La via del gol è smarrita, l’Avellino mette solo paura a un timido Novara

La scarsa mira degli irpini e i guanti di Da Costa sono i protagonisti del match, al Partenio non si va oltre lo 0-0

biraschi-espanyol-difesa-e1438675295752-1440x564_cAvellino – Reti inviolate e poche occasioni create. Questi sono i titoli di coda di una gara all’inizio anche abbastanza divertente ma che man mano si è sempre più consumata come la cera di una candela. Tesser ci prova, il Novara si aggrappa a Da Costa (migliore in campo per i piemontesi) e alla fine finisce 0-0. Punteggio non del tutto positivo in vista dell’imminente trasferta di Bari, reduce in questo turno infrasettimanale delle quattro sberle di Crotone. L’accoglienza al San Nicola non sarà di certo rose e fiori … serve un piano, e alla svelta!

IN CAMPO. Messo alle corde da un’infermeria più che affollata, Tesser assembla il suo 4-3-1-2 con ingenti variazioni: Ligi e Nitriansky riacquistano la titolarietà nella retroguardia, Jidayi affianca Arini e Zito in mediana mentre Insigne è preferito a Soumarè come rifinitore, il quale come a Salerno dal 1’ si muove alle spalle del duo Tavano-Trotta. In opposizione ai Lupi, mister Baroni si presenta in terra irpina con un offensivo 4-3-3 sostenuto da Manconi, Rodriguez e il grande ex di turno Andrey Galabinov.

TRAZIONE ANTERIORE.  L’Avellino parte forte gettandosi subito all’assalto della porta avversaria rendendosi pericolosa in diverse occasioni sia con Trotta (8’), che con un sinistro da fuori area impegna Da Costa in una parata complicata, che con Tavano (17’) il quale, sfruttando una verticalizzazione dalla sinistra si accentra e calcia violentemente ma le mani dell’estremo difensore piemontese hanno ancora una volta la meglio.

Di poco conto la prima affacciata degli ospiti dalle parti di Frattali (30’), che respinge con i pugni una conclusione di Rodriguez, il quale gabba troppo facilmente un distratto Nitriansky. Protagonista indiscusso del campo è l’Avellino, il quale allo scadere della prima frazione spaventa ancora il Novara con Tavano, che servito da una verticalizzazione di Insigne prova a piazzare la sfera sul secondo palo ma Da Costa non si fa sorprendere.

ALTALENA.  Nella ripresa la gara si accende con occasioni sia da una parte che dall’altra. Dopo soli 60’’ Galabinov spaventa i Lupi con un bolide da circa 30 metri dove Frattali risponde presente anche se con qualche problemino. Pochi minuti dopo, è l’Avellino a rendersi pericolosa con Trotta, il quale servito da Insigne, che compie un coast to coast straordinario, si ritrova a tu per tu con Da Costa ma l’uscita provvidenziale dell’estremo difensore piemontese sbarra la porta salvando nuovamente il risultato.

S.O.S. GRIMALDELLO.  Il cronometro scorre veloce e i ritmi si abbassano sempre più velocemente fino al triplice fischio. L’Avellino obbiettivamente ha giocato sicuramente meglio di un timido Novara ma la davanti bisogna segnare, messaggio che deve essere recepito soprattutto dalle punte, in quanto partita dopo partita sono sempre più evanescenti. Castaldo dove sei?

 di Michael Mambri

Source: www.irpinia24.it