Avellino – Scilipoti: “dalla crisi si esce facendoci restituire la Banca d’Italia!”
Nasce il club “Forza Silvio - Insieme per Avellino”. Ad inauguralo Scilipoti: “apriamo questo club, sperando che da qui vengano fuori persone competenti per la nostra Italia”.
Avellino – È nato il Club “Forza Silvio – Insieme per Avellino”, presentato oggi al circolo della Stampa con Anna Borrasi, vice presidente dei giovani di Forza Italia della provincia di Avellino. Ospite d’onore il senatore di Forza Italia Domenico Scilipoti Isgrò, preceduto da alcuni interventi.
“La tassazione è al 75%! - ha esclamato Gianfranco Galli, presidente del Circolo Forza Silvio ‘Assistenza alle imprese’ – io congelerei immediatamente Equitalia che è una truffa continua. In Romania 20 persone costano 6mila €, in Italia invece 65mila €. C’è un muro di Berlino finanziario, perciò la politica deve mettere al centro le aziende, sono loro che danno il Pil. Dall’Africa entrano una marea di persone che, invece, col governo Berlusconi si fermavano in Libia e, dopo essere state controllate, venivano rimandate da dove venivano. Corte dei Conti e Cassazione sono rappresentati da persone di sinistra; Boldrini e Grasso sono di sinistra! Berlusconi, invece, è ancora l’unico che riesce a garantire lavoro a 50mila persone!”.
“Investire in Italia oggi è eroico – ha sottolineato il consigliere regionale Antonia Ruggiero – c’è anche chi evade le tasse perché non ha soldi e, giustamente, preferisce usare quelli che ha per mettere il piatto a tavola al proprio figlio”. Poi, sull’attivazione del Centro per l’autismo avellinese, Ruggiero, presidente della Commissione politiche sociali, ha aggiunto: “è l’unico al Sud e produrrebbe un indotto non indifferente. Tuttavia i fondi sono vincolati al patto di stabilità, perciò la Regione non li concede…”.
Emozionato il coordinatore del Club, dr. Gaetano Dentice, che ha detto: “con la prima manifestazione pubblica del Club avellinese Forza Silvio vogliamo creare la base della politica delle risposte, cominciando dalla domanda quale futuro per i moderati”. Il senatore Domenico Scilipoti è rimasto colpito dagli interventi che lo hanno preceduto: “si è parlato con il cuore perché si sente qualcosa. Apriamo questo club, sperando che da qui vengano fuori persone competenti per la nostra Italia”.
“Non parliamo solo di crisi e difficoltà – ha affermato Scilipoti – ricordiamo che abbiamo dato i nostri nonni e i nostri padri per la costruzione del Paese, abbiamo dato 4 milioni di vite per fare questa grande Italia! E questo dobbiamo ricordarlo soprattutto come meridionali, che avevamo casse molto ricche e abbiamo dato il nostro contributo perché questa Italia potesse aiutarci. Bisognò fare ospedali, infrastrutture, reti fognarie. Dai Banchi (di Napoli, di Messina, etc.) si passò alla Banca d’Italia. Sovranità monetaria significa che il denaro ha un costo, e noi la nostra l’avevamo ceduta per far decollare l’agricoltura meridionale. A distanza di 150 anni molte promesse, però, non sono andate in porto. Oggi si stampa moneta senza nessun deposito, il gruppo dei banchieri è senza scrupoli”.
“La nostra storia e radici vanno tenute sempre presenti per essere più forti e confrontarci, portando avanti il valore meridionale, facendo conoscere le nostre tradizioni – ha aggiunto Scilipoti – il meridionale è persona seria ed equilibrata: uomo d’onore non significa che si appartiene al malaffare, ma è chi mantiene ciò che dice. Onore significa mantenere e rispettare gli impegni. Ed essere parlamentare significa dare voce anche a chi non la pensa come te. Tuttavia, c’è chi dice non lo ascoltate Scilipoti. Questo perché, per alcuni, uno che pensa non ha diritto di parola, va scartato e chiamato magari terrone. Così senza storia non avrai radici”.
Il dato che, però, Scilipoti ha rimarcato è questo: “il 95% della Banca d’Italia è privatizzata! Cosa che nelle altre banche nazionali non avviene. Solo in Svizzera la banca nazionale è privata per il 25%, l’altra è dello Stato. Altrove sono tutte banche pubbliche. Ma anche un asiatico, invece, può controllare l’economia italiana. Il debito pubblico è una truffa, non è del Regno delle Due Sicilie! Se io sono del PD o di FI non ha importanza, perché se destra e sinistra non si mettono d’accordo non aiutano il popolo. Bisogna difendere le nostre radici e far rispettare il popolo italiano. Sono senatore della Repubblica e sono un cristiano che deve difendere tutti gli italiani. Dalla crisi si può uscire facendoci restituire la Banca d’Italia! Per legiferare c’è il presidente del Consiglio, ma oltre al coraggio serve la libertà che poi in parlamento ha un prezzo molto alto”.
Fra qualche giorno si voterà il nuovo presidente della Repubblica, e va ricordato che Amato privatizzò la Banca d’Italia. Come uscire dall’attuale crisi economica se il Paese non può rilanciarsi a causa dell’enorme potere economico di cui le banche private dispongono ancora e della certificata perdita della sovranità monetaria da parte del nostro paese? Di seguito, la risposta di Scilipoti nel suo libro (visibile integralmente) “Le crisi finanziarie e la battaglia di un Senatore della Repubblica”: http://www.domenicoscilipoti.eu/downloads/files/Le%20crisi%20finacorr.pdf