Massimo Paolucci: De Luca può essere la svolta. Noi stiamo lavorando per costruire solide alleanze”

I sindaci Pd della provincia avellinese hanno ringraziato l europarlamentare del suo vademecum sui fondi europei e hanno affermato la necessità dei Comuni di lavorare insieme.

image1-14-e1426933862916-1024x768 (2)Avellino – Dopo un’ora e mezza di attesa all’ex Asilo Patria e Lavoro ieri sera si è tenuta la conferenza che il Pd, per opera di Gerardo Adiglietti, ha indetto con l’europarlamentare Massimo Paolucci per discutere una questione carissima, soprattutto ai Sindaci della Provincia presenti, ossia quella dei fondi europei. Paolucci ha presentato per l’occasione il libro-guida ‘I fondi europei 2014/2020’ per analizzare la gamma di opportunità messe a disposizione dall’Europa.

Presenti oltre ai Sindaci, anche l’On. Enzo De Luca, il Segretario del Pd avellinese Carmine De Blasio, la Consigliera Regionale Rosa D’Amelio, il parlamentare Luigi Famiglietti e alcuni degli aspiranti candidati al rinnovo del Consiglio Regionale. Plateissima si direbbe se non fosse chiara la ratio di tanta adesione da parte di casa Pd.

Al tavolo di discussione Gerardo Adiglietti, Massimo Paolucci, Pasquale Granata (direttore generale ACI) e Carmine de Blasio. Prima di dar parola all’europarlamentare, persuaso di recente a rientrare nei ranghi del Pd, hanno fatto le loro osservazioni alcuni Sindaci del territorio irpino. Il primo a parlare è stato Ernesto Urciuoli, sindaco di Aiello, che si è concentrato principalmente sulle differenze tra i fondi diretti, ossia quelli erogati direttamente dall’Europa, e quelli indiretti, erogati dal governo nazionale e regionale e ha invitato tutti alla cooperazione: “La programmazione si basa sulla politica di coesione, bisogna ridurre i divari strutturali e promuovere le pari opportunità. L’Europa non è solo fondi, ma principi, tra cui il più importante è quello di sussidiarietà”.

E’ intervenuto poi il Sindaco di Baiano, Enrico Montanaro, che si è soffermato sul problema del diffuso antieuropeismo. “Spesso nella gente c’è un senso di incomprensione di ciò che si fa – ha cominciato Montanaro –  In Campania poi i fondi non sono stati spesi nel miglior modo, ma c’è stata una distribuzione a pioggia senza piani di sviluppo, in sostanza si è fatto solo campagna elettorale”. In accordo con il Sindaco di Aiello, il primo cittadino baianese ha concluso: “Ci vuole una legge seria sull’associazionismo per l’unione dei Comuni”.

A seguire Rosanna Repole, Sindaco di Sant’Angelo che ha ringraziato Paolucci per il suo vademecum: “Può essere uno strumento per le amministrazioni, gli imprenditori e per tutti i cittadini europei. Non c’è dubbio che i fondi siano stati spesi male e che la giunta europea non abbia fatto un lavoro chiaro. Bisogna che ogni comunità abbia una linea strategica per utilizzare i fondi erogati attraverso i bandi”.

Gerardo Adiglietti, ha poi invitato al tavolo Rosa D’Amelio, perché meglio raccontasse le vicende interne alla giunta regionale. La Consigliera Pd ha spiegato: “Siamo stati 4 anni bloccati perché si diceva che il pacco progetti non andasse bene, che si dovesse cambiare i dirigenti. Abbiamo solo perso tempo, non si è mai discusso e non sono mai stati ascoltati i territori e i Sindaci. In Campania siamo all’anno zero, con uno dei tassi di disoccupazione più elevati nel nostro Paese. Dobbiamo mettere un punto a tutto questo, perché le condizioni non hanno fatto che peggiorare e non c’è più democrazia”.

Sulla scia di quanto proferito dalla D’Amelio, Pasquale Granata ha incalzato: “Sui fondi europei occorre fare un’operazione di verità. La programmazione è iniziata nel peggiore dei modi. La Regione Campania ha tenuto i soldi fermi per anni e sono mancati anche i servizi ordinari. Il ciclo quasi trascorso è un danno per il ciclo che verrà, poiché passerà la patata bollente dei 19 progetti della giunta Caldoro. Solo 4 sono partiti e fanno spesa, gli altri sono irrisori. La copertura finanziaria di questi progetti si trarrà probabilmente dai nuovi fondi, perciò rischia di non esserci proprio alcuna programmazione”.

Insomma quanto venuto fuori è un comune sentimento di preoccupazione per quanto verificatosi alla Regione dal 2010 ad oggi, rispetto al quale tutti hanno solidarizzato con l’iniziativa di Massimo Paolucci di portare alla conoscenza di tutti quanto finora forse è stato ignorato sui fondi europei.

L’europarlamentare così si è espresso in proposito: “Il problema è proprio la mancanza di conoscenza, dove si scambiano per sapere assoluto solo i difetti dell’Europa. Il mio è una sorta di abecedario di ciò che si può fare e ciò che non si può fare, di come e dove reperire informazioni”.

Sulle Regionali Paolucci ha asserito: “Credo che De Luca può rappresentare una svolta per la Regione Campania rispetto all’immobilismo di questi anni. Il problema delle alleanze poi riguarda maggiormente il centro destra, noi stiamo discutendo sia con Sel che con formazioni civiche e credo che riusciremo a costruire una coalizione ampia.”

Circa la questione allontanamento dal Pd, Massimo Paolucci ha chiarito che il suo ritorno è stato un atto dovuto. “Trecento tra i principali dirigenti meridionali mi hanno chiesto di continuare, non avrei potuto restare sordo al loro appello – ha concluso l’europarlamentare – E’ stato un atto di responsabilità e anche di umiltà”.

 Francesca Contino

Source: www.irpinia24.it