Parco Rione Aversa: “Non ci mortificate, non ce lo meritiamo”

Si è svolta oggi la manifestazione a difesa del parco

Jacopo CarusoAvellino - Difficilmente è possibile osservare a livello locale una manifestazione così partecipata come quella tenutasi questo pomeriggio al parco di Rione Aversa. Numerosi cittadini, anche non residenti, sono intervenuti per sentire quel che il gruppo che si è preoccupato di restituire il parco alla città aveva da dire. Non sono mancate anche alcune presenze eccellenti, come quella del consigliere comunale Gianluca Festa o quella di Ettore De Conciliis, candidato alle ultime regionali per Fratelli d’Italia, e di alcuni membri del Meetup di Avellino “Amici di Beppe Grillo”. La partecipazione riflette un certo interesse manifestato dai cittadini avellinesi nei confronti della questione, come dimostrano le 1500 firme raccolte in soli 4 giorni dagli attivisti contrari alla cancellazione del parco.

Tutto ciò ha condotto l’amministrazione comunale a non poter ignorare i desideri della cittadinanza ed è per questo che il Sindaco Paolo Foti, pur non essendo presente per improrogabili impegni istituzionali, riceverà una delegazione di volontari del parco lunedì 13 luglio alle 9 e 30. È stato interessante anche lo svolgimento in sé della manifestazione, pensata per essere una vera esperienza di testimonianza e di confronto e non una sorta di lezione frontale, come avviene spesso in questi. Tutti hanno potuto prendere la parola e gli interventi sono risultati eloquenti e toccanti. Tutti hanno cercato di ricordare che i volontari hanno rimesso a nuovo il parco negli ultimi anni e come le scelte dell’amministrazione comunale stiano creando una rottura laddove era sorta un’armonia spontanea perché non tiene conto di come è variato il contesto negli anni né delle istanze dei cittadini: «Venite a vedere come abbiamo trasformato una discarica in un posto ammirevole», dice uno dei residenti.

L’intervento più significativo resta comunque quello di Jacopo Caruso (leggi la nostra intervista qui), membro della prima ora del gruppo che ha ripulito il parco rendendolo nuovamente utilizzabile. Caruso (foto in alto a sinistra) ringrazia tutti i presenti, siano essi o meno residenti e frequentatori del parco, la stampa e gli esponenti politici intervenuti. Caruso si presenta come «semplice cittadino e fruitore dell’area» e si rallegra per la buona riuscita della manifestazione, ricordando ai presenti che, in realtà, il loro più grande successo «è questo parco che ci ospita. Un risultato che non ha colori politici se non quello della pura e semplice cittadinanza attiva». Caruso, invita il pubblico ad «essere testimone del miracolo che è avvenuto qui: settimanalmente c’è chi cura il manto erboso perché si sente moralmente obbligato a farlo e chi raccoglie i rifiuti di qualche sbadato perché ritiene giusto farlo», il tutto «per rispondere all’abbandono in cui versa questa zona con un gesto di dignità e amore verso il territorio e la comunità».

Caruso precisa che nessuno è contrario ad una riqualificazione della zona, che anzi i residenti pretendono, ma che essa deve avvenire «nel solco tracciato dai cittadini. Il nostro è un “no” a soluzioni calate dall’alto». Difatti, secondo Caruso, questo parco «è un esempio della miglior cittadinanza attiva», affermazione che strappa un applauso ai presenti cui Caruso risponde dicendo: «questo applauso lo state facendo a voi stessi!». Infine, Caruso ricorda che questa «scelta scellerata» deriva dal «Pon sicurezza 2007-2013, il cui obiettivo era incentivare, attraverso lo sport, la diffusione di comportamenti improntati alla legalità» e non può far a meno di evidenziare che «da quando è iniziata questa esperienza non si è verificato un solo atto di vandalismo», ragion per cui «siamo noi la risposta alla criminalità».

Subito dopo interviene il consigliere Festa, che ritiene l’edificazione della struttura «un controsenso» perché «questo parco è uno dei migliori esempi offerti alla comunità: basta vedere com’è curato e con quale passione la gente se n’è fatta carico». Festa, che viene anche contestato da alcuni presenti, afferma di provare «rammarico per l’assenza di molti colleghi», visto che ritiene che «la decisione vada rivista in Consiglio Comunale». Festa sottolinea che «è possibile interrompere un bando di gara perché negli ultimi decenni abbiamo buttato un sacco di soldi in opere inutili e bisogna evitare il ripetersi di ciò mostrando rispetto per la cittadinanza […]. La testardaggine non fa bene alla città.

Presente anche Ettore De Conciliis in veste di residente e di fruitore del parco, che proprio per questo ha potuto «constatare in prima persona la comunità che si è creata». De Conciliis sottolinea che «se la cittadinanza non lo vuole, non c’è ragione per ripetere qualcosa che sarà abbandonato o diventerà una speculazione», affermando che «sarebbe un bel segnale da parte dell’amministrazione «mettere l’illuminazione di sera [i lampioni ci sono già ma non funzionano, ndr], dare una mano ai volontari ed installare una fontanella dato che qui c’è un serbatoio che ogni giorno viene riempito». Importante è anche l’intervento del Presidente del Coni Pino Saviano, che si dichiara contrario alla costruzione dell’impianto, per il quale sono stati stanziati «518mila euro», quando, tale progetto, «andrebbe costruito a Parco Palatucci, dove c’è un campo obsoleto da ristrutturare».

Suscita quasi commozione l’intervento di uno dei volontari, che ricorda tutte le strutture nell’area per evidenziare l’inutilità di una nuova cementificazione chiedendosi, poi: «perché costruire una struttura con soldi pubblici per darla poi a privati che, senza cacciare un euro, avranno una tendostruttura nuova mentre i ragazzi, che si vogliono tenere alla larga dalla criminalità, dovranno pagare per giocare al suo interno?» e aggiungendo, con piglio orgoglioso, che «l’erba è così curata che ci si potrebbe giocare a golf, ma non ditelo in giro altrimenti il Comune ci fa il pensiero». Emblematica la sua ultima frase, che fa da appello a tutti i cittadini avellinesi: «Non ci mortificate, non ce lo meritiamo».

Poco dopo la conclusione della manifestazione arriva la telefonata dell’assessore Ruberto, che afferma che farà di tutto per non far costruire questo campo e per preservare il parco di Rione Aversa. Una storia a lieto fine, dunque? Non proprio. Perché a distanza di pochi minuti giunge tramite il Meetup la notizia che il Comune procederà comunque ad aprire le buste del bando domani. Resta nell’aria la sensazione di essere stati canzonati ma per assistere a nuovi sviluppi si dovrà aspettare lunedì prossimo.

Source: www.irpinia24.it