Irisbus – Giovedì incontro al Mise. I sindacati:”No alla mobilità. Non disponibili a speculazioni”

incontro sindacati irisbusAvellino – In vista dell’incontro con il Mise fissato per giovedì prossimo, le Segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Failms unitamente alla Rsu della Irisbus si sono riunite al centro Sociale Samantha Della Porta per esaminare la delicata vertenza Irisbus e per condividere una posizione unitaria da assumere al tavolo ministeriale.

Una convocazione importante per decidere le sorti dell’azienda dato che si teme qualche colpo di scena.

“Le voci che arrivano da Roma – spiega il segretario generale della Uilm, Gaetano Altieri – ci preoccupano perchè sappiamo che non si è ancora conclusa l’intesa di acquisizione dello stabilimento tra la King long Italia e la Fiat ed inoltre si profilano ipotesi di mobilità che interessano i lavoratori. Un passaggio che non ci da le stesse garanzie che potrebbe darci l’articolo 47 con la “soluzione di continuità” perchè con la mobilità le cose, nonostante un accordo, potrebbero complicarsi. Giovedì andremo a Roma a ribadire questo sperando che quest’incontro sciolga tutti i nodi che interessano questa vertenza”.

“Non vorrei che giovedì ci troviamo di fronte all’ennesimo scandalo – dichiara il segretario generale della Fiom Cgil, Sergio Scarpa – La strada per la conclusione di questa vertenza è tutta in salita. Dal primo gennaio 2015 Fiat ha esplicitamente detto che non vuole pù sapere nulla dei lavorator. Il ministero si è proposto in prima persona a concludere la vertenza e deve continuare con l’impegno preso senza scaricare colpe su di noi facendo finta che non sia successo nulla. Il Governo si assuma le sue responsabilità”.

Mettere in mobilità i lavoratori, dopo tre anni di lotta, è un modo vigliacco per buttare tutto a mare – incalza il segretario dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Oliviero – Vogliamo un accordo che garantisca i lavoratori e questo modo non da nessuna garanzia. Noi non molliamo”.

Pensiero