“Scannasurice”: gli inferi di Moscato al Teatro Elicantropo

Lo spettacolo di Carlo Cerciello, tra topi, fantasmi e leggende metropolitane racconta la storia di un femminiello napoletano

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Scannasurice, in scena fino al 22 febbraio al Teatro Elicantropo di Napoli, è uno spettacolo, che, scritto da Enzo Moscato e diretto da Carlo Cerciello, trova una sublime interpretazione nelle doti attoriali di Imma Villa.

L’attrice indossa i panni di un femminiello, che abita nell’ipogeo napoletano, all’interno di una stamberga infestata da topi e fantasmi. Lo spettacolo, nella sua discesa agli inferi, tra i bassi e i vicoli stretti dei Quartieri Spagnoli, è un viaggio alla ricerca di una identità smarrita tra le storie quotidiane che salgono dai bassifondi sommersi di spazzatura e parassiti.

Il femminiello, per vivere, si prostituisce. Ma è una figura scevra da ogni forma di banalità, lontana dall’incarnazione di facili stereotipi. Infatti, trascendendo la sua stessa sessualità, assurge a icona mitologica, che finisce per incarnare e vestire la miseria stessa in cui vive. Diviene sinonimo di solitudine, intrappolato e recluso nella fatiscenza del suo tugurio, arrivando ad essere profeta inascoltato di se stesso.  Il suo habitat è un inferno posto nel ventre di una Napoli cupa e spenta, che mostra ferite aperte e profonde, capaci di spegnere la vitalità di una città famosa per il sole e l’allegria. Ma lo spettacolo scardina le associazioni comuni, presentando una Napoli inedita, viscerale e antisolare.

Lo spettacolo, grazie all’espressività di Imma Villa e alla profonda capacità di cogliere ed esprimere la profondità dell’animo di Carlo Cerciello, è intriso della poesia tipica dei testi di Enzo Moscato.

Il Teatro Elicantropo si trova nel cuore del centro storico di Napoli, in vico Gerolomini 3.

Orario spettacoli: ore 21.00 (dal giovedì al sabato); ore 18.00 (domenica)

Per maggiori informazioni e per l’acquisto dei biglietti chiamare ai numeri 081.296640 oppure 349.1925942 o scrivere a: promozionelicantropo@libero.it

 

di Davide MARENA

Source: www.irpinia24.it