Consiglio Comunale (Av) – Protesta di Assocasa, salta numero legale su Assoservizi
Amministrazione interrogata sugli alloggi popolari, ma nessuna risposta data all’Assocasa. Programmata, invece, seduta consiliare monotematica sull’Isochimica. Infine, al centro dell’assise la questione Assoservizi, società a cui è stata affidata la riscossione della Ta.r.s.u. (tassa sui rifiuti): il consigliere di opposizione Costantino Preziosi presenta una mozione che, dopo un lungo dibattito, disgrega la maggioranza.
Avellino - È tornato a riunirsi il Consiglio Comunale (l’ultimo era stato il 29/12/14). E questa sera numerosi cittadini hanno riempito Palazzo di Città. A cominciare da coloro i quali, vicini alle posizioni di Assocasa sugli alloggi popolari, hanno manifestato con dei cartelloni (visibili nella foto, cliccare su per ingrandire) insieme ad Elio Amodeo. Inoltre, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio, il sindaco Paolo Foti ha incontrato una delegazione degli abitanti di Borgo Ferrovia (insieme a Petruzziello della Cgil) che hanno presentato una serie di rilievi relativi alla vertenza Isochimica e ai rischi di inquinamento dell’area. A tal proposito il Presidente del Consiglio comunale, Livio Petitto, ha annunciato all’Assise la convocazione di una seduta monotematica da concordare in seno alla Conferenza dei capigruppo.
Sono rimaste, invece, senza risposta per ora le tre Interrogazioni che si sono svolte: quella di Cicalese (pericolosità della variante che nella realizzazione del sottopasso nella zona del ponte della Ferriera, “unico passaggio per chi da fuori vuole giungere in città”, potrebbe distruggerlo; esonero tasse per i commercianti che sono danneggiati dai lavori iniziati senza cronoprogramma); quella di Preziosi a La Verde e a D’Avanzo (assegnazione extra bando e diritto o meno all’alloggio popolare, necessità del piano di rientro dei canoni non pagati; situazione dell’amianto nei fabbricati); quella di Palumbo (progetto fogna centrale e sottoservizi di Corso V. Emanuele). Quindi l’Assise cittadina ha provveduto all’unanimità alla sostituzione di un componente della II Commissione (Regolamento e Trasparenza), per cui al posto della consigliera Francesca Di Iorio è subentrato il consigliere Franco Russo (entrambi componenti della maggioranza). Ma l’ordine del giorno dibattuto è stata la mozione presentata dal consigliere Costantino Preziosi (ai sensi dell’art. 68 – Regolamento comunale: http://www.comune.avellino.it/pdf/regolamenti/consiglio.pdf) relativa all’Assoservizi s.r.l., società a supporto della pubblica amministrazione specializzata nella fornitura di servizi nei settori dei tributi locali, della gestione ed inventariazione dei beni di proprietà, della consulenza legale, tecnica e contabile.
Una mozione tesa ad evidenziare le anomalie sugli accertamenti eseguiti dall’Assoservizi sulle riscossioni. A rappresentare i consumatori nella gremita sala consiliare (oltre 50 cittadini seduti ed altri in piedi e fuori) c’erano Fiorentino Lieto e Generoso Testa. Il Sindaco Paolo Foti ha introdotto la vicenda Assoservizi in merito alla riscossione delle imposte comunali e alla decisione dell’Ente di esternalizzare il servizio, sottolineando “l’intervento dell’Amministrazione teso ad eliminare le anomalie registrate sugli accertamenti compiuti dall’Assoservizi (società accreditata dal Ministero). A tal proposito, proprio nella seduta della giunta di questa mattina, si è provveduto a dare incarico al neo Segretario generale di avviare un procedimento in autotutela per conto del Comune”. Un caso analogo ad Avellino è quello del Comune di Genzano di Roma che ha dichiarato decaduto l’affidamento ad Assoservizi e nulli tutti gli avvisi emessi. La nostra s.r.l. avrebbe omesso di comunicare la decadenza di Genzano, probabilmente, come ha sostenuto Foti “per mancanza di buona fede. Perciò mi aspetto un dibattito proficuo con i consiglieri per decidere”.
Sulla questione il consigliere d’opposizione Preziosi, da presidente della Commissione trasparenza, ha dichiarato: “devo difendere la città e, quando possibile, l’amministrazione, non Assoservizi. Il signor Ortensi non può intimidirci. L’amministrazione, in base al codice degli appalti, fece un’estensione sulla Tarsu senza gara. Ortensi ha firmato un contratto con questa amministrazione, non so se in buona o malafede. Il problema serio è che c’è stata un’omessa dichiarazione, mancata trasparenza e pubblicità degli atti. Il cittadino a chi può chiedere informazioni se l’ufficio tributi ha carenza di personale? Non è disponibile il codice del contribuente che potrebbe spiegare il conferimento dell’accertamento e riscossione, ma non il principio della liquidazione. La legge nazionale precisa la questione dei sottotetti, ma non è stato preso in considerazione se sono abitabili (1,50 m) o meno (nel caso non va pagata la tassa). Se si dichiara la decadenza di Assoservizi ci verranno chiesti i danni, ma se diciamo dell’omessa dichiarazione Ortensi non può più operare col Comune”. Pronta le replica dell’assessore alle finanze Maria Elena Iaverone che ha fornito una ricostruzione dell’iter procedurale partendo dalla necessità di esternalizzare il servizio di riscossione tributi vista la carenza di personale evidenziata in una apposita nota proprio del funzionario responsabile, Amalia Leo. L’assessore, nel ribadire la massima disponibilità dell’intero Esecutivo ad individuare correttivi ed eventuali anomalie garantendo la piena equità per tutti i cittadini, ha ricordato le misure adottate: “il Comune ha già concesso la maggiore rateizzazione in relazione all’avviso di accertamento dei tributi, estendendola a tutti coloro che si trovano in una situazione di obiettiva e temporanea difficoltà di adempiere al pagamento; inoltre gli uffici comunali già applicano e stanno provvedendo alla compensazione di tributi comunali e alla regolamentazione dei sottotetti. Fermo restando che gli avvisi di accertamento emessi sono da considerarsi validi e operanti, le determinazioni adottate dalla Giunta sono una risposta fattuale e concreta ai rilievi sollevati già nel corso della II Commissione”.
