Avellino – Da molti anni – vox clamantis in deserto – vado predicando in giro le tante cose strane avvenute nella realizzazione del Tunnel, che inghiotte continuamente milioni di euro, senza peraltro giungere ad alcuna conclusione. Tra le tante cose strane il recente provvedimento – il n. 13 del 01/06/2016 – con cui il RUP in materia di Attività di Tutela Paesaggistica ing. Cicalese ha rilasciato all’ing. Michele Candela in qualità di R.U.P. dei lavori del “Sottopasso per la viabilità di accesso ai parcheggi interrati del Mercatone e di Piazza Libertà. – Collegamento della viabilità del sottopasso con via S. Leonardo e potenziamento delle reti tecnologiche e delle finiture”- l’autorizzazione paesaggistica per tali lavori , visto il parere favorevole espresso con nota del 11/05/2016 prot. n. 11089. da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino per la compatibilità paesaggistica. Dietro le aride dizioni burocratiche si nasconde un imbroglio senza fine: infatti quei lavori sono iniziati da moltissimo tempo e dovevano essere già completati, ma solo in questi giorni arrivano le autorizzazioni! 

A ben riflettere i lavori eseguiti sino ad oggi sono stati realizzati senza la prevista autorizzazione paesaggistica e senza il parere della Soprintendenza ed il recente provvedimento è una sorta di sanatoria. Ricordo a me stesso che il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, D.lgs 42/2004, ha introdotto all’art. 146, comma 4, il divieto di rilasciare l’autorizzazione paesaggistica in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi di trasformazione degli immobili o delle aree sottoposti a vincolo paesaggistico. Pertanto, a seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, non possono essere più rilasciate né autorizzazioni paesaggistiche in sanatoria ma, per le opere realizzate in assenza o in difformità dall’autorizzazione paesaggistica, dovranno essere irrogate le sanzioni amministrative previste dall’art. 167 del summenzionato decreto legislativo. In generale è stabilito l’obbligo della rimessione in pristino per “opere” eseguite in assenza/difformità da autorizzazione paesaggistica.

Il Comune rischia pertanto di dover ripristinare lo stato dei luoghi eliminando le opere realizzate in assenza di preventiva autorizzazione paesaggistica. Spero che davvero ci sia qualcuno nella nostra città che faccia rispettare la legge, individuando specifiche responsabilità. Credo sia urgente un intervento della stessa Procura della Repubblica sugli interminabili lavori del Tunnel. E mentre avvengono queste stranezze siamo anche costretti ad ascoltare assessori e tecnici che parlano di date per il completamento delle opere – queste le dichiarazioni dell’arch. Claudio Rossano -. 

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