’Eliseo si sta perdendo troppo tempo. Non si può programmare il futuro senza idee. Ci vuole uno straccio di idea che faccia da guida, fosse anche fortemente criticabile o un sogno impossibile. Quella del sindaco Di Nunno, collocò Avellino alla guida dell’Irpinia”. 

Pensiamo poi alle questioni importanti e quotidiane. Qualsiasi genitore chiede che i propri figli vadano in una scuola sicura in cui i solai non gli cadano in testa. Sui servizi sociali e alla persona, servono regole certe, non rigide. C’è un eccesso di burocrazia e troppe difficolta’ di accesso ai servizi” chiude Giordano.

Ultimo intervento, prima del voto, quello di Domenico Palumbo: “ L’impegno di questa amministrazione è pieno ma i risultati risultano scadenti. Teniamo poche periferie, se ne contano cinque, alcune piu’ consolidate dal punto di vista urbanistico, altre emarginate. Quella di San Tommaso riceve troppa attenzione e probabilmente perche’ offre un ampio serbatoio di voti durante le elezioni. Borgo Ferrovia, oggi senza treni, Bellizzi, Picarelli e Valle sono dimenticate e gli abitanti continuano a sentirsi isolati”.

Si sofferma in particolare sulle scuole e invita alla maggioranza di procedere ad attenti controlli sulle mense in città: “Le mense scolastiche debbono essere sotto la lente di ingrandimento di questa amministrazione. Non si puo’ immaginare soltanto quello che succede al loro interno e resta a molti sconosciuta la provenienza di chi ci lavora e serve i nostri bambini. Dobbiamo vigilare su questi fenomeni e questo non è compito dei dirigenti scolastici ma dell’amministrazione”.

Ho forti dubbi sulla metropolitana leggera. Io credo che non andra’ da nessuna parte e mi auguro tanto si porti a conclusione il tunnel” conclude Palumbo.

Nel corso della mattinata si chiarisce anche la situazione teatro e prende la parola il segretario generale Riccardo Feola attualmente alla guida dell’istituzione. Il commissario del “Gesualdo” ha assicurato che si procederà alla presentazione della nuova stagione appena conclusi i  primi controlli di natura contabile per individuare l’ammontare delle perdite e per constatare se la convenzione col teatro pubblico campano è corretta. Entro il 10 agosto tutto dovrebbe essere pronto e successivamente si procederà alla campagna pubblicitaria del nuovo programma. Si ricorda poi che il Comune ha previsto la somma di Euro 465.582 alla struttura teatrale da utilizzare per il ripiano di eventuali perdite derivanti dalla sua gestione e qualora la somma risulti insufficiente, dovranno essere effettuate immediate variazioni di bilancio.

Con undici favorevoli, due astenuti e otto contrari il documento unico di programmazione ( Dup ) è approvato. Il consiglio è ripreso nel pomeriggio con il voto al bilancio previsionale.

Generoso Vella

 

Source: www.irpinia24.it