De Lieto (LI.SI.PO.) – Castrazione per chi commette violenze sessuali
Esiste un piano di ridimensionamento dei posti di Polizia Ferroviaria ed i fatti dimostrano che la chiusura di alcune decine di presidi di polizia, in ambito ferroviario, è un’assurdità
ROMA - L’ennesimo caso di brutale, vile e vigliacca violenza, questa volta ai danni di una studentessa, sul treno regionale Livorno-Pisa, lascia sgomenti e disgustati. Un senegalese ha pensato di dare sfogo alla sua bestialità, aggredendo la povera ragazza e violentandola, approfittando dello shock e del terrore della vittima. Grazie alle immagini registrate dall’apposito apparato presente sulla carrozza, il senegalese è stato arrestato dalle Forze di Polizia.
«Tanti extracomunitari – ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – invece che ringraziare l’Italia e la sua gente, scambiano il nostro territorio nazionale, per “zona franca”, dove poter rubare, violentare e commettere impunemente, ogni sorta di violenza. Troppo garantismo, diventa, troppe volte, permissivismo. Chi si rende responsabile di atti di violenza sessuale, così raccapriccianti e brutali, merita la castrazione, ma non quella chimica, peraltro reversibile, ma quella praticata con il bisturi e, siccome siamo un Paese civile, è necessaria una Legge che preveda questo provvedimento.
E c’è da augurarsi – ha continuato de Lieto - che il nostro Paese abbia il coraggio di introdurre un provvedimento che farà rimanere perplessi molti benpensanti. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso de Lieto - ritiene che nessuno potrà mai ripagare chi subisce la violenza di bestie travestiti da uomini, sul proprio corpo, con lo sconquassamento della propria anima. Esiste un piano di ridimensionamento dei posti di Polizia Ferroviaria ed i fatti dimostrano che la chiusura di alcune decine di presidi di polizia, in ambito ferroviario, è un’assurdità e sarebbe più che opportuno incrementare la presenza della Polizia, lungo tutta la rete ferroviaria, proprio per contrastare la recrudescenza di crimini ed abusi, in ambito ferroviario».