Bove rompe gli indugi. “Siamo nel Pd e col tesseramento faremo le nostre scelte”

Dopo la conferenza del Circolo Foa, l'ex segretario chiarisce in merito all'esperienza di Luoghi Ideali e annuncia la formazione di un nuovo soggetto associativo

boveAvellino -  Dopo la conferenza stampa convocata dal nuovo coordinamento del Circolo Foa, Giovanni Bove, ex segretario, ha voluto sciogliere alcuni nodi rispetto all’attività di “Luoghi Ideali” e alle dichiarazioni di questa mattina, anche a seguito del tweet di Fabrizio Barca.

Intanto quel tweet non è frutto di uno scontro che abbiamo acceso noi -  sottolinea Bove – ma è figlio di una caduta di stile da parte del Foa. Barca che come persona, politico e onesto servitore dello stato merita rispetto assoluto e al pari di tutti i componenti del team nazionale, ha chiarito solo un qualcosa che sta nei fatti, senza scavalcare nessuno. Ha detto la verità, ossia che il progetto Luoghi ideali è finito da otto mesi, è finita la sperimentazione in tutta Italia e che la sua direzione, per quanto concerne Avellino, è di un gruppo di persone che si sono messe in gioco in nome di quel progetto, da me coordinato, senza essere iscritte al Foa. Non ha senso creare nuovi responsabili per un’esperienza che si è chiusa già da lungo tempo”.

Il passaggio politico, che smentirebbe anche a quanto affermato da Carmine Schettino, in merito all’idea che luoghi ideali apparterebbe al circolo, secondo Giovanni Bove è che “la direzione di un progetto non è appartenuta, né appartiene, ad un circolo ma a quelle persone che concretamente si sono prodigate, certamente anche attraverso l’operato del circolo, ma c’è stato anche, ribadisco, chi ha lavorato al progetto senza essere iscritto al circolo Foa. E’ proprio Luoghi Ideali che ha creato l’occasione di avvicinare le mamme del quartiere di Borgo Ferrovia e tante altre sono le figure che si sono messe in gioco in nome di quel progetto. Penso agli avvocati Forino e Arricale che hanno curato il gruppo di lavoro sulla proprietà, dal quale è nata la proposta dell’esproprio; l’avvocato Rusolo che si è occupata del gruppo di lavoro per la tutela degli ex lavoratori e da cui è scaturita la proposta scaturita negli Stati generali; Gaetano Alvino che insieme con le mamme del quartiere e gli altri iscritti ha presidiato il territorio; l’ingegnere Perrotta che con il dott. Mesisca si è prodigato per la proposta di destinazione finale del sito bonificato; il consigliere Nadia Arace che ha curato la parte relativa alla valutazione e poi con altri compagni ha maturato scelte politiche diverse, fuori dal circolo. E’ evidente che il progetto, che ha coinvolto tante altre persone e che ringraziamo una ad una, ha travalicato i limiti e i confini del singolo circo, perciò dire che la sua direzione appartiene ad un circolo è limitativo e riduttivo, rispetto al senso che ha avuto. Il Foa ha voluto trascinare il nazionale in una polemica in cui non siamo minimamente entrati e sicuramente è stata una mancanza di rispetto verso Barca e tutti gli altri progetti in atto”.

Ma l’ex segretario non si ferma qui e fa notare anche che “se si volesse applicare fedelmente i criteri del metodo Barca e della mappatura dei circoli, il Foa sarebbe forse il primo circolo da chiudere, perché c’è un problema di disinformazione nelle cose che si fanno, c’è un non rispetto delle regole dello statuto, perché non si è in grado di gestire il dissenso all’interno della vita del circolo. Questi sono anche i motivi che hanno determinato la rottura e la nostra uscita dal Foa. Nel momento in cui si doveva istituzionalizzare la ricetta Barca sono venute fuori delle logiche della vecchia politica che ci hanno condotti a fare le nostre scelte. Riteniamo che questa pagina vada chiusa e che si pensi ai contenuti e quindi a come portare avanti quel metodo nel Pd e più in particolare nel Pd irpino”.

Così Bove annuncia la nascita di un nuovo soggetto associativo che nascerà alla fine del mese di Febbraio. “La nostra attività politica continua all’interno del Pd, indipendentemente dal suo contenitore – incalza l’ex segretario del Foa – e con il prossimo tesseramento matureremo insieme la scelta sul dove tesserarci” Rispetto a questo siamo disponibili al confronto con tutti, anche col Foa, se non altro perché chi oggi avanza diritti e pretese su Luoghi Ideali non conosce bene neanche il contenuto del progetto stesso. Chi oggi ha provato a scatenare polemiche, salvo poi fare marcia indietro, e chi fino a ieri pubblicamente sosteneva che il Foa aveva perso più di un anno con Luoghi Ideali e poi non aveva ricevuto adeguati riscontri in termini elettorali. Non ci interessano polemiche, ma esigiamo rispetto come persone, anche perché andremo avanti per la nostra strada”.

Gli ex Foa dunque non cesseranno di fare politica, ma anzi con ritrovato vigore e convinzione, si preparano a intraprendere un altro percorso sperimentale, per continuare a dare il loro contributo al partito e alla città. Tutto questo passerà anche, come riferito da Bove, dalla richiesta di una mappatura dei circoli in città e in provincia “perché si tenga ciò che è buono e si scarti ciò che non lo è e si abbia il coraggio di investire in un rinnovato sforzo organizzativo e di costruzione del partito, come comunità dei militanti e non delle componenti e delle subcomponenti, delle aree e delle micro aree degli spifferi di corrente”.

di Francesca Contino

Source: www.irpinia24.it