Ambito A04 – Tenneriello ad Aufiero: “Sei stato folgorato sulla strada di Damasco?”
E’ un fiume in piena il sindaco di Prata P.U. Mentre si chiudono i Centri per i diversamenti abili e i servizi sono fermi al palo si scopre che il Comune capofila stanzia ben 360.000 euro per il funzionamento dell’Ufficio di Piano che, in origine, doveva essere gestito dai funzionari comunali senza alcun rimborso. “La Regione intervenga e fermi questo scempio” il monito di Gaetano Tenneriello.
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Sindaco di Prata di P.U., Gaetano Tenneriello.
“Nonostante 8 Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale A04 avessero chiesto per iscritto il rinvio del Coordinamento Istituzionale, il Comune di Avellino, nella persona dell’Assessore Cillo, ha comunque tentato di aprire i lavori dell’Assise con la presenza di soli 4 Comuni su 16, e cioè: Avellino, S. Martino V.C., Montefredane e Pratola Serra. Ma tentativo vano in quanto l’Assise, ovviamente, non ha raggiunto il numero legale.
Fa specie, in particolare, la posizione del Sindaco di Pratola Serra, Antonio Aufiero che si schiera, in modo altalenante, quando con gli uni e quando con gli altri. Ma da cosa sarà mai animato!!! È stato tra i Sindaci che ha chiesto di salvaguardare il Consorzio A4 schierandosi contro il Comune di Avellino, sottoscrivendo tutti gli atti di protesta, e facendosi promotore del gruppo dei Sindaci che da anni combattono le inefficienze del comune capofila. Sempre presente anche in Prefettura per sottolineare l’incapacità del Comune di Avellino. Nelle ultime settimane, invece, si è completamente sostituito al delegato storico del Comune, ossia il Vice-Sindaco Massima Panza, presidiando direttamente tutte le riunioni del Coordinamento Istituzionale dichiarandosi, con un cambio di posizione inspiegabile, a favore del Comune di Avellino. Vuoi vedere che “è stato folgorato sulla strada di Damasco” !!!
In ogni caso, la richiesta di rinvio del Coordinamento Istituzionale è motivata dalle seguenti molteplici questioni:
1) il 20 ottobre p.v. è previsto un incontro a S. Lucia, Napoli, con Lucia Fortini, Assessore regionale alle Politiche Sociali, al fine di tentare di risolvere l’impasse in cui versa oramai da anni l’ATS A04 – con Avellino capofila.
2) Il Comune di Avellino utilizza sempre lo stesso metodo: decide le programmazioni e solo successivamente chiede agli altri Sindaci di approvarle a scatola chiusa. I Sindaci sono, quindi, stanchi di tale modalità. Aver sostituito l’Assessore comunale ai servizi sociali non ha, di fatto, risolto il problema. I metodi sono sempre gli stessi. Poca trasparenza nelle scelte e nelle modalità di gestione. Si chiede di approvare la terza annualità del Piano Sociale di Zona utilizzando gli stessi metodi, vale a dire presentando il giorno 9 ottobre un foglio di carta stampato su formato excel con accanto i nomi dei progetti e l’importo programmato senza alcuna spiegazione, relazione, motivazione, senza illustrare ai Sindaci i contenuti e senza aver mai presentato il rendiconto delle somme spese e quelle non spese negli anni precedenti (2013 e 2014). Nonostante tutto, il 9 ottobre erano presenti i cc.dd. Sindaci dissidenti per discutere della programmazione, punto mai discusso perché Cillo e Foti, insieme ai soliti, si sono defilati dalla riunione del Coordinamento Istituzionale facendo di fatto venir meno il numero legale. Il Sindaco Foti ha, poi, riconvocato l’Assise mettendo all’o.d.g. l’approvazione e non la discussione del “medesimo foglio di carta” !!! Come può pretendere, ogni volta, che i Sindaci approvino ciò che non conoscono. Tra le altre cose, i numeri proposti sono vergognosi. Tanto per citarne alcuni: il Comune di Avellino ha previsto di spendere per l’Ufficio di Piano nel triennio 2013-2015 l’importo di circa 360.000€, vale a dire 120.000€ per ogni anno. Ma l’Ufficio di Piano non doveva essere gratis ? I funzionari del Comune di Avellino non dovevano gestire il Piano Sociale di Zona senza percepire alcun compenso ? Chi sono i componenti dell’Ufficio di Piano ? Ai Sindaci non è dato saperlo !!!
Inoltre, sul territorio dell’ex ATS A4 c’erano n. 2 Centri per persone diversamente abili frequentati per anni da circa 30 utenti: uno a S. Martino V.C. e l’altro a Petruro Irpino. Questi Centri sono purtroppo chiusi oramai dal 2013. Nel foglio di carta proposto da Avellino c’è una voce di 100.000€ per un Centro polifunzionale area disabilità, ma non è stata indicata la sede, gli utenti, le modalità di gestione e così via. Il solito foglio di carta prevede, ancora, una spesa nel triennio di circa 600.000€ per Casa famiglia; si può sapere secondo quale priorità e di quale Casa famiglia si tratta ?
Possibile che l’Ufficio di Piano del Comune di Avellino non presenta mai le schede progettuali in modo che i Sindaci possano valutarne la bontà ? Il Sindaco di Montefredane ed il Sindaco di S. Martino V.C. si rendono conto di tale gravità ?
3) In circa tre anni, l’unica gara espletata dal Comune di Avellino quale Ente capofila dell’ATS è stata affidata a ECO ONLUS: una cooperativa casertana che a fronte di 46 professionalità da assumere nel rispetto del C.C.N.L. cooperative sociali, ha contrattualizzato solo poco più di una decina di professionisti utilizzando lo strumento delle consulenze a P.IVA!!! L’Ufficio di Piano del Comune di Avellino ha fatto le dovute verifiche? Perché i Sindaci non hanno l’elenco delle professionalità assunte (nome e cognome, residenza, profilo professionale, tipologia contrattuale) così come previsto nel bando di gara ? Dov’è andata a finire la trasparenza ?
4) L’ATS è incapace di erogare servizi seri al cittadino nonostante svariati milioni di euro in cassa riferiti alle programmazioni del Fondo Nazionale Politiche Sociali e dei fondi PAC - annualità 2013 e 2014 – che rischiano di essere persi in quanto il triennio scade il prossimo 31/12/2015. Non ha senso continuare ad approvare le programmazioni se i servizi continuano ad essere fermi. Basta con questi giochetti. Noi siamo stanchi. La Regione deve intervenire dividendo l’Ambito perché il Comune di Avellino ha distrutto quanto di buono era stato creato sul territorio dell’ex ATS A4. A queste conclusioni era giunto anche il Prefetto di Avellino prima dell’estate quando con una nota inviata agli Uffici regionali precisava l’incompatibilità del Comune di Avellino con gli altri comuni dell’ATS. Tutti coloro che si sono resi complici di questo scempio dovranno risponderne alla propria coscienza e spero presto anche alla magistratura”.