Emergenza Immigrati – Passi avanti in Prefettura. FN in strada per dire stop all’immigrazione
Avellino – Continua il ciclo di audizioni dei comuni coinvolti nell’emergenza immigrati. Dopo i comuni di Mercogliano e Monteforte stamane è stata la volta dei comuni di Flumeri e Venticano. Lo scopo sempre lo stesso mettere a fuoco le criticità presenti sui singoli territori e trovare una soluzione al fine di rendere funzionante il sistema di integrazione degli immigrati.
I problemi messi sul tavolo sono sempre gli stessi primi tra tutti il sovraffollamento, integrazione e la mancanza di condizioni igienico-sanitarie adeguate.
“L’emergenza non è mai finita -dichiara il primo cittadino di Venticano, Luigi De Nisco - Già negli anni passati ci siamo resi disponibili ad ospitare gli extracomunitari ma ora come ora dobbiamo tenerci fuori dai giochi perchè abbiamo già 82 ospiti, su una popolazione totale di poco più di mille e duecento abitanti, e siamo indisponibili ad accettare ulteriori ingressi. Abbiamo chiesto, inoltre, più volte notizie all’Asl sullo stato di salute dei rifugiati presenti nel nostro territorio ma nonostante io sia la prima autorità sanitaria su Venticano non mi è stato fornito ancora nessun report specifico”.
Sulle condizioni sanitarie replica l’Asl che rimarca gli interventi periodici presso le strutture e la volontà di pianificare verifiche strutturali a tappeto sui centri che consentiranno di attenersi con maggiore puntualità ai requisiti richiesti dal ministero.
“La città ha risposto fin troppo bene a questi nuovi ingressi includendo queste persone in iniziative culturali e altro – afferma, Angelo Antonio Lanza, sindaco di Flumeri smentendo il report presentato dalla Cgil sulle condizioni precarie in cui sono costretti a vivere i rifugiati – Ciò che è stato riportato è basato su piccoli episodi che a volte sono anche causati dal fatto che alcuni di loro hanno imparato bene “il sistema all’italiana” e si mettono in condizione di creare situazioni al fine di ottenere qualcosa a loro utile”.
Intanto, nonostante le problematiche mosse, il tavolo è andato avanti con la presentazione da parte della Cgil di una bozza di accordo di programma: “La Cgil – evidenzia il Prefetto Sessa – insieme alla Uil e all’ufficio della prefettura ha stilato una bozza che prevede il coinvolgimento dei sindaci e delle associazioni di volontariato che consente a queste persone di passare il tempo attraverso lavori di volontariato ed altro”.
Le proposte messe in campo dall’accordo di programma interessano l’assistenza sanitaria, corsi di formazione e percorsi di animazione.
“Nella prossima riunione – spiega Antonio Famiglietti della Cigl – ci incontreremo con i comuni e la grande rete delle associazioni di volontariato presenti nella nostra Provincia per ottimizzare al meglio la presenza e la permanenza degli immigrati nei nostri territori. I problemi nonostante quanto negato dagli attori presenti al tavolo sono evidenti: carenze strutturali, carenze dei servizi igienico-sanitari e situazioni di lavoro nero. Noi – denuncia Famiglietti - sulle condizioni di legalità non accettiamo nulla. Questo fenomeno, che durerà a lungo, non può trovarci impreparati. Noi continuiamo a denunciare situazioni gravi che vedono coinvolte le coopertive che gestiscono un affare economico, è tutto un appalto, del denaro che scorre e dei profitti. Non possibile lucrare e quindi va cambiata la gestione dando rispetto studiando forme nuove di gestione con il nostro progetto mettiamo a disposizione i nostri iscritti, mediatori culturali, avvocati, psicologi, professori, medici pronti a creare, insieme ai sindaci e alle oltre duecento associazioni presenti in provincia che fanno capo alla Caritas, alle Misericordie e all’Anpas, una rete di assistenza ed integrazione al pubblico. Ciò che chiediamo è integrare il sistema pubblico con una modifica al sistema degli appalti. Forse – conclude il segretario Cgil- se togliamo di mezzo le cooperative e diamo le funzioni direttamente agli albergatori con un coordinamento amministrazioni locali coinvolgendo direttamente sindaci, non sbaglieremo”.
Pronta la replica delle cooperative: “Non so gli interessi della Cgil ma non è costruttivo ciò che stanno facendo – interviene Alessandro Forlenza di Angel for Life - noi quotidianamente affrontiamo problemi e con il supporto dei carabinieri, dell’asl e dei sindaci cerchiamo di risolverli anche se non neghiamo che c’è bisogno di ulteriori rafforzamenti al sistema per rispondere in maniera adeguata all’emergenza ma attualmente percepiamo 26,45 al giorno al netto dei 2,50 da dare agli immigrati e garantiamo tutto ciò che è presente nel progetto e nel bando prefettizio dando tutta l’assistenza necessaria”.
Sulle accuse di sovraffollamento e di un caso di subappalto mossa dalla Cgil, perpetrata dall’assozciazione “Angel for Life”, Forlenza afferma: “Nelle strutture di nostra competenza presenti nei territori di Venticano, Flumeri, Teora e Pietrastornina, i numeri sono al di sotto di quanto fissato. Per quanto riguarda il caso di subappalto evidenziato dalla Cgil non esiste in quanto la cooperativa “Stella Irpina” ha in forza un ostello della gioventù ed eroga servizi di vitto e alloggio il resto, mediazione linguistica, culturale, assistenza sociale al momento dell’arrivo, screening con redazione di curriculum vitae del ragazzo , preparazione del c3 per la questura nel momento in cui vanno a chiedere asilo politico, spiegazione dei loro diritti e doveri nel momento in cui ottengono asilo politico, è erogato da noi”.
Nel frattempo, mentre nelle sale della Prefettura era in corso il tavolo di concertazione alla presenza del Prefetto, Carlo Sessa, in strada esponenti di Forza Nuova manifestavano pacificamente con uno striscione che chiedeva lo stop per ulteriori ingressi di immigrati nel nostro Paese “Basta l’immigrazione. Fermiamo l’invasione”.
“Ciò che si sta facendo in questo momento è un’ingiustizia senza precedenti e non porta a nulla di buono – spiegano gli esponenti di Forza Nuova – non siamo xenofobi perchè siamo pronti ad aiutare queste persone ma nei loro territori promuovendo uno sviluppo in loco”.