Acqua, Eolico, Trivelle: il Tris che riunisce i comitati per il futuro dell’Irpinia

Francello Celli, presidente di Info Irpinia, chiama tutti al raduno

IMG_20160223_172955 (2)Avellino – Continuano gli incontri dei comitati irpini, che con il supporto dell’associazione Info Irpinia, si sono incontrati questo pomeriggio al Csv di Avellino, per discutere di beni comuni: acqua, aria, terra. Incombono sull’Irpinia, oltre che sulla penisola italiana, gli spettri di provvedimenti che rischiano di compromettere ulteriormente non solo le vocazioni del nostro territorio, ma anche le sue ricchezze più grandi. 

E’ proprio su questa considerazione di base che si è soffermato facendo il punto circa l’istituzione del tavolo odierno, Francesco Celli, presidente di Info Irpinia, chiarendo che “il vuoto e il paesaggio non sono ostacoli allo sviluppo, ma all’esatto opposto, rappresentano la sfida innovativa, occupazionale, economica di un’intera comunità. Solo preservando ciò per cui dalle altre regioni, dagli altri paesi, vengono per osservare, si può immaginare di costruire il futuro della nostra terra. Basta credere a queste oligarchie politiche che decidono di tutto in stanze esclusive, basta a quei mercenari disposti a svendere tutto, non accorgendosi che per mantenere uno status quo di interessi personali, ledono intere generazioni. Ci possono chiamare come vogliono, ma noi continueremo a fare la nostra parte per la terra che amiamo, per non essere costretti ad abbandonarla”.

La parola poi a Roberto Buglione De Filippis del comitato No Triv, il quale ha invitato tutti i presenti a “non sottovalutare, come invece starebbe facendo la politica, orchestrando un gioco di disinformazione circa la funzione del referendum del prossimo aprile, la questione dell’energia petrolifera. Si tratta di un appuntamento importantissimo, dal quale verrà fuori la posizione reale del Paese sul problema delle trivelle e che eserciterà in futuro l’arma di ostruzionismo più potente a qualsiasi provvedimento contrario. Ai comitati e a tutti spetta il lavoro che già stiamo facendo, che ha avuto già come risultato quello di portare allo scoperto pezzi di politica e di partito. Quando i comitati riescono a fare questo è sempre una vittoria”.

A seguire Angelo Verderosa, che non ha parlato tanto di eolico selvaggio, quanto della necessità di “mettersi insieme per impedire alle amministrazioni di lavorare per garantirsi gli stipendi e per far sì che comincino a lavorare per evitare la scomparsa di tantissimi comuni irpini, destinati in questo modo all’isolamento. Non è più tempo di delegare, è fallita questa esperienza, ora è il momento di contribuire seriamente alle decisioni, evitando che si taccia ancora su scempi evidenti. La nostra missione in Alta Irpinia è il Progetto Pilota, perché si dia una destinazione utile a tutto, senza far passare più per concessioni quelli che invece sono diritti”.

Infine Nadia Arace, consigliere d’opposizione del comune di Avellino, ha portato il suo contributo, dopo la discussione di ieri in consiglio comunale, di una mozione a firma anche di Francesca di Iorio e Giancarlo Giordano, circa l’acqua pubblica e le proposte per consentire che resti tale. “Stiamo scivolando verso una compressione della democrazia – ha asserito la consigliera di Possibile - stiamo assistendo a una sottrazione progressiva dei nostri diritti. Parliamo di beni comuni da tutelare e se non possiamo esercitare più il diritto all’acqua, come possiamo immaginare di esercitarne altri? Senza dire che una cosa sono i diritti e un’altra il mercato. Se c’è la monetizzazione di un diritto vuol dire che non è più tale. La legge regionale sta sostanzialmente disattendendo a una grande stagione referendaria, ragion per cui a partire dal nostro comune stiamo svolgendo un lavoro di proposta che possa modificare le sorti prospettate.

Secondo me e gli altri consiglieri con cui ho firmato la mozione, si potrebbe immaginare di convertire l’ACS in Azienda Speciale, quindi senza scopo di lucro. La Corte dei Conti ha già dato il suo benestare, bisognerebbe solo capire qual’è la situazione debitoria dell’Alto Calore e provvedere alla ristrutturazione dei debiti, bilanciando il tutto in base ai rapporti debitore/creditore. Tutto questo non tralasciando le responsabilità politiche di gestione, ma bisogna fare un passo alla volta. Ieri abbiamo dato un segnale importante al Sindaco di Avellino e siamo già pronti allo scalino successivo”.

di Francesca Contino

Source: www.irpinia24.it