Consiglio comunale – Foti non ha i numeri: salta la seduta

Soltanto 11 i presenti ufficiali. Giordano incalza la giunta

Consiglio comunale 1 settembre 2015 2Avellino – A rispondere «presente» durante l’appello sono stati soltanto in 11. Questa cifra permette di leggere chiaramente la situazione in cui si trova attualmente il sindaco Paolo Foti, che non ha potuto far altro che prendere atto della nullità dell’assise che avrebbe dovuto mettere ai voti il Bilancio e rimandare il tutto alla seconda convocazione del Consiglio, quando saranno sufficienti 11 voti per approvare il documento contabile.

Le poche presenze ufficiali sono pervenute tutte dall’area degli uomini e delle donne più fedeli al Sindaco (Ambrosone, Giacobbe, Grella, Matetich, Nargi, Percopo, Russo e Tornatore), cui si è aggiunta anche Galluccio. Assente il gruppo consigliare del Presidente D’Amelio, ma sono stati molti anche i consiglieri che, pur essendo fisicamente presenti in aula, hanno accuratamente evitato di rispondere all’appello, probabilmente proprio per dimostrare che il sindaco «senza l’opposizione non ha i numeri», come ha affermato il consigliere Preziosi, il quale ha anche sostenuto che «un uomo dalla schiena dritta come Foti, a meno che non gli sia venuta un po’ di scoliosi, dovrebbe prenderne atto e dimettersi».

Sono, però, le risposte fornite dal capogruppo Pd Ida Grella sul mancato raggiungimento del numero legale in una seduta di Consiglio così importante a permere di capire quale sia lo stato dei rapporti tra la maggioranza del Partito Democratico, o almeno di una sua parte, e il Sindaco Foti: «Non posso interpretare il pensiero di chi è in aula e non risponde all’appello. Chi è parte della maggioranza deve rispondere all’appello ed eventualmente fare un commento politico negativo e votare contro i punti all’ordine del giorno, se non è d’accordo. Questo per me è fare politica […]. Si tratta di un segnale preoccupante – ha affermato la consigliera – ma è un comportamento che deve essere giustificato da chi lo ha assunto» dato che «al capogruppo non è stata data comunicazione alcuna né di motivazioni politiche né di impedimenti di altra natura che potessero giustificare le assenze udierne».

Decisamente importante è stato l’infuocato intervento del consigliere Giancarlo Giordano, il quale in un’interrogazione rivolta agli assessori Cillo e Iaverone sulla situazione delle strutture cittadine ha posto molti interrogativi insidiosi chiedendo di conoscere il reale stato della morosità, se nella gestione di esse figurano partenti o affini di consiglieri o assessori, in che modo il Comune intende utilizzare i soldi pubblici per eventi socio-culturali e gestire la sicurezza in occasione di manifestazioni di grande interesse, facendo chiaramente riferimento all’esiguo numero di spettatori che la Casina del Principe è in grado di accogliere in rapporto all’effettiva affluenza di pubblico del concerto di Ghemon Scienz e allo stato non proprio eccellente di Corso Garibaldi, dove si è svolta C’entro per il centro ed i relativi concerti dei 99 Posse e di Mannarino.

In conclusione, Giordano ha anche toccato la questione dei rifiuti, evidenziando il crollo della differenziata, passata dal 54,8% del 2012 al 34,6% del 2015, tanto da far usare al consigliere l’espressione di «regresso percentile». Tale delicato argomento era già stato oggetto di un’interrogazione di Giordano rivolta all’oramai ex assessore Ruberto «alla quale non ho mai avuto risposta». Il secondo intervento è toccato invece a Barbara Matetich, che ha chiesto lumi all’amministrazione sullo stato dei provvedimenti da adottare per dar seguito alla mozione relativa all’installazione di un’opera d’arte a Piazza Libertà, cui ha fatto seguito l’intervento del consigliere Domenico Palumbo sul futuro dei chioschi della stessa, attualmente rilocati presso Corso Garibaldi.

Gli ultimi due interventi sarebbero toccati, rispettivamente, a Nadia Arace e a Nicola Battista, ma la constatazione dell’esiguo numero di presenti ufficiali in seguito all’esecuzione dell’appello ha sciolto anticipatamente la seduta. Non resta che attendere le 15.30 di venerdì 4 settembre per la seconda convocazione.

Source: www.irpinia24.it