Genzale: “Cipriano non si tocca”, alla mostra della Petrizzi non mancano stoccate

Paolo Foti, nonostante il momento di freddo con Cipriano, dovuto ai fondi negati al Teatro, ha presenziato all'apertura della mostra dell'artista montorese

IMG-20160109-WA0005Avellino – Eliana Petrizzi, artista montorese nota ai maggiori critici d’arte, tra cui Vittorio Sgarbi, ha presentato questo pomeriggio, presso il Teatro Gesualdo, la sua mostra pittorica. A fare gli onori di casa, ovviamente, il presidente della struttura Luca Cipriano. “Si apre qui la 56esima mostra progetto che ha voluto trasformare il Gesualdo in una galleria d’arte – ha asserito il Presidente –  il numero di presenze ogni volta è significativo. Lo stesso pubblico che sarà questa sera in sala per il ritorno in scena della moglie di Luca De Filippo”. Ha aperto così Cipriano, prima di dare la parola al primo cittadino avellinese, che al di là delle attese, ha presenziato all’evento. Chiaramente con fare sottile il Presidente del Gesualdo ha voluto ribadire i grandi meriti e riconoscimenti lavorativi che la nostra casa dello spettacolo sta ricevendo. 

La parola poi a Paolo Foti, che non si è intrattenuto in disquisizioni politiche ma si è limitato a complimentarsi con il giornalista Franco Genzale, autore del libro intervista che riguarda la Petrizzi.  Presente anche il sindaco di Montoro, Mario Bianchino, che con orgoglio ha rivendicato le radici dell’artista e ha riconosciuto a Genzale la capacità di tracciarne egregiamente la sua figura. “Eliana nonostante la realtà difficile da cui viene è riuscita a emergere, rivelandosi un’artista poliedrica, che racconta attraverso la pittura la complessità del mondo con un grande semplicità” –  ha chiuso il primo cittadino montorese.

A seguire l’intervento del Professore Anzalone che si è detto “onorato di parlare del libro intervista scritto da un grande giornalista su una grande artista. Si provano piacere e godimento dello spirito nel guardare i quadri di Eliana. Nella formazione di Eliana c’è un indole ribelle ma anche un forte legame al padre. Eliana è poetessa della pittura, che non è venuta a patto e compromesso con le mode”. 

Per le ultime battute voce alla pittrice Eliana Petrizzi e a Franco Genzale. L’artista montorese ha specificato che il sottotitolo del libro “i colori dell’anima” è qualcosa da solo di pregnante e ambiguo. Quali sono i colori dell’anima? Eliana risponde: “Non è un’opera vanitosa ma una prospettiva, Franco ha indagato me ma attraverso me ha creato una condizione di rispecchiamento per gli altri. È un libro aperto, proprio come deve esserlo quella che chiamiamo opera d’arte.  Non è giusto imporre la lettura dell’artista, bisogna aprire a un orizzonte, perchè ognuno risponda con la propria sensibilità. Nelle mie opere c’è la storia dell’uomo”. 

Franco Genzale, rispondendo a qualche domanda di Luca Cipriano, ha chiarito che la sua passione per la scrittura non riscrive ancora la sua biografia, che lo collocherà, come da lui detto, nel panorama giornalistico per almeno altri due anni. “Sono nato giornalista e tale mi sento ancora. Farò questo fino a 70 anni, giusto in tempo per restare nel pieno della lucidità che serve per fare questo mestiere” – ha dichiarato il giornalista. All’interrogativo sul personaggio più difficile da trattare e quello più interessante, Genzale ha fatto seguire il racconto delle interviste a Ciriaco De Mita (la figura più difficile per il giornalista), e l’incontro con Spadolini. Per quanto riguarda l’informazione irpina e il giudizio ad interim che Genzale ne ha, a chiosa della presentazione, il giornalista ha sottolineato che Avellino è la culla della politica e anche un ottimo laboratorio giornalistico, di cui Luca Cipriano per lui è l’esempio lampante per entrambe le cose. “Cipriano non si tocca” – ha sigillato Genzale, lanciando un chiaro segnale a Paolo Foti. 

di Francesca Contino

Source: www.irpinia24.it