Big Bang Irpinia, a “Lessico Democratico” intervengono Richetti e Famiglietti

Primo appuntamento della rassegna Lessico Democratico, all'Asilo Patria e Lavoro di Avellino, con la partecipazione degli onorevoli Matteo Richetti e Luigi Famiglietti.

Big Bang Irpinia, Lessico Democratico con Richetti e FamigliettiAvellino – È iniziata la rassegna “Lessico Democratico”, con il primo incontro intitolato “Coerenza e cambiamento”. Un’iniziativa voluta da “Bing Bang Irpinia”, associazione che unisce i “Comitati Renzi” sorti in provincia di Avellino nell’autunno del 2012 (cfr. https://bigbangirpinia.wordpress.com/ ). Dopo l’introduzione del presidente dell’associazione, Beniamino Plamieri, sono intervenuti due deputati del Partito democratico.

“Cambiare l’attuale idea diffusa di legalità è un qualcosa di complesso – ha detto l’onorevole Matteo Richetti, emiliano che come consigliere regionale rinunciò al vitalizio che gli sarebbe spettato – con le riforme non si mangia, né si risolvono i problemi dell’occupazione, ma certamente servono a ridurre i tempi d’azione perché abbiamo due Camere che hanno gli stessi tempi lenti. Un parlamento che non dialoga non è più forte: i grillini che insultano ed obbligano alle interruzioni sono un aspetto da tener presente; c’è poi chi ritiene che sia legittimo il bicameralismo, ma non spiega agli italiani il perché. La politica è l’arte del possibile, ma se M5S e Berlusoni rallentano c’è una fase complicata sulla legge elettorale, su cui bisogna mettere mano. Infatti, con il sistema maggioritario si avevano difficoltà in parlamento: se non si riformava la legge, l’alternativa era il nulla. In questa fase dobbiamo evitare di fermare tutto, né di mostrare prove di forza”.

“C’è chi in Irpinia ha creduto nel messaggio di cambiamento venuto da Renzi nelle scorse primarie. La sua ascesa per il Pd è significata una grande scossa - ha detto, successivamente, l’onorevole Luigi Famiglietti – per me fare Pd è indicare Mario Bianchino alla presidenza dell’Ato, figura esemplare che può rappresentare il partito in un determinato contesto, scelta condivisa anche da altri partiti. Abbiamo accettato il messaggio di Napolitano sulla riforma elettorale, ma probabilmente questa non è la migliore possibile (avremmo voluto i collegi nominali). Qui c’è il principio dell’alternanza, premio che consente la governabilità. Tuttavia, in Irpinia c’è chi continua a galleggiare nell’ambiguità. Oggi il ‘doping’ dei finanziamenti fortunatamente non c’è più ed evita così il clientelismo. Renzi è diventato l’alternativa, ma sta al Pd mantenere il trend. Non bisogna tenere la testa rivolta al passato: abbiamo tante energie positive nel nostro partito e dobbiamo farne tesoro, continuando nel tempo col metodo della Conferenza programmatica, coinvolgendo circoli per ottenere miglioramento”.

Source: www.irpinia24.it