Regionali 2015 – Petracca (UdC): “Ci sono le condizioni per ottenere un risultato importante”

"Con Vincenzo De Luca ci siamo subito intesi. Stefano Caldoro, invece, non ci ha ascoltato e non è stato garante della nostra posizione politica"

Foto Carmine BellabonaAvellino – Una campagna elettorale fuori dal clamore mediatico, ma attenta ai contenuti, alle proposte, alle priorità di programma. E’ così che Maurizio Petracca, candidato capolista dell’Unione di Centro per il collegio di Avellino, sta affrontando il suo viaggio elettorale in vista del 31 maggio. Palmo a palmo l’Irpinia per incontrare elettori, simpatizzanti, amministratori. C’è da spiegare l’accordo last minute con il candidato governatore Vincenzo De Luca, ma per Petracca il nodo è spiegare gli obiettivi, le cose da fare, il senso di un impegno.

Petracca, siamo agli sgoccioli di questa campagna elettorale. Crede che ci sia ancora la necessità di spiegare le ragioni dell’accordo tra l’Udc e il candidato Vincenzo De Luca?

«L’abbiamo spiegato all’atto della presentazione delle liste. Certo, sul territorio, capita di doverlo spiegare ancora. E lo facciamo senza problemi perché si tratta di un’intesa chiara, trasparente, che si basa su pochi punti programmatici che consideriamo dirimenti per il futuro dell’Irpinia e della Campania. La verità, però, è un’altra. Sto incontrando tantissime persone e devo dire che c’è poco interesse da parte della gente rispetto alle opzioni politiche, agli schieramenti. La gente oggi vuole trovare riferimenti credibili, capaci di dare risposte concrete rispetto ai tanti problemi sul tappeto. Ci muoviamo in un contesto politico generale in cui le etichette centrosinistra o centrodestra hanno evidentemente perso di significato».

Resta il limite di un accordo sancito a poche ore dalla presentazione delle liste…

«Con De Luca ci siamo intesi da subito. Le questioni su cui abbiamo siglato l’accordo ci hanno visto subito in sintonia. Sono questioni concrete, cruciali per il funzionamento dell’istituzione regionale. In realtà, l’accordo è stato raggiunto a poche ore dalla presentazione delle liste, ma il suo retroterra è caratterizzato da un’insofferenza progressiva nei confronti di Caldoro al quale, da oltre un mese, avevamo rappresentato le nostre perplessità. Lui non ci ha ascoltato. E non è stato garante della nostra posizione politica».

In questi anni com’è stato il rapporto tra l’Udc e Caldoro?

«Sempre conflittuale. Caldoro ha azzerato il senso politico della coalizione che lo ha eletto nel 2010. Non ha mai inteso promuovere momenti di confronto con le forze politiche che l’hanno sostenuto. Non va dimenticato che nel 2010 i nostri voti sono stati determinanti per la sua elezione. Eppure, abbiamo sempre fatto fatica a far passare le nostre posizioni. Nonostante questo per l’Irpinia qualche risultato possiamo intestarcelo, senza timore di essere smentiti».

A cosa fa riferimento?

«Ai risultati raggiunti sulla sanità con il mantenimento del pronto soccorso al Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, alla scongiurata ipotesi di apertura di una nuova discarica sul territorio provinciale, al Progetto Pilota per le aree interne, alla conferma della stazione Hirpinia sul tracciato della Napoli – Bari. Sono questi gli obiettivi centrati in questi anni. L’unica forza politica che può prendersi il merito di queste conquiste è la nostra. Gli altri scappavano oppure animavano sterili polemiche».

Con De Luca cosa intendete fare in caso di elezione?

«Con De Luca abbiamo definito alcune questioni che riteniamo imprescindibili: la riorganizzazione dell’istituzione regionale, il trasferimento dei poteri agli enti locali, soprattutto in forma associata, la centralità del Ptr e del Ptcp, una ipotesi di soluzione per il dramma dei forestali. E poi abbiamo condiviso un metodo di lavoro. Che è basato sulla dialettica tra forze politiche che porti alla individuazione delle soluzioni più efficaci. Un metodo che con Caldoro è mancato».

Che risultato si aspetta dalle urne?

«Ci sono le condizioni per ottenere un risultato importante.  Siamo un po’ tutti candidati, non solo io. Il nostro è un partito fondato sulla solidarietà, su un’idea di comunità. Il risultato non è personale, ma corale. Ovunque stiamo andando troviamo riscontri positivi. Questo ci sprona a fare sempre di più e sempre meglio. Poi saranno le urne a dirci se abbiamo avuto ragione oppure no. Noi siamo molto fiduciosi».

 

 

 

Source: www.irpinia24.it