Ha chiesto, poi, la parola Ambrosone: “quando c’era l’ass. Spagnuolo l’anno scorso (dibattito dissesto si/no) si parlava di recupero dell’evasione, ed io sottolineai ‘com’è possibile affidarsi ad un’estensione sui tributi minori?’. Ci fu una leggerezza su questi atti. Fu affidato un servizio all’esterno ad una società per una cosa che non gli competeva. In più, sia aggiunse l’accertamento dei tributi maggiori: l’aggio era abnorme e non c’era stata nessuna comparazione per capire se tale atto fosse giustificato nelle tasche dei cittadini. Non ebbi risposte. Così incalzai l’ass. Marchitiello ed arrivarono gli avvisi di accertamento. Voglio confrontarmi: la decadenza è una strada irta di difficoltà, che apre ad un enorme contenzioso. E le cartelle 2009-2012? Iaverone non c’era l’anno scorso, ma questa amministrazione si: salite sulle barricate!”.
Secondo il consigliere di maggioranza Iannaccone “oggi ci troviamo nella condizione della verifica della commissione trasparenza. Nessuna forzatura sulle dinamiche interne di una amministrazione comunale. Vale la pena che ci sia un soggetto unico, dopo un bando, che possa occuparsi di tutti i tributi comunali”.
“Ci vuole anche un po’ di orgoglio oltre che di intelligenza – ha affermato Giancarlo Giordano – non siamo più fessi dell’amministrazione di Genzano. Dunque il signor Ortensi non può dire di non votare la mozione. Non sono convinto, inoltre, che il contratto con Assoservizi scade a marzo. Nel nostro Paese si arriva spesso a concludere che ‘se non funziona, si privatizza’. Sull’Ato e sull’Asi si è risposto sempre (c’è da amministrare il potere), ma sull’Assoservizi?”. Quindi, la volta di Bilotta: “non si può rimanere in una precarietà latente e nell’approssimazione. Dobbiamo riflettere di più per raggiungere il bene della città”.
Gianluca Festa ha fatto questa valutazione politica: “c’è una delibera di Giunta (anzi, due atti prodotti: n. 83 e n.90), con aggio di 35 + Iva! Tempestivo e puntuale il segretario, non l’amministrazione: occorre un bagno d’umiltà, è grazie alla Commissione trasparenza che si può parlare di questa questione. Stiamo dicendo allora alla giunta: ‘annulla ciò che hai fatto’. Però, c’è qualche assessore che ha scelto di essere assente su questa delibera: ci sono nomi e cognomi. Sulle tasse, dunque, bisogna spiegare chi è stato ‘più fortunato’ e chi ‘più sfortunato’. Perciò io non prendo parte alla votazione sulla mozione: non può essere sottaciuta la mancanza di rispetto che c’è stata verso i cittadini”. Se Cicalese, perplesso e dispiaciuto, ha considerato che “non si può assistere alle ritirate degli assessori in 18 mesi di gestione, non si possono commettere errori su errori”, Arace, “per una serenità maggiore nell’espletare il voto” ha chiesto chiarimenti su tre atti (mozione, delibera di Giunta, nota del segretario). Pertanto, sollecitato (per l’ordine dei lavori) da Giancarlo Giordano ad intervenire, il segretario generale Riccardo Feola ha spiegato: “ci sono le condizioni per avviare il procedimento di autotutela, ma non è detto che sfoci in decadenza. Il dirigente Settore finanze ed Assoservizi dicono due cose diverse, perciò occorre un organo terzo per accertare i fatti. Ciò che conta sapere è se l’impresa, al momento della sottoscrizione dell’atto, era a conoscenza del caso simile di Genzano”.
A questo punto, è venuta una proposta di sospensione da Iannaccone per redigere un testo unico sull’argomento. Tuttavia G. Giordano, pur consapevole dell’importanza della collaborazione, è stato contrario, dopo che in mattinata la Giunta “ha tentato di prosciugare il senso del Consiglio, facendolo diventare ad orologeria”. Così Iannaccone ha deciso di ritirare la proposta, considerando, però, che “la Giunta si è vista per dare una valutazione del caso”. Chiusa la discussione, si è passati alla lettura della mozione e poi alle dichiarazioni di voto. Se Matetich, Miro e Genovese hanno deciso di astenersi, il capogruppo Grella ha dichiarato: “riconosco l’accelerazione positiva venuta da Preziosi, tuttavia perché la mozione critica l’operato dell’amministrazione non possiamo votarla (per un motivo, dunque, politico). La mozione è superata nei fatti: essa parla di rateizzazione che già c’è per il cittadino che ne fa richiesta. Per noi, la scadenza di questo contratto è il 31 marzo 2015. Vogliamo capire qual è la soluzione per uscire senza fare danni: ci affidiamo al segretario”. C’erano altri 8 punti all’odg che non sono stati discussi perché, purtroppo, neanche questo sull’Assoservizi è stato votato. Infatti, è saltato il numero legale, con 6 assenze dalla maggioranza (presenti in 11), comportando anche lo scioglimento della seduta.