E’ Paolo Tiralongo il trionfatore della 9° tappa del Giro d’Italia
Stamattina sono entrato in fuga perché dovevo aspettare il mio capitano Fabio Aru. Abbiamo completato un lavoro di squadra; sul Lago Laceno ho dovuto fare uno strappo perché Steven Kruijswijksi si era allungato troppo
SAN GIORGIO DEL SANNIO - E’ Paolo Tiralongo del team Astana a vincere la 9° tappa del Giro d’Italia da Benevento a San Giorgio del Sannio. Per il 37enne di Avola, pro’ dal 2000, si tratta del secondo centro stagionale, il terzo al Giro d’Italia e il quarto da professionista.
Una gara sofferta sin dall’inizio con ben nove chilometri in più, in quanto, si è passati dai 215 chilometri come programmato in origine ai 224. A causa di problemi di viabilità lungo diversi tratti del percorso previsto, infatti, è stato necessario modificare il tragitto della frazione con conseguente allungamento della tappa stessa.
Il Giro che ha fatto tappa anche in Irpinia è stato accolto con grandissimo entusiasmo dalle molteplici persone accorse sul ciglio della strada per poter scattare anche una semplice foto alla vasta carovana. Partiti questa mattina da Benevento, i ciclisti hanno superato ben due traguardi volanti, il 1° a Bagnoli Irpino, il 2° a Lioni percorrendo, in totale, ben 4000 metri di dislivello.
Dislivelli che sono stati proprio la causa di un piccolo incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, in cui sono incappati due fotografi cinesi a bordo di una moto. All’altezza tra Serratondo e Lioni la moto è sbandata, fermando la propria corsa in alcune balle di fieno disposte proprio in quella curva dagli organizzatori, i quali già conoscevano la pericolosità della stessa. Da quel momento in poi anche i ciclisti sono stati invitati a rallentare per cercare di evitare incidenti come quello capitato qualche giorno fa a Pozzovivo in Maremma.
I conti sono stati regolati dopo circa 210 km di gara sul Gran Premio della Montagna di Passo Serra a 3,6 km con una pendenza media dell’8%. A 15 dal traguardo, Fabio Aru ha attaccato sul punto più duro di Passo Serra,
portandosi dietro, oltre al suo compagno di squadra Landa, anche Porte e Contador. Slagter, ripreso ai meno 8 da Tiralongo, si è fatto superare dal 37enne siciliano che si è involato in solitaria verso il traguardo per il suo quarto centro da pro’, il terzo al Giro. Dietro di lui, secondo a 21″, Kruijswijk; terzo Geschke a 23″, che fa sua la maglia azzurra.
Paolo Tiralongo stremato ma incredulo a fine gara ha dichiarato: «Stamattina sono entrato in fuga perché dovevo aspettare il mio capitano Fabio Aru. Abbiamo completato un lavoro di squadra; sul Lago Laceno ho dovuto fare uno strappo perché Steven Kruijswijksi si era allungato troppo. Una vittoria inaspettata, dovevo lavorare per Fabio anticipando le salite ma , invece, dall’ammiraglia mi hanno chiesto di fare la tappa. Sull’ultima salita ho fatto una fatica enorme e una discesa da rischiare la pelle ma alla fine ho staccato e ho vinto la tappa, ho vinto io».
Roberta Della Cerra