Sel sulla scuola di Renzi, Giordano: “Troppo potere in mano ad uno solo”
La lotta nazionale e regionale di Sel sulla scuola promossa dal Governo Renzi
Avellino - Questo pomeriggio, presso la sede della Federazione Sel di Avellino, si è tenuto un incontro sulla scuola e il nuovo disegno di legge promosso dal governo Renzi.
“È bene parlare della scuola in un momento come questo, in una campagna elettorale così brutta in cui non si sta parlando di nulla anche a causa dei due schieramenti, in realtà sono identici”, esordisce cosi l’on. Giancarlo Giordano. “La scuola – prosegue Giordano – si inserisce nel quadro di riforme complessivo che questo governo si è dato basato sulla sottrazione democratica. Si toglie qualcosa, in termini di diritti e autonomia di insegnamento e partecipazione, e si introduce un quadro di tipo verticistico con il preside dotato di poteri autonomi. Nella scuola si abolisce la possibilità di avere un punto di vista proprio e si introduce un punto di vista totalmente verticistico con possibili premi in denaro ai professori; inoltre, sarà possibile una valutazione dei docenti da parte di genitori e studenti, qualcosa ritenuto da noi inaccettabile. Renzi – ha spiegato l’onorevole - ci sta dicendo che la società ha un’immagine semplificata regolata da decisioni prese da una sola persona, cosa che sta succedendo anche nella scuola. Avere un modello sociale e cominciare a riconoscerlo da bambini aiuterà a credere che sia quello ideale, noi lo rigettiamo perché implementa ingiustizie. Noi siamo per un programma quadriennale di inserimento che supero il precariato, non i precari. Il nuovo concorso per 60mila unità nel 2016 e per assorbire il precariato di II e III faccia è secondo noi insufficiente perché va a discapito di quegli insegnanti che pur non avendo fatto concorsi lavorano nella scuola da anni. Con Renzi è sotto attacco l’autonomia dell’istituzione scolastica e la democrazia nella scuola”.
“Immaginate nelle nostre terre – ha concluso Giordano – un preside che dovrà scegliere autonomamente gli insegnanti senza far capire secondo quali criteri, arbitrio puro. Quanto clientelismo e potere potrà gestire quel dirigente scolastico, quanto potere potrà avere il Pd sulla scuola? Credo nell’applicazione di un modello di valutazione ma non dando un potere di valutazione così ampio nella scuola, luogo dove si insegna la democrazia e il senso critico. Minare questo è una colpa gravissima del governo Renzi”.
Presente anche Erika Picariello: “Noi di Sel abbiamo guadagnato solo di credibilità perché non parliamo di scuola solo in campagna elettorale. Con questo disegno di legge sono state attribuite altre funzioni ai docenti senza spiegare agli insegnanti in che modo dovranno farle. Costruiremo – ha concluso – un calendario delle ultime due settimane che ci vedrà itineranti in Irpinia così da far camminare il nostro lavoro in regione insieme a quello sul piano nazionale”.
A concludere l’incontro il candidato con Salvatore Vozza alle prossime regionali Raffaele Aurisicchio: “Con Boschi il Governo ha voluto far credere che la scuola fosse in mano ai sindacati. Vogliamo contribuire ad una battaglia civile, a difesa della scuola pubblica contro i tentativi di spostare l’attenzione dalla scuola pubblica alla privata. Dobbiamo cogliere – aggiunge – l’occasione della campagna elettorale per contribuire a questa battaglia e far sì che si colga il senso di lotta in difesa della democrazia che da partecipazione è passata al puro esecutivo”.
In merito alle imminenti elezioni, Aurisicchio conclude: “La regione ha bisogno di cambiare la legge sul diritto allo studio perché ora non favorisce l’allargamento dello spazio del diritto allo studio. Bisognerà, inoltre, interferire su strutture e edilizia scolastica. C’è bisogno di risorse e interventi per portare le fasce meno abbienti nella scuola. Questo fine settimana svilupperemo un confronto con i cittadini e fra i temi che proporremo ci sarà, appunto, la scuola e il carattere pubblico che la scuola deve mantenere”.