De Luca per i Forestali: “Il lavoro e la dignità delle persone sono più rilevanti degli avvisi di garanzia”

Applausi e grida di sostegno questo pomeriggio per il candidato al governo della Regione Campania all' Hotel de la Ville da parte dei forestali e di quanti hanno aderito all' iniziativa.

image1Avellino – I forestali con De Luca, non è uno slogan, non l’ennesimo di questa campagna elettorale. E’ una scelta coscienziosa che i lavoratori del settore idraulico – forestale sono venuti a palesare, insieme a una corale richiesta di restituzione di lavoro e dignità, al candidato governatore del Pd campano. Questo pomeriggio nella sala conferenze dell’Hotel de la Ville grande partecipazione da parte di lavoratori, associazioni sindacali e della comunità irpina più in generale.

Ha aperto le danze con voce altitonante Geppino Vetrano, coordinatore provinciale del comitato elettorale De Luca Presidente di Avellino:“In Irpinia abbiamo preso sul serio lo slogan mai più ultimi, slogan che tiene insieme la vertenza dei lavoratori forestali. Ogni zona ha bisogno dell’altra e la tutela del territorio diventa essenziale nella strategia di equilibrio. Sciagurato rispedire migliaia di euro e sciagurati i ritardi dei pagamenti dei forestali, occorre una nuova politica di sviluppo che trasformi i lavoratori da problema a risorsa della Campania”.

A seguire è intervenuta Maria Giovanna Alessandri, dipendente della comunità montana di Salerno: “Abbiamo cercato di aprire un dialogo con Caldoro ma a noi lavoratori è stato sempre negato. Lo abbiamo incontrato solo due volte in cui ha preso degli impegni che non ha mantenuto, ha mortificato i lavoratori forestali e la loro intelligenza. Ci sono lavoratori che hanno perso la vita, dopo 5 anni siamo punto e a capo,noi vogliamo sapere cosa succederà. Non ci stiamo più a farci prendere in giro, esigo il rispetto di cittadina che paga le tasse, lui con lo stipendio che percepisce che lavoro fa? Lui pensa che sia colpa di Bassolino noi pensiamo che sia colpa sua. Sono qui per ascoltare le proposte di De Luca e gli chiedo di pensare che quando ci sono le difficoltà ci sono anche le priorità. Ci affidiamo al buon senso della politica che voglia guardare agli interessi del territorio. Il popolo vuole De Luca”.
 
Poi la volta di Giampiero Amatucci,dipendente comunità montana Avellino:” Vivo insieme ai miei colleghi un disagio economico perciò il mio intervento rispecchia il problema di migliaia stipendiati. Con molta amarezza ricordo un collega che si è tolto la vita per non subire più questa umiliazione. È ora di dire basta, c’è bisogno di soluzioni concrete, con noi c’è solo la Cgil dei rappresentanti di governo nemmeno l’ombra. Non sono sufficienti i fondi europei per coprire i nostri stipendi, bisogna risolvere il problema della forestazione campana. Spero che le mie non siano parole al vento come in passato, De Luca noi tutti confidiamo in lei”.
 
Ha preso poi parola Antonello Alviggi:” Noi siamo gli ultimi adesso non vogliamo esserlo più. Il problema è che la forestazione è un dramma sociale non una vertenza. Le manganellate che ho preso con i miei colleghi per chi le ho prese? È inutile che Caldoro scarichi su Bassolino. Abbiamo chiesto un’agenzia regionale per avere un solo interlocutore non mille, il nostro interlocutore deve essere la Regione Campania”. 
 
E ancora a riferire Gerardo de Vizio, dei forestali di Benevento: “L’organizzazione in questi anni è mancata. Non chiediamo chissà cosa, ma almeno ridateci la nostra dignità. Credo in voi De Luca, 5 anni con Caldoro sono un racconto di vergogna e umiliazioni oltre che di promesse dimenticate”.
 
