Avellino – Forgione, delegato Pd, commenta la non sfiducia a De Blasio

"Il danno di immagine e di credibilità arrecato è grave. Le tre figure apicali del partito , Onorevole Luigi Famiglietti, Onorevole Valentina Paris ed Onorevolissima Rosetta D'Amelio, dopo il risultato, si sarebbero dovuti dimettere per manifesta incapacità politica e manifesta irresponsabilità"

andreaAvellino – Andrea Forgione , delegato assemblea provinciale e segretario circolo Angelo Vassallo di Paternopoli commenta la critica situazione del Partito Democratico  che ieri è emersa chiaramente nel corso dell’Assemblea: “La vergogna e lo scherno sono scesi sul Partito democratico Irpino. Per tre mesi una ciurma di dilettanti allo sbaraglio , millantando numeri da capogiro, ha bloccato il partito con raccolte firme, tre assemblee provinciali , paginate di giornali , facendo credere di aver i numeri per occupare manu militari la federazione. Ma , ieri sera, dopo aver sequestrato per cinque ore i delegati a Capriglia non e’ riuscita a sfiduciare il segretario Carmine De blasio. Il danno di immagine e di credibilità arrecato al Pd è grave e forse irrimediabile . Chi paghera’ per tutto questo?. In un partito serio le tre figure apicali del partito , Onorevole Luigi Famiglietti, Onorevole Valentina Paris ed Onorevolissima Rosetta D’Amelio, già a risultato dell’assemblea acquisito , si sarebbero dimessi per manifesta incapacità  politica e manifesta irresponsabilità“.

E si, perchè sono stati questi tre ad organizzare la sceneggiata senza pensare che il partito e’ una comunità di donne e uomini che ha bisogno di attenzione e di partecipazione , su questioni serie. Mentre noi, umili militanti , ci barcameniamo fra affitti dei locali dei circoli, bollette di luce ed acqua, collette per feste di partito , pazienza nei colloqui con gli elettori, i nostri tre lanciano i propri delegati contro la diligenza , come barbari. Salvo poi scoprire che non avevano i numeri per sfiduciare il segretario De Blasio. Eppure non bisognava essere filosofi per capire che il partito era spaccato“.

Infatti - conclude Forgione – alla precedente assemblea con Peppino Di Iorio avevamo fatto un proposta : segreteria allargata a tutte le sensibilità , gestione collegiale per tesseramento ed elezioni amministrative, congresso anticipato. No, i nostri tre volevano il partito e non sentivano ragioni. Lo volevano tutto per se e non volevano dividerlo con alcuno. Adesso che hanno fallito noi, democratici veri, esigiamo le loro irrevocabili dimissioni. Se non lo faranno scriveremo a Matteo Renzi ed il 23 dicembre ne parleremo con l’amico Governatore della Campania Vincenzo de Luca , che ci attende per gli auguri di natale. Dunque aspettiamo le dimissioni dei tre, prima arrivano e meglio e’ per il partito e per l’Irpinia“.

Source: www.irpinia24.it