Montoro – TARI, la nota dell’assessore De Piano

Non accettiamo lezioni di legalità dalla minoranza. L’evasione e l’elusione che abbiamo stimato nell’elaborazione di questo ruolo TARI è figlia del loro tempo."

MONTORO PZ S BARTOLOMÉMontoro – Vice Sindaco e Assessore Delegato alle Finanze e ai Tributi del Comune di Montoro (AV) Dott.ssa Elena De Piano manda il seguente comunicato:

“Non accettiamo lezioni di legalità da chi oggi siede tra i banchi della minoranza dimentico di essere stato negli ultimi 10 anni al vertice delle amministrazioni comunali del nostro territorio. L’evasione e l’elusione che abbiamo stimato nell’elaborazione di questo ruolo TARI è figlia del loro tempo. Il rincaro della spesa del servizio di gestione dei rifiuti, che si registra da almeno sei anni a questa parte, è figlio del “piano di raccolta” studiato e messo in atto nel loro tempo.

I Comuni i cui regolamenti commissariali sono statimodificati per tempo dalle neo amministrazioni, erano comuni commissariati per svariati motivi ma non certo per processi di fusione: in altre parole, solo chi probabilmente non è mai entrato davvero nella materia pur avendone sempre e comunque la responsabilità politica, non sa e non riconosce l’importanza fondamentale che riveste la banca dati nella programmazione di tutte le entrate comunali. Sì perché – cari lettori – se l’Ufficio non conosce tutte le attività economiche che insistono sul proprio territorio cosa succede? Succede che un carico tributario di 100 euro – per fare un esempio – distribuito su una platea di 50 contribuenti non avrebbe evidentemente lo stesso peso pro capite, se venisse invece distribuito su una platea di 100 contribuenti. Ritengo sia un ragionamento molto facile ed intuitivo, che non necessiti di una grande esperienza “(ancorché decennale)” nell’attività amministrativa. Questo per tradurre in soldoni il peso che ciascun contribuente percepisce, senza parlare del peso “morale” e di “responsabilità civile” che la dirigenza dovrebbe sentire su di sé ogni volta che “io pago ed il mio vicino no”. Era questo il rispetto delle regole di cui l’opposizione si vanta di essere depositaria e paladina? Non siamo inconsapevoli o indifferenti al disagio finanziario che attanaglia l’economia del nostro tempo: le prime ad essere tormentate sono le famiglie e a loro (che sono il 70% circa della base imponibile TARI) è stata riconosciuta una riduzione generalizzata del tributo che in alcuni casi ha toccato anche punte del 60%.

A questo dato – che alcunopotrebbe negare essere positivissimo – va aggiunta la circostanza di fatto che si è registrata in questi mesi e che è il miglioramento tangibile dei servizi di spazzamento delle strade, di taglio dell’erba nell’arco di unperiodo estivo che si è protratto oltremodo e della manutenzione in genere del verde pubblico. Non si è potuto conseguire il medesimo ottimo risultato per le utenze non domestiche per due fattori concorrenti uno è la stima che abbiamo fatto del numero di mancate iscrizioni a ruolo tra le attività economiche e l’altro, non meno importante, è il passaggio dal sistema di tassazione TARSU al sistema TARI e ciò nella parte del territorio dell’estinto Montoro Inferiore.

A dimostrazione del peso che riveste tale cambio di regime vi è agli atti lo studio commissionato alla Maggioli nell’anno 2013 dall’amministrazione uscente del comune di ex Montoro Inferiore, studio effettuato per la elaborazione del Piano finanziario 2013 finalizzato alla deliberazione delle tariffe TARES che poi non furono applicate – né ovviamente tantomeno rese pubbliche – perché l’Amministrazione “approfittò” della possibilità riconosciuta, all’ultimo istante, dal livello centrale di procrastinare di un anno l’applicazione della nuova normativa. Anche qui, intuitivo il motivo della scelta di usufruire della proroga: le tariffe che ne sarebbero derivate erano di molto superiori a quelle TARSU ed in alcuni casi di molto superiori anche a quelle deliberate quest’anno da questa Amministrazione: RISTORANTI, TRATTORIE, PIZZERIE 19,37 €/mq contro i 12,05 €/mq di oggi, BAR, caffè, PASTICCERIE 14,57 €/mq contro i 9,57 €/mq di oggi, ORTOFRUTTA, PESCHERIE, FIORI E PIANTE 25,19 €/mq contro i 15,66 €/mq; questo per citare le tariffe che risultano essere le più alte nel piano deliberato dall’Amministrazione Bianchino. Evidentemente la fusione ha iniziato a portare qualche flebile vantaggio. I vantaggi reali, però, sappiamo che verranno dalla pervicacia con cui questa Amministrazione perseguirà gli obiettivi che ritiene siano il vero serio impegno politico da assumere nei confronti dei propri concittadini: contenere il più possibile la spesa, far emergere le situazioni di evasione ed elusione e rendere servizisempre migliori senza dimenticare però gli equilibri di bilancio. E solo dopo che saremo stati davvero solo noi al timone della gestione in ogni sua fase si potrà stabilire se abbiamo mantenuto o meno le promesse!
Ma i nostri concittadini sanno che l’onestà intellettuale ed il sentire comune ci caratterizzano e noi con loro siamo convinti che l’onestà intellettuale ed il sentire comune siano l’unico e solo preludio al rispetto delle

Source: www.irpinia24.it