Jim Morrison, il poeta che ha abbattuto le convenzioni e le barriere del tempo

L’artista americano, nato nel 1943 a Melbourne, si spense all’età di 28 anni a Parigi, dove si era ritirato con la sua compagna per disintossicarsi e scrivere poesie.

jim morrisonAvellino – “Se la mia poesia mira a qualcosa è liberare la gente dai modi limitati in cui vede e sente” nessun’altra frase potrebbe raccontare meglio Jim Morrison nell’anniversario della sua scomparsa (Parigi, 3 Luglio 1971). Jim Morrison era il poeta del rock, un simbolo di rivoluzione per la generazione del ’60. Il cantautore statunitense arrivò al successo con il gruppo The Doors, nome scelto da lui stesso, che così ne spiegò il motivo: “Ci sono cose che si conoscono e altre che non si conoscono. Esiste il noto e l’ignoto, e in mezzo ci sono le porte (the doors)”. L’ascendenza, chiaramente poetica, si rifa a dei versi di William Blake, in cui il poeta si riferisce alle porte della percezione umana, quella percezione che Morrison voleva sottrarre al giogo delle convenzioni sociali.

Jim Morrison fu un adolescente brillante, avido di letture, scrittore di liriche che poi diventarono canzoni. Tuttavia un’ombra aleggiò sempre su di lui, se così si può dire, forse lo spettro di un equilibrio familiare inesistente, forse il suo carattere ingovernabile. Il Re Lucertola, come veniva chiamato per via di un suo testo, fu l’emblema dello straniamento giovanile, a causa della sua vita tumultuosa, fatta di arte, ma anche di trasgressione, pericoli e alcool.

L’artista americano, nato nel 1943 a Melbourne, si spense all’età di 28 anni a Parigi, dove si era ritirato con la sua compagna per disintossicarsi e scrivere poesie. Il referto medico parlò di arresto cardiaco, ma le cause della morte per le circostanze poco chiare in cui avvenne, restarono poco chiare. Morrison giace nel cimitero degli artisti della capitale francese, meta di veri e propri pellegrinaggi di fan ancora oggi.

Il mito dell’uomo ‘sempre fedele al suo Spirito’, come inciso sulla sua lapide, è destinato a sfondare non solo il limite umano, ma anche la barriera del tempo.

“Il volo della mente: incessante, instancabile, senza meta e senza confini, senza vertigini, e maestoso come un’aquila eterna” , anche oggi la mente vola a colui che ha insegnato a tanti giovani a credere nella bellezza delle proprie idee. Ciao Jim.

di Francesca Contino

 

 

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