Emergenza Immigrati – Nuova audizione in Prefettura. Immigrati in strada per i loro diritti

prefettura incontro immigratiAvellino – Continuano gli appuntamenti previsti dal tavolo di discussione in riferimento all’attività posta in essere per affrontare l’emergenza immigrati.
Notevoli sono stati i passi in avanti fatti dall’instaurazione del tavolo. Si è potuto, infatti, incrementare i controlli a tappeto e di vigilanza igienico sanitaria, mettere a punto con sindacati e associazioni un protocollo volto al miglioramento delle condizioni di accoglienza ed integrazione degli extracomunitari oltre che risolvere il problema del sovraffollamento trasferendo alcune persone presso altre strutture. Caso quello di Monteforte dove 18 extracomunitari sono stati spostati presso una struttura presente a Forino.
Stamane in audizione dinnanzi al Prefetto, alle associazioni e ai sindacati i comuni di Teora, Montefredane e Pietrastronina.
Bisogna sensibilizzare la cittadinanza e far capire a chi è lontano da questi meccanismi che può stare sereno – spiega il primo cittadino di Teora, Stefano Farina - ma è necessario che chi è attualmente in soggiorno da noi faccia qualcosa, si tenga impegnato altrimenti li si predispone inevitabilmente ad una relazione conflittuale e far passare il messaggio che chi viene qui non viene per occupare e sottrarre qualcosa”.
A sposare il pensiero del sindaco Farina anche il primo cittadino di Montefredane, Valentino Tropeano : “Le problematiche sono diverse e variano in base ai territori c’è bisogno di un costante monitoraggio e la città deve essere informata su tutto ciò che si sta facendo per affrontare la situazione”.

Punto nevralgico affrontato nel corso dell’incontro l’impossibilita di somministrare i medicinali agli ospiti in quanto, nonostante siano stati riconosciuti ed abbiano un codice sanitario temporaneo, non sono ancora dotati di permesso di soggiorno e ciò non gli permette di avere un medico di base e di conseguenza non gli permette la somministrazione di farmaci da banco. C’è da sottolineare inoltre che dei 400 immigrati presenti in Provincia solo 20 hanno attualmente il permesso di soggiorno mentre altri che hanno già presentato la domanda di permesso si sono visti rigettare l’istanza. C’è necessità dunque, di stringere quanto prima la rete di sorveglianza sanitaria già messa in atto da Asl e dipartimento con il protocollo previsto dal ministero della sanità cercando di adattarlo alla realtà locale.

L’Asl, intanto, si è riunita con i distretti sanitari al fine di sensibilizzare i medici di base ad accogliere visite e prescrivere medicinali non da banco almeno per risolvere momentaneamente la questione.
Molte le idee poste sul banco come una raccolta farmaci o contattare direttamente le aziende farmaceutiche per campionature a costo zero.
“Il problema sanitario non va sottovalutato – conclude il segretario generale della Cgil, Vincenzo Petruzziello – è ancora tutto da affrontare eimmigrati necessita di un piano preciso di monitoraggio con un cronoprogramma dove si evidenzi chi è destinato a fare cosa. Inoltre è necessario assicurarsi che anche la convenzione venga rispettata non solo per quanto riguarda la parte sanitaria ma anche per il resto”.
Infatti, mentre Petruzziello presentava il problema ai presenti sotto il palazzo della Prefettura erano presenti gli immigrati di Monteforte che rivendicavano i loro diritti primo tra tutti un vestiario adeguato alla stagione e l’erogazione del pocket money che dal momento del loro arrivo ad Avellino, lo scorso 6 agosto, gli è stato concesso solo una volta.