Napoli – Manifestazione CISL, partecipazione di tutto il Sud

Sono partiti diversi pullman e oltre 1000 persone per manifestare a favore dei diritti dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, delle donne e degli immigrati.

IMG-20141203-WA0000In questo momento complicato per la vita del Paese siamo a sottoporVi alcune nostre riflessioni e considerazioni che speriamo possano essere da Voi condivise e rese proprie.

La CISL del Campania non crede nella possibilità che siano “nuove leggi” che possano creare nuova occupazione, ma solo scelte condivise, coraggiose ed innovative.

E’ indispensabile, in una fase sociale estremamente complessa, sostenere socialmente e fiscalmente le famiglie, i lavoratori ed i pensionati, e per questo occorre ridurre il peso fiscale complessivo che pagano lavoratori e pensionati ed evitare che gli enti territoriali, ai vari livelli, possano continuare ad avere mano libera ad innalzare la tassazione nei territori.

Su questi temi, è in discussione la stessa credibilità della Politica!

Pensioni

Va rilanciata la vertenza dei pensionati italiani (circa 1,5 milioni quelli in Campania), di cui il 50% vive con un reddito inferiore ai 1.000 euro e, tra questi, 3 milioni e mezzo non arrivano nemmeno alla soglia dei 500 euro. Le pensioni sono bloccate da 15 anni e sempre più si fa avanti l’equazione pensionati/povertà. Quindi è auspicabile l’estensione del bonus di 80 euro riconosciuto ai lavoratori dipendenti anche ai pensionati, elementi fondamentali della nostra società che, ancora una volta, vengono dimenticati.

Come evidenzia il preoccupante dato dell’astensionismo.

Politica industriale

E’ necessario riprendere in mano una politica industriale assente oramai da 25 anni, epoca in cui si decise di cestinare – forse frettolosamente – la stagione delle partecipazioni statali, e farlo attraverso il rilancio delle politiche di sviluppo industriale e del terziario ed il finanziamento degli investimenti in ricerca e innovazione, oltre alla valorizzazione delle politiche della scuola, della formazione e della riqualificazione professionale.

Con l’Accordo Interconfederale del 28 giungo 2011 e, successivamente, con la sottoscrizione il 24 ottobre 2011 del “Contratto Campania” da parte della Giunta Regionale, di Confindustria Campania e delle Organizzazioni Sindacali, è stato disegnato un nuovo modello di relazioni industriali che individua nella contrattazione territoriale e aziendale l’elemento su cui costruire la “risposta possibile”. Siamo di fronte al capovolgimento dell’azione istituzionale ed amministrativa fino a questo momento realizzata, rispetto alla quale il ruolo delle forze sociali ed economiche diventa propositivo e fortemente responsabile, non solo rivendicativo come avvenuto finora.

La declinazione concreta di questo strumento si traduce in iniziative locali che vedano coinvolti i livelli politici e istituzionali, le Associazioni datoriali e le Organizzazioni Sindacali per addivenire alla condivisione di accordi che definiscono nuovi modelli di sviluppo della produzione, dell’occupazione e dei servizi più vicini alla comunità che insiste in quel territorio.

Pubblico Impiego

Se si vuole nuovamente mettere mano agli ordinamenti scolastici, noi della CISL riteniamo che sia necessario farlo passando attraverso la massima condivisione, con un dialogo aperto alle forze sociali e non orientato ad una mera consultazione autoreferenziale.

La CISL conferma la mobilitazione per il rinnovo del contratto del Pubblico Impiego, sostenendo con forza un comparto che vede bloccata la contrattazione da 6 anni, per rilanciare l’economia e creare le condizioni necessarie per la crescita occupazionale e sociale e per rafforzare la competitività di sistema.

Riforma del Mercato del Lavoro

Nell’ambito del percorso di discussione parlamentare del c.d. “Jobs Act”, la CISL rilancia con forza l’urgenza di smantellare la precarietà del lavoro, cancellando le false partita IVA, i co.co.co., le associazioni in partecipazioni fasulle. Contratti questi che danno luogo a frequenti abusi, mascherando quello che altro non sarebbe che un contratto di lavoro subordinato.

