Referendum – Aumenta l’affluenza alle 19, ad Avellino il 23,87 %
Cresce il numero di votanti nel capoluogo. Meno di cento a Torrioni e Montaguto
Avellino – Continuano le votazioni per il referendum sulle trivelle richiesto da Campania, Basilicata, Liguria, Marche, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto e dalle associazioni ambientaliste.
In aumento sono i dati delle affluenze alle 19. Il 23,87 % degli avellinesi ha raggiunto i seggi per un totale di 10687 votanti. Il capoluogo resta il comune dell’Irpinia con piu’ alto numero di votanti, seguono Montoro con 2.499, Mercogliano con 2.179 e Monteforte con 2.059 .Nella provincia di Avellino l’affluenza piu’ bassa si è registrata a Torrioni con 51 votanti, a Montaguto con 53 e a Chianche con 55.
Fino alle 23.00 i cittadini sono chiamati a esprimere il proprio voto per richiedere la cancellazione di una legge che prevede di estendere le concessione petrolifere fino all’esaurimento del giacimento prorogando i termini gia’ previsti. Le concessioni per estrarre gas o petrolio, attive in Italia, sono oggi 31.
Se vince il No si andra’ ad oltranza fino all’esaurimento del giacimento, se vince il si allo scadere delle concessioni le trivelle verranno fermate.
Affinche’ il referendum abbia validita’ e’ necessario che vada a votare la meta’ degli aventi diritto al voto piu’ uno. Per esprimere la propria preferenza è possibile recarsi presso il seggio e la sezione in cui si è iscritti esibendo la tessera elettorale e un documento di identità.Possono recarsi a votare tutti i cittadini italiani maggiorenni che godono dei diritti politici. La scheda è di colore giallo e per rispondere al referendum è necessario fare una croce su ” si ” e ”no”.
In caso di smarrimento della tessera elettorale i cittadini possono recarsi presso l’Ufficio Comunale e chiederne una nuova. Gli sportelli sono aperti anche oggi, tutta la giornata, fino a chiusura delle operazioni di voto. Gli scrutini inizieranno in seguito alla chiusura dei seggi.
La storia dei referendum abrogativi parte dal 1974 quando oltre 19 milioni di italiani dissero “no” all’abrogazione della legge sul divorzio a cui ne sono seguiti altri 16 . Tra i successivi piu’ importanti si ricordano quello dell’ 81 sull’ Abolizione della pena dell’ergastolo e sull’aborto e nel 2011 su nucleare e sull’acqua con quorum superato abbondantemente. Non raggiunsero il quorum il referendum sulla caccia e i pesticidi del 1990 e quelli svolti dal 1999 al 2009