Montesarchio – Il sottosegretrio alla Difesa Alfano al convegno sull’immigrazione

L'evento si terrà domani 3 ottobre 2015, alle ore 19 presso la Biblioteca comunale, in piazza Umberto I

gioacchino-alfanoMontesarchioL’immigrazione, analizzata negli aspetti geopolitici, della sicurezza e della solidarietà è il tema di un convegno che si terrà, domani 3 ottobre 2015, a Montesarchio (Benevento) alle ore 19 presso la Biblioteca comunale,  in piazza Umberto I.

Dopo i saluti del Prof. Avv. Salvatore Aceto Di Capriglia, delegato beneventano del Sovrano Militare Ordine di Malta e del presidente dell’Associazione “Buona Sanità” della Valle Caudina e Telesina, Giovanni De Mizio, ci sarà l’introduzione del giornalista della rivista “Panorama Difesa”, Luca Tatarelli. Seguiranno gli interventi del teologo Monsignor Pasquale Maria Mainolfi, del senatore Vincenzo D’Anna, del docente dell’Università di Ginevra, Toni Ricciardi. Concluderà il sottosegretario alla Difesa, onorevole Gioacchino Alfano. Modera i lavori la giornalista del “Mattino”, Maria Tangredi.
 
La questione delle migrazioni – commenta Giovanni De Mizio, tra gli organizzatori del convegno – da anni è diventata un tema che la politica e le associazioni di volontariato sono chiamate ad affrontare per accogliere chi ha bisogno di aiuto nel rispetto della vita umana“.
 
Le parole di Papa Francesco sui respingimenti dei migranti “come atto di guerra” saranno al centro del dibattito.  Cosi come al centro della discussione sarà la questione della sicurezza nazionale ed internazionale. Visto quanto sta accadendo, in queste ore, sia in Siria che in Libia.

Quando Gheddafi in un’intervista al settimanale Panorama nel 1997 disse che se fosse caduto lui, il Mediterraneo sarebbe diventato un mare insicuro e l’Europa avrebbe contato i morti – spiega Luca Tatarelli, inviato della rivista di geopolitica e di politica militare ‘Panorama Difesa’ -. E che se la rivoluzione libica fosse caduta nelle mani degli islamisti, i fondamentalisti avrebbero potuto minare tutto il Nord Africa non solo faceva una terribile predizione ma apriva gli occhi all’Occidente. Purtroppo i Governi di molti Stati europei hanno preferito giocare la carta delle cosiddette ‘Primavere arabe’ che, poi, si sono scoperte un grande flop politico che ha minato numerosi Paesi arabi ed islamici, aprendo la strada a gruppi jihadisti“. 

Purtroppo, ancora una volta – aggiunge il giornalista – come accadde in occasione della Rivoluzione iraniana con la salita al potere di Khomeini, con il sovvenzionanento dei talebani in Afghanistan, il crollo di Saddam Hussein ed ora con quanto sta accadendo in Siria viene evidenziato come la gestione della politica estera assomigli più al gioco del Risiko piuttosto che un’analisi su quanto avvenuto e potrebbe avvenire in un territorio. E gli errori colpiscono, in prima persona, milioni di cittadini“. 

 
La questione delle migrazioni, dunque, è problema che parte dalle decisioni politiche che coinvolgono direttamente tutti i Governi, europei ed extraeuropei. Anche perché la situazione sta diventando insopportabile dal punto di vista economico. Dall’inizio dell’anno ad oggi, come ha riferito recentemente il ministro degli Interni, Angelino Alfano sono arrivati in Italia, quasi esclusivamente dalla Libia , 130 mila 577 migranti. La nazionalità prevalente è quella eritrea (27%), seguita da migranti provenienti dalla Nigeria (13%), dalla Somalia (7%), dal Sudan e dalla Siria (6%).
 
Questi dati evidenziano come non solo il Medio Oriente ma anche l’Africa ed il Corno d’Africa siano zone che hanno bisogno di interventi di polizia internazionale per riportare la pace e sostenere le popolazioni colpite da anni di lunghi conflitti.
 
Source: www.irpinia24.it