Avellino – “ I tifosi hanno ragione ad essere arrabbiati e a fischiarci perché questa partita non era da sbagliare. Fortunatamente, nel corso del colloquio con i supporters post-gara, abbiamo trovato persone ragionevoli e il giocattolo non si è rotto perché il campionato non è finito oggi “  - queste le parole di D’Angelo al fotofinish – . “ Siamo amareggiati – continua –  lo eravamo dopo Vercelli, nonostante l’ottima prestazione, e lo siamo oggi dopo quello che si è visto in campo che … diciamoci la verità, non è stato il solito Avellino “.

Verso La Spezia – “ La prossima gara sarà durissima perciò bisogna metabolizzare la sconfitta di oggi e andare avanti. Oggi non ci è riuscito niente ma non eravamo forti ieri e neanche siamo brocchi ora perciò, forti dei 33 punti e di un organico che tutti temono siamo pronti a rialzarci “.

Calo fisico – “ La forma fisica non si perde in una settimana: forse abbiamo pagato la variazione tra sintetico ed erba naturale ma credo che più di ogni altra cosa la gara di oggi vada letta come una giornata storta … onore al Cittadella che ci ha messo in difficoltà “.

Faccia a faccia con la curva – “ I tifosi hanno ragione ad insultarci ma ho fatto notare ai massimi esponenti che abbiamo bisogno di loro e dall’altro lato della grata ho trovato persone mature che hanno compreso la giornata no dell’Avellino “.

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