Folta la lista di lavoratori che avrebbe potuto testimoniare, si sono susseguiti,però, rapidamente per esigenze tempistiche Felice Nappi che ha sottolineato che dal 97 ad oggi è ancora un precario e che Caldoro dovrebbe abitare sotto una montagna in una zona dichiarata in dissesto o fare il suo lavoro per capire l’entità del disagio a cui non ha voluto o saputo rispondere. Infine gli interventi di Antonello e Amedeo altri due lavoratori del corpo forestale, il primo ha dato sostegno alla persona De Luca, sottolineando che il Pd in Valle Ufita nelle comunità montane ‘governa e non fa nulla’, il secondo ha ringraziato il candidato presidente per l’occasione di gridare l’indignazione rispetto alla condizione che umilia la categoria di questi lavoratori come uomini,mariti e padri. 
 
“Mai più uomini costretti ai gesti più estremi, mai più senza stipendi, mai più ultimi adesso” – questo quanto venuto fuori in una frase da tutte le istanze portate all’ascolto. 
 
Ha chiuso l’iniziativa proprio Vincenzo De Luca che ha esordito: “C’è un clima di grande speranza stasera, so che venite da anni di sacrificio e mi vedete come una specie di ultimo treno che passa per la Campania, cercheremo di essere adeguati e di rispondere concretamente. La totale mancanza di rispetto umano mi indigna, va bene dire no, ma non evadere per 5 anni delle proprie responsabilità”. 
 
Dopo i primi fragorosi applausi il candidato governatore ha continuato: “La politica per loro è un modo per preparare la successiva campagna elettorale, non hanno realizzato nulla. Gli Stati Uniti d’America in 5 anni sono andati sulla luna. Oggi hanno fatto un volantino per comunicare dei pagamenti effettuati, ma il saldo del 2011 ci sarà nel secondo trimestre del 2015 e così via… Continuano a offendere la dignità delle persone. Dobbiamo affrontare un problema serio se vi dicessi che tra un mese e mezzo risolveremo tutto sarei l’ultimo degli uomini, voglio dirvi la verità ma vi do la mia parola d’onore che mi assumerò i miei impegni e io mi impegno però con chi ha voglia di lavorare, gli altri possono andare a casa. Il mio obiettivo è la stabilizzazione dei lavoratori, dobbiamo sapere che questo obiettivo non lo raggiungiamo con un bilancio regionale, dovremo fare dei sacrifici ma ce la faremo”. 
 
“La Campania cade a pezzi – ha asserito di seguito De Luca – strade saltate da anni,frane in continuazione,allagamento annuale di Paestum, Capaccio, la terra dei fuochi e poi 4500 lavoratori che stanno appesi. Dobbiamo approvare una legge per la difesa del territorio perché consente di avere una posta ordinaria del bilancio della regione, mettiamo ordine in questa materia. Poi un piano finanziario, dobbiamo sapere su quali risorse contare, fondi europei con capacità di spenderli perché in mano a questi qui sono tornati in Europa, i fondi ordinari del bilancio regionale per una parte, fosse anche del 10%, da impiegare nel settore forestale, la possibilità di fare un fondo per l’anticipazione dei pagamenti perchè va bene pagare le banche se si fa un investimento sociale. Infine la connessione dei settori affini, come la protezione civile, una parte di quei fondi può e deve convogliare. Istituiamo anche la vigilanza notturna, chiediamo ai parchi di fare dei programmi per le manutenzioni dei sentieri e progettiamo intese con i comuni.  In questo modo troviamo i soldi e troviamo il lavoro”.
 
Vincenzo De Luca ha poi concluso:“Qui si fa una scelta politica, una scelta di solidarietà. Bisogna combattere questi pesci morti. I termini aziendali non possono essere i termini di governo della Campania. La mia priorità sarà quella di ristabilire il fondo sociale per i disabili perchè si può tagliare ovunque ma non alle emergenze socio assistenziali.  Non ci sono bandiere di partito una volta stabilite le regole valgono per tutti. Per me conta dare il pane alla gente a fine mese, non gli avvisi di garanzia. Chi ha paura meglio che vada a casa”.
Source: www.irpinia24.it