Provinciali – Intervista a Vincenzo Alaia, il più votato tra i consiglieri

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Avellino – Vincenzo Alaia è stato il più votato tra i consiglieri provinciali: ritorna, dunque, alla grande a Palazzo Caracciolo, dopo essere stato, in passato, Assessore e Presidente del Consiglio Provinciale di Avellino.

Lo abbiamo intervistato, a qualche ora dalla sua elezione:

Ancora una volta è stato eletto a Palazzo Caracciolo: uno straordinario successo personale, in una competizione che ha messo in gioco non solo alleanze di tipo politico, ma capacità di intessere solidi legami con tutti gli amministratori locali irpini.

E’ stato votato nei piccoli, nei medi e nei grandi Comuni: quali, secondo lei , le ragioni di questa più che gratificante affermazione personale?

Sinceramente – e con molta umiltà – credo che questo successo sia un riconoscimento per tutto il lavoro finora fatto, fianco a fianco con gli amministratori. Sono uno che crede alla Politica vera, quella fatta di valori, di passioni, dibattaglie sul campo.

Non sono un tecnico, né un teorico o un ‘paroliere’ della politica: cerco di andare al cuore dei problemi e ci metto sempre la faccia, in termini di dignità e capacità di mantenere gli impegni presi . Non so – ipocritamente – fare l’istrione e, anche a costo di perdere qualche voto, quando credo di non poter creare aspettative, so dire “no” a false illusioni e speranza.

Oggi non si scherza più sui destini delle persone: la Politica deve sempre e solo saper dare risposte veritiere e non chiacchiere ai bisogni delle persone

Dunque, cosa conta – oggi – in politica?

Contano l’affidabilità, la serietà, la capacità di intessere legami che vadano oltre la mera appartenenza partitica: si costruisce a piccoli passi, con una politica a misura d’uomo. Che non sia profitto, merce di scambio.

Non servono e non sono più ipotizzabili i tecnicismi ‘tattici’ di un tempo. Non ci sono pedine da ‘manovrare’. La Politica si fa stando in mezzo alla gente, ascoltando, essendo presenti, pronti a schierarsi per le ragioni e i diritti di chi non ha voce per essere rappresentato.

Si fanno le battaglie per lenire i disagi delle persone, per gestire il quotidiano e le sempre emergenti realtà del nostro territorio: linee di collegamento per gli studenti che non funzionano, scuole fatiscenti, lavori della variante sospesi, amministratori locali molto spesso lasciati soli dal governo regionale. Non serve discutere sui massimi sistemi…basta guardarsi un po’ intorno per capire quante tristi realtà ci sono da affrontare in Irpinia, che – non a caso – ha un triste primato per la percentuale altissima di suicidi.

Dunque, da domani, ‘ si ricomincia’. Quali i suoi primi impegni per la Provincia?

Sono poche ormai, ma sostanziali le funzioni della Provincia, Ente di secondo livello:io credo che una delle priorità debba essere legata alle funzioni di coordinamento, programmazione, ma anche assistenza tecnica ai Comuni , soprattutto per la rielaborazione dei Puc.

Bisognerà rinfocolare le questioni ambientali, legate al dissesto idrogeologico del nostro territorio e valorizzare sempre più le specificità e tipicità territoriali. Salvaguardare la salute dei cittadini, dando massima attenzione al monitoraggio e al registro dei tumori.

Dare massima attenzione alla Scuola. Insomma, ci sarà molto da fare. Ma l’occhio dovrà essere teso alle Unioni dei Comuni, e si dovrà cercare in ogni modo , per le funzioni di competenza, di essere quanto più vicini alle comunità locali.

Da domani, bisognerà rimboccarsi le maniche e riprendere il lavoro – bruscamente e, direi, ingiustamente, interrotto lo scorso anno!”

Allora , da domani si ricomincia. Per ora, si goda questo eclatante e meritato successo personale. Congratulazioni!!!

Raffaella Luise