Secondo la CISL il contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act è condivisibile solo se sarà adottato in sostituzione dei suddetti contratti precari e continuerà a garantire il diritto al reintegro in caso di licenziamenti discriminatori e disciplinari.

Come CISL siamo a richiedere, inoltre, che quanto contenuto nel testo del Jobs Act relativamente agli “obiettivi di semplificazione e razionalizzazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro”, non si traduca nello stravolgimento delle disposizioni contenute nel Testo Unico della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro, come purtroppo avvenuto in precedenti modifiche legislative.

Ammortizzatori sociali

La crisi economica continua ad imperversare con effetti drammatici sui livelli occupazionali: sarebbe drammatico per decine di migliaia di famiglie, in un momento come questo, compromettere lo strumento degli ammortizzatori sociali, che vanno invece potenziati rendendoli realmente universalistici, ossia fruibili da tutti i lavoratori.

E’ un errore pensare di cancellare la possibilità di autorizzare integrazioni salariali in caso di cessazione di attività aziendale o di rami d’azienda, senza che si tenga conto della possibilità di poter utilizzare strumenti di riqualificazione per il reimpiego dei lavoratori, soprattutto in presenza dell’impiego da parte della Regione di risorse proprie.

Le politiche attive e di ricollocazione possono funzionare pienamente in un sistema in cui si crea nuovo lavoro, ma oggi siamo ben lontani da una situazione del genere, per cui lo stanziamento finanziario per il sostegno al reddito di chi perde l’occupazione non può essere ridimensionato, ma deve avere assegnate risorse adeguate.

 

Fisco e Previdenza

La CISL considera positivo il forte sgravio contributivo che verrà introdotto dalla legge di stabilità 2015 per incentivare nuove assunzioni a tempo indeterminato, in aggiunta alla deduzione dall’imponibile Irap della quota relativa al costo del lavoro.

Riteniamo invece deleterio e deflagrante quanto previsto dal disegno di legge di stabilità 2015 relativamente all’aumento della pressione fiscale sulla previdenza complementare e sul Tfr.

Questi interventi colpiscono duramente il futuro previdenziale dei lavoratori, già gravemente compromesso, così come risulta evidentemente ingiusto ed incomprensibile il taglio delle risorse ai Patronati, vero presidio sociale sul territorio, di servizio e supporto alla P.A., peraltro fatto con notevoli risparmi per lo Stato.

Si chiede inoltre un intervento concreto al crescente disagio abitativo a partire dal rilancio dell’ERP.

Per tutte queste ragioni riteniamo indispensabile che il Governo si apra alla discussione con i corpi sociali sulla materia del lavoro e, in generale, del sociale, superando una sorta di autoreferenzialità dell’azione di Governo e della Politica.

 

In un clima di conflittualità sociale crescente e a rischio di ulteriore esasperazione, non può che essere un atto di responsabilità riaprire una stagione costruttiva di dialogo e confronto sociale.

 

Soluzioni per uscire dalla crisi

In questa ottica e nel perseguimento della massima condivisione e trasparenza, in vista della mobilitazione nazionale che si terrà il 3 dicembre 2014 a Napoli ed alla quale la CISL del Campania parteciperà, unitamente alle altre Strutture regionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sicilia), Vi invitiamo ad un confronto di merito, alla presenza della stampa, ed a sostenere l’azione di grande responsabilità portata avanti in tutti questi anni dalla nostra Organizzazione e che, in questa fase, rischia di essere compromessa – al pari di quella della Politica e degli altri corpi intermedi – da un atteggiamento di chiusura da parte del Governo.

In questo momento di grande difficoltà del paese è necessaria una azione bipartisan delle forze politiche per provare a costruire quelle risposte possibili che, a nostro avviso, non si identificano sulla base dell’appartenenza a questa o a quella coalizione di governo, ma che si identificano con il disegno di chi ha più bisogno e in tempi brevi.

E’ per tutte queste ragioni che nelle Vostre funzioni istituzionali Vi chiediamo di condividere le proposte espresse dalla CISL (riportate nel volantino allegato) e di farVi parte attiva per la illustrazione del presente documento agli Organi di Governo.

E’ in gioco la capacità di rappresentanza di tutti!

Source: www,irpinia24.it