Questione immigrati, la nota di Giugliano (Cgil)
Sono stati i numeri di un' esodo senza fine a provocare il ravvedimento della coppia franco-tedesca ; e anche a far capire a quella che si considera l' Europa virtuosa, che, pur criticabile per certi aspetti, l' Italia poteva difficilmente reggere l' onda d' urto dei fuggitivi"
Avellino – “A lungo hanno fatto orecchi da mercante, negando in pratica che la questione migranti sulla frontiera sud dell’ Unione fosse un problema generale dell’ UE.
Ma di fronte all’ ondata biblica, e disperata, dei migranti in fuga, anche Germania e Francia hanno improvvisamente e finalmente ammesso che si tratta di un’ emergenza europea” così nella sua nota Mimmo Giugliano, Cgil.
Non è dunque solo a causa della disorganizzazione se dei 170.000 che sono sbarcati sulle coste italiane nel 2014, più della metà sono letteralmente scomparsi, liberi di fuggire verso il nord del continente, decisi a raggiungere familiari o conoscenti già in Europa.
Ormai, il Regolamento di Dublino è ampiamente superato dai fatti : si rivela incapace di regolare il flusso e non garantisce dignità ai rifugiati. Ma, soprattutto, esercita una pressione insostenibile ai Paesi europei di prima linea, ed anche a quelli di secondo approdo, come dimostrano l’ inutile muro di filo spinato alzato dall’ Ungheria, o i blindati schierati sul confine della Bulgaria, e ancora i timori di una Slovacchia che dice di voler accettare solo asilanti di religione cristiana.