Enzo Russo – un giovane manager dalle idee chiare
Esponente di un importante multinazionale americana, il montorese pur essendo continuamente in viaggio ama ribadire la sua passione nei luoghi in cui è cresciuto
Montoro – E’ un irpino docg, Enzo Russo, componente del comitato esecutivo nazionale di Federmanager Giovani. Cittadino di Montoro, ma per impegni professionali fa spola tra Cassino e Melfi, come manager di una importante multinazionale americana del settore automotive, dell’indotto FCA, Ferrari, Maserati. Un giovane manager dalle idee chiare a cui piace ribadire la propria passione civile, in particolare nei confronti della propria terra di origine. La passione, l’impegno ed uno spiccato senso dell’abnegazione sono stati gli ingredienti che gli hanno aperto la strada verso i massimi vertici dell’associazione che si occupa di offrire un modello di relazioni industriali innovativo e coerente con la figura strategica del manager.
Russo, lei che gode di un osservatorio privilegiato, che giudizio può darci della situazione economica irpina?
“Il mio osservatorio mi segnala questo stato di fatto: l’Irpinia terra felix non esiste più, è un ricordo lontano. Ho purtroppo la sensazione di una provincia a rischio desertificazione. La crisi produttiva dei grandi gruppi industriali, è stata sottovalutata dalla classe dirigente di questa provincia che ha preferito piangersi addosso piuttosto che profondere impegno per ancorare le proprie sorti ad un nuovo filone di crescita e di sviluppo. Una riconversione economica poteva rappresentarla certamente la green economy che in un territorio come l’Irpinia ricco di risorse naturali, come acqua e vento, poteva costituire la risposta possibile rispetto alla crisi che ha investito i settori produttivi presenti in provincia di Avellino”.
Un giudizio severo ma oggettivo, dunque?
“Non credo di dire cose lontane dalla realtà. Osservo con preoccupazione il grido di dolore e la disperazione di più di una generazione che, nonostante abbia assunto istruzione e formazione, non riesce ad avere una collocazione del mercato del lavoro. L’impegno di tutti, ognuno per la propria competenza, dovrebbe essere quello di rimboccarsi le maniche e provare ad organizzare una nuova stagione economica e sociale per la provincia di Avellino. La classe dirigente, a tutti i livelli, dovrebbe rinnovarsi intorno ad idee, progetti e programmi prima ancora che nel qualunquista luogo comune dell’età anagrafica. Una nuova stagione che equivale ad una ripartenza, considerato che vantiamo intelligenze e professionalità che sono nelle condizioni di immaginare un futuro diverso guardando all’Europa ed il contesto trans europeo “.
In vista delle elezioni regionali, avrà certamente avuto modo di ascoltare la voce dei candidati che si accingono a disputare la contesa elettorale. Che opinione si è fatto?
“ Certamente guardo all’appuntamento elettorale delle regionali con interesse, essendo un cittadino che crede ancora nel primato della politica, quale strumento per rispondere alle sollecitazioni ed alle istanze dei territori. Non mi convincono quelli che urlano al cospetto dei problemi, mi interessano, invece, coloro che tentano di rispondere alle istanze di cittadini e comunità. Le dirò per esempio che la giovane presidente del Pd Irpino, Roberta Santaniello, ha lanciato proprio a Montoro l’idea di attrezzare nella Valle dell’Irno una retroportualità a servizio della fascia costiera di Salerno. Sono queste le idee vincenti che contribuiscono a dare segnali di crescita e benessere al territorio, e che in qualche misura serve a contenere la disaffezione della gente nei confronti della politica e che molte volte ha preferito accartocciarsi in liturgie effimere ed incomprensibili”.
Che messaggio consegna ai giovani Irpini?
“ Ragazzi cercate di fare squadra, di proporvi attraverso le vostre idee e di estrinsecare in ogni ambito le vostre capacità. C’è tanto da fare in questa nostra meravigliosa Irpinia. Basta crederci, perché un futuro migliore è possibile “.