Successo per l’incontro promosso dagli Agronomi di Avellino

pietro-foglia-presidente-commissione-agricoltura-regione-campaniaSi è chiuso con successo e con un ampia partecipazione il convegno dal titolo “Il ruolo dell’Agronomo nella pianificazione urbanistica e territoriale”.

Esperti, tecnici, amministratori e politici hanno preso parte all’iniziativa promossa ed organizzata dalla Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Avellino, l’INU Campania e il patrocinio della Provincia di Avellino.

Ad aprire i lavori è stato il dr. agronomo Giuseppe Freda, giovane Presidente alla guida dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Avellino eletto dopo la prematura scomparsa dello storico presidente,  dr. Tommaso Vitale.

Il giovane e brillante agronomo Freda ha illustrato alla platea i punti cruciali del dibattito ponendo attenzione sulla necessità del coinvolgimento delle diverse figure professionali, ciascuna per le proprie competenze, nelle diverse fasi della pianificazione territoriale ed urbanistica dell’intero territorio.

Freda ha reso noto che la Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali ha recentemente siglato un Protocollo d’Intesa con L’INU Campania. L’Istituto Nazionale di Urbanistica è stato fondato nel 1930 per promuovere gli studi edilizi e urbanistici e diffondere i princìpi della pianificazione.

Con la stipula del protocollo la Federazione si è resa promotrice di creare momenti di approfondimento professionale in coerenza con lo sviluppo economico del territorio campano ed in particolare con le sue aree rurali, instaurando una collaborazione finalizzata alla realizzazione di attività di interesse comune e volta all’approfondimento dei temi di interesse comune.

Freda ha tenuto a precisare che la pianificazione territoriale è una disciplina che non può essere affrontata da una sola professionalità; essa richiede, necessariamente, il coinvolgimento di una pluralità di figure professionali, ciascuna chiamata a dare il proprio contributo specifico. Tra tali professionalità un ruolo non episodico né marginale spetta al Dottore Agronomo e Dottore Forestale: in quanto, la pianificazione territoriale rappresenta una delle attività nelle quali il contributo dell’Agronomo o Forestale può applicarsi con il maggior profitto. Nella pianificazione territoriale, infatti, la validità del risultato dipende molto dalla proficua interrelazione dei diversi contributi specialistici, in quanto l’agronomo, svolgendo attività prevalentemente in ambito rurale diventa esperto conoscitore della struttura rurale, delle dinamiche e delle modalità di controllo e di gestione del territorio rurale, boschivo e “naturale” più in genere.

Quindi al via il dibattito moderato e coordinato del presidente Freda sul contributo dell’agronomo nella fase di acquisizione territoriale della conoscenza/competenza con gli interventi del Prof. Ingegnere Michele Grimaldi dell’ateneo di Salerno nonché Segretario INU Campania e il dottore Agronomo Marcello Murino, Presidente dell’Ordine degli Agronomi di Salerno e Consigliere regionale della Federazione degli Agronomi.

Spazio quindi alle relazioni sul contributo dell’agronomo e della definizione dei principi della Pianificazione Strategica con il Prof. Ingegnere Roberto Gerundo, docente presso l’ateneo di Salerno nonché Consigliere Nazionale INU e il dott. Agronomo Eligio Troisi, Consigliere INU Campania.

Il convegno è andato avanti fino al tardo pomeriggio con interventi e disamine di particolare interesse.

Di particolare interesse l’intervento del professore Ciro Picariello.

Vorrei approfittare di questo incontro per ribadire l’opportunità di abbinare il ruolo dell’agronomo con la tutela e la difesa delle aree agricole dallo sfruttamento edilizio -  ha  spiegato il professore Ciro Picariello, agronomo vicepresidente dell’Ordine di Avellino – Da qui al 2050 l’Unione Europea ha previsto una  riduzione del consumo di suolo pari a zero. In Italia nel corso del triennio precedente al 2012   sono stati distrutti ben 729 km quadrati di suolo, pari ad un’area  equivalente alla superficie  coperta dalla somma  comuni di Milano, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo. A mio avviso la prima cosa da fare è quella di  uscire da questo incontro  con un documento dal  titolo: il ruolo degli  Agronomi a tutela  e difesa delle aree agricole, chiedendo  di  arrivare al consumo di suolo netto zero, in tempi brevi , come fanno già oggi città  come Berlino, Stoccarda”.

Le conclusioni sono state affidate all’Onorevole Pietro Foglia, Presidente del Consiglio Regionale della Campania che con grande autorevolezza e competenza ha offerto validi spunti di riflessione.