Il Carpi si sveglia dall’incubo e interrompe l’avanzata irpina

Un gol per tempo, ambedue allo scadere, rilanciano il Carpi. I Lupi frenano ma lasciano il Cabassi a testa alta.

Kevin-lasagna_600x325Carpi – Non bisogna disperare o almeno non più di tanto. Il Carpi vola via ma dietro non si corre, basti considerare che sia Bologna che Vicenza, tra le mura amiche, non vanno oltre il pareggio contro Latina e Lanciano e il secondo posto è sempre a -2 il che lascia ancora tutto in discussione.

Sicuramente dispiace perché l’Avellino ha avuto le sue occasioni ma il Carpi è stato più cinico e ha detto addio alla pareggite interrompendo la striscia positiva dei Lupi che durava da ben cinque giornate  … si spera che ciò non scaraventi i Lupi nell’oblio in quanto ci sono ancora molte gare da giocare e tutto, come già detto è ancora da decidere.

AVANTI CARPI.  La gara comincia con il pressing alto della squadra di Castori che mette alle strette più di una volta l’Avellino, costringendo la banda Rastelli a ripulire l’aria alla vecchia maniera senza badare troppo allo stile. Di Gaudio sembra essere il più frizzante, in quanto fa sudare non poco la retroguardia bianco verde, ma un attentissimo Pisacane sa come trattare il cliente e concede poco o nulla.

SVEGLIA AVELLINO.  Come un pugile che ne ha prese abbastanza, i Lupi abbandonano la tattica del contenimento e alzano il baricentro sfruttando le scorribande di Bittante e Regoli dai quali nascono diversi cross ed eguali corner.

Sugli sviluppi di uno dei tanti (23’) la sfera raggiunge Regoli al limite dell’area che stoppa e tira di prima intensione trovando la risposta miracolosa di Gabriel. Un giro di lancette dopo, Castaldo grazie nuovamente i locali schiacciando di testa, accanto al palo, un pallone d’oro di Schiavon.

RIECCO IL CARPI.  La squadra di Castori si ricompatta e riprende la matassa del gioco sfiorando la rete con Di Gaudio, prima, che di mezza rovesciata sfiora il palo alla destra di Gomis e con Poli, dopo, il quale sugli sviluppi di un corner arriva più alto di tutti facendo carambolare la sfera sui due pali. Provvidenziale l’intervento di Fabbro a liberare l’aria.

Il pressing dei locali è asfissiante e al 43’ un cross di Poli trova lì’inserimento puntuale di Lollo che, in avvitamento, brucia tutta la difesa irpina e di testa batte Gomis.

GABRIEL.  Nella ripresa Rastelli manda in campo l’artiglieria pesante inserendo Zito, Mokulu e Trotta ridisegnando una squadra a trazione anteriore.

L’Avellino attacca a testa bassa, pur restando inconcludente, riuscendo a farsi viva nell’area del Carpi solo da palla inattiva ma l’ostacolo più grande è un Gabriel in serata di grazia che è straordinario nel dire di no prima a Bittante (55’) e poi a Zito (70’).

FINALE.  I Lupi ci provano in tutti i modi ma è il Carpi a sfiorare il raddoppio con Lasagna, il quale sfruttando un contropiede timbra il palo a tu per tu con Gomis.

Nell’assalto finale dei Lupi è lo stesso Lasagna che ruba palla al limite dell’area, nella quale era giunto anche Gomis per tentare il colpaccio, e partendo in falcata verso la porta irpina sguarnita fa 2-0 chiudendo definitivamente i giochi.

 di Michael Mambri                                            

 

 

 

 

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