Ambito A04 – Tra De Lisa e La Verde scambio epistolare “senza esclusione di colpi”
I “vicesindaci” a tutto tondo su regole, forma e procedure circa la corretta gestione dell’Ente
Avellino – Prosegue la diatriba tra il Comune di Avellino ed il Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A4: una serie di scambi epistolari tra il Vicesindaco del Comune di Pietrastornina, Giovanni De Lisa, ed il Vicesindaco del Comune di Avellino, Stefano La Verde, riaccendono i riflettori su una vicenda iniziata qualche tempo fa.
Agli inizi del mese di giugno – questi i fatti – un’Assistente Sociale, ex Operatrice del Consorzio A4, oggi Case Manager del Progetto Home Care Premium 2014, è stata invitata ad andar fuori dal Municipio di Avellino dal Vicesindaco Stefano La Verde. “Non c’è nessun progetto”. Queste le parole di La Verde che, pare, proseguì: “E’ grazie ai suoi Sindaci se qui non è ben accetta. Vada fuori”. Una spiacevole esperienza per l’Assistente Sociale che, dovendo procedere all’implementazione del progetto attraverso delle prestazioni integrative a favore dei beneficiari residenti nel Comune di Avellino, aveva programmato un incontro conoscitivo tra gli operatori domiciliari, i beneficiari ed i loro familiari presso la sede municipale, già Sportello Sociale del progetto HCP 2014. L’Assistente Sociale, arrivata al secondo piano della sede municipale, Settore Servizi Sociali, dove nel corridoio erano già presenti alcuni dei beneficiari contattati, era in attesa di una stanza per far accomodare gli stessi. Il Vicesindaco Stefano La Verde, sopraggiunto in loco, dopo aver appreso dall’Assistente Sociale il motivo della sua presenza, con toni poco garbati – stando alla ricostruzione fatta dalla stessa – invitò la malcapitata ad accomodarsi fuori ed a ricevere gli utenti in diverso luogo. Vani sono stati i tentativi dell’Assistente Sociale di far comprendere che la sua presenza era dettata dalla necessità di erogare dei Servizi a utenti della città di Avellino.
“Nel manifestare vivo stupore, se non raccapriccio, per i modi e le parole utilizzate – questa la nota inoltrata da De Lisa al Comune di Avellino e per conoscenza al Prefetto, dopo aver ricevuto il resoconto scritto dell’accaduto da parte delle assistenti sociali coinvolte – si chiede di voler fornire cortesi ed urgenti delucidazioni, dando conto dell’accaduto”.
Pronta la risposta di La Verde: “In merito alla richiesta di delucidazioni – sono questi alcuni stralci della nota – lo scrivente ringrazia il Vicesindaco De Lisa per aver fornito allo scrivente il documento che sarà oggetto di querela. Non è abitudine dello scrivente cacciare fuori chicchessia, tanto è vero che la porta dell’assessorato è sempre aperta, a differenza dell’oggettiva difficoltà a mettersi in contatto telefonico con gli amministratori del Comune di Pietrastornina. I termini riportati nell’allegato trasmesso – prosegue La Verde – sono del tutto privi di fondamento, avendo lo scrivente ricordato ad una delle firmatarie del documento in questione che nel settore politiche sociali del Comune di Avellino ha titolo di operare solo il personale del Comune, e non quello di un Consorzio in liquidazione, senza alcuna titolarità e legittimità ad operare. Si rammenta, infine, che esiste un unico organo, il Coordinamento Istituzionale dei sindaci del Piano di Zona A04, deputato alla discussione di argomenti di natura socio-assistenziale, le cui sedute – riferendosi a Pietrastornina – per ben tre volte sono state disertate”.
Dura, argomentata punto per punto, la contro risposta di De Lisa: “In riscontro alla sua nota, si manifesta viva perplessità in rapporto al passaggio del tutto gratuito, irrilevante e peraltro infondato, sulla difficoltà oggettiva a mettersi in contatto telefonico con gli amministratori del Comune di Pietrastornina. Premesso che non basta tenere le porte aperte, ma occorre che le stanze siano riempite da persone che sanno ascoltare e di contenuti degni di essere trasmessi, si fa presente che gli amministratori del Comune di Pietrastornina sono quotidianamente raggiunti, telefonicamente e di persona, da decine d’interlocutori. Se alla Signoria Vostra è capitato, eccezionalmente, di non riuscire a rintracciare qualcuno di essi, ciò, evidentemente, è dipeso dalla circostanza che, trattandosi di amministratori e non di centralinisti, rientra tra i loro compiti quello di risolvere i problemi della propria comunità, piuttosto che attendere telefonate da parte del Vicesindaco di Avellino. Quanto, in merito alla vicenda, si prende atto della Sua versione dei fatti, in verità piuttosto stringata ed elusiva, nonché della Sua preannunciata querela. Lo scrivente si limita a prendere atto che la Signoria Vostra non ha tuttavia negato in termini chiari ed univoci, quanto riportato nella nota, confermandone di fatto la sostanza, ossia l’invito ad abbandonare la sede, ove, per altro, non stavano bivaccando per proprio capriccio improvviso, ma operando per offrire un servizio ai cittadini. Parimenti, par di capire, che la Signoria Vostra non nega affatto di aver costretto, in conseguenza delle proprie parole, le suddette operatrici a svolgere le proprie mansioni in piedi e nell’atrio del Comune, e gli utenti presenti, tra cui un disabile si sedia a rotelle, a seguirle. Quanto al Suo rilievo, in ordine alla diserzione da parte di questa Amministrazione delle sedute del Coordinamento Istituzionale, si ricorda che il 17 febbraio scorso, ben 11 su 16 sindaci hanno chiesto la convocazione di tale organo, ma la Signoria Vostra non solo ha convocato oltre il termine previsto dal regolamento, ma ha anche inserito all’ordine del giorno argomenti diversi da quelli richiesti. Appare – chiosa De Lisa – quanto mai fuori luogo il richiamo a regole, forma e procedure”.