Abruzzo e Sicilia trionfano al Concorso Nazionale Enogastronomico. Primo premio a Vallesaccarda
Vittoria per l'Istituto Alberghiero di Pescara che sarà ospite della Tenuta Cavalier Pepe, organizzatrice del concorso, al prossimo Vinitaly. Vallesaccarda 1° classificato della categoria Piatti tipici regionali
Sant’Angelo all’Esca - Ha riscosso grandissimo successo la 5^ edizione del Concorso Nazionale Enogastronomico, tenutosi nell’intera giornata di oggi presso il ristorante “La Collina” a Sant’Angelo all’Esca. L’evento è stato organizzato dalla Tenuta Cavalier Pepe che da sempre propone la degustazione di vini locali unici.
Ed è proprio il vino il primo grande protagonista di questa iniziativa. In gara istituti alberghieri provenienti da diverse regioni d’Italia: Marche, Abruzzo, Campania, Sicilia, Puglia e Lazio; gli studenti di queste scuole avranno l’opportunità innanzitutto di apprezzare l’Irpina, le sue ricchezze enogastronomiche che agevolano la realizzazione di un progetto, ovvero creare una sinergia tra lo studio alberghiero e il mondo del vino.
Ogni allievo ha preparato un piatto tipico della propria regione di appartenenza e, in vista della Festa della Donna, hanno potuto cimentarsi nella creazione di un piatto “rosa” da abbinare ad uno dei vini della Tenuta, fra i quali troviamo “Opera Mia” Taurasi Docg, “Refiano” Fiano di Avellino docg, ”Oro Spumante” e “Oro Rosè” vino spumante di qualità, “Cerry Merry” antica ricetta di vino aglianico aromatizzato, “La loggia del Cavaliere” Taurasi DOCG riserva, “Santo Stefano” Campi Taurasini DOC, “Sanserino” Irpinia rosso DOC, “Terra del Varo” Irpinia Aglianico DOC, “Brancato” Fiano di Avellino DOCG Riserva, “Nestor” Greco di Tufo DOCG, “Bianco di Bellona” Coda di Volpe DOC, e “Rosato del Varo” Irpinia Rosato DOC.
La giuria è composta da grandi esperti fra cui Michelina Fischetti, chef “Oasis – Sapori antichi” di Vallesaccarda, Enzo Falco, giornalista ed esperto enogastronomico, Francesco Continisio, Presidente Scuola Europea Sommelier, Mario Lodato, chef del Ristorante “Sorso 23” di Lancusi e il professor Giuseppe Di Chello, chef e direttore de “La tour D’Argent” e “Villa Turrina”.
“Ho notato una crescita nei ragazzi rispetto alle scorse edizioni – ha dichiarato il Presidente di giuria Francesco Cantinisio -, in particolare per quelli di sala. I media parlano sempre solo di chef ma mai dell’importanza della sala; finalmente ho visto un miglioramento nella professionalità e nell’esposizione dei piatti, del resto non tutti possono diventare chef”. Cantinisio ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa personale dei ragazzi e dell’eccellenza irpina, in particolare nei vini: “Non esistono istituzioni che supportano davvero queste scuole, spesso sono i privati che attraverso occasioni come queste danno opportunità uniche agli studenti. Qui in Irpinia, del resto, tocchiamo con mano delle eccellenze che regaleranno a questa terra un futuro straordinario nell’enogastronomia, non dimentichiamo che la Campania vanta il maggior numero di vini autoctoni di marca bianca. L’Irpinia – ha concluso – potrebbe essere portavoce di questa cultura con i suoi Fiano e Greco”.
Grande soddisfazione da parte di Mario Lodato e la chef ad una stella Michelin Michelina Fischetti che ha commentato: “I piatti serviti mi sono piaciuti molto, tutti di buon livello. Non ci sono stati dislivelli, a parte qualcuno che ha spiccato più degli altri. Ho gradito molto anche i piatti rosa che ho trovato abbastanza in tema con la Festa della Donna”.
Tra i giudici il critico giornalista enogastronomico Enzo Falco: “Gli studenti degli istituti alberghieri sono i futuri comunicatori dell’enogastronomia italiana. Nonostante le difficoltà a cui vanno e andranno incontro mantengono alto il profilo”. Sull’Irpinia commenta: “A questa terra serve affiancare i suoi tesori naturalistici alle risorse enogastronomiche. Nulla deve essere lasciato al caso, dalla colazione all’alta cucina. L’Irpinia – ha concluso Falco – ha una vocazione frutto dei produttori, sempre in aumento, e della loro concorrenza positiva. Sarebbe perfetto avere un collegamento che consenta un più facile raggiungimento di questa zona, come avrebbe potuto essere la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta. L’Irpinia deve puntare al turismo intelligente, ad attrarre chi può davvero apprezzare le sue bellezze e le sue eccellenze enogastronomiche”.
“Questi concorsi sono utili, soprattutto per i ragazzi – spiega il professor Di Chello – che si confrontano con altri su innovazioni frutto delle ricerche fatte da docenti. In questo caso, il Concorso ha puntato alla conoscenza del territorio irpino. La televisione sta sfrancesizzando la cucina italiana e non solo. La cultura enogastronomica italiana è la migliore al mondo, in particolare la Campania e la Sicilia sono le tradizioni più belle e fantasiose che esistano. Le scuole in gara – ha continuato – stanno servendo piatti che rispecchiano la cultura della propria regione, un bene per le nuove generazioni che della tradizione dovrebbero farne tesoro. La cucina italiana è sacra, soprattutto quella contadina”.
Sui vini Di Chello ha aggiunto: “L’Irpinia è la culla del vino campano, i suoi vini sono stati portati alla ribalta e vantano un alto livello nazionale. La politica non ha seguito come avrebbe dovuto l’evoluzione culturale vitivinicola italiana nonostante il nostro sia un territorio benedetto da Dio per le sue ricchezze naturalistiche. Abbiamo vini – ha concluso – invidiati in tutto il Mondo. Il problema è che ancora non siamo in grado di vendere i nostri prodotti come meriterebbero”.
Un evento di spicco voluto dalla Tenuta Cavalier Pepe: “La scuola alberghiera è spesso considerata l’ultima ruota del carro, quando invece andrebbe considerato il primo indirizzo scolastico italiano. La gastronomia – ha spiegato Milena Pepe – abbraccia tutto il settore naturalistico e turistico italiano. L’alberghiero forma ragazzi di alto livello che nel sangue hanno un equilibrio di sapori che si fonde al bagaglio culturale italiano”.
Milena Pepe ha poi aggiunto: “L’idea della nostra Tenuta è mettere sotto i riflettori il lavoro delle scuole, dei professori e dei loro allievi che sono già considerabili dei veri e propri professionisti del settore. Il nostro obbiettivo è, inoltre, quello di attirare dei professionisti del settore enogastronomico in Irpinia per far conoscere loro le quattro denominazioni dei nostri vini”. Il Concorso ha offerto la possibilità di far conoscere l’Irpinia, spesso lasciata in ombra: “La poca ricettività che la nostra terra ha in termini di turismo enogastronomico è, purtroppo, innegabile – ha concluso Milena Pepe -, è necessario stimolare le nuove generazioni a conoscere le risorse della propria terra, a mettersi in gioco e sfidare se stessi a migliorarsi, non può esserci modo migliore che farsi conoscere da grandi professionisti”.
In gara undici scuole provenienti da diverse regioni d’Italia che hanno servito primi, secondi piatti e dolce, alcuni di questi fanno parte della categoria “piatti rosa”, in onore della Festa della Donna. Ogni piatto è stato abbinato ad un vino a scelta della Tenuta, con l’eccezione dei “piatti rosa” che sono stati abbinati esclusivamente con vino rosé.
Tanti i premi assegnati, sia per l’eccellenza in cucina che in sala, ma ad ottenere l’ambito “Gran Premio Cavalier Pepe” per il miglior abbinamento vino-pietanza è stato l’IPSSARF “De Cecco” di Pescara; i vincitori saranno ospiti della Tenuta Cavalier Pepe al Vinitaly 2016 dal 10 al 13 Aprile. I ragazzi di Pescara, con il loro piatto “Trilogia di mare” abbinato ad un vino bianco della Tenuta, hanno portato a casa anche il premio per il Miglior Abbinamento piatto tipico-vino. Altra grande vittoria come istituto 1° classificato Piatti tipici regionali è stato l’IPSEOAG “De Gruttola” di Vallesaccarda con i suoi “Fusilli vento d’Irpinia”; a seguire la schiacciante vittoria dell’IPSSAR “Borsellino” di Palermo che si è aggiudicato, con il loro dolce “Le grazia della dolce Femmena”, entrambi i premi della categoria “Piatto Rosa”.
Rita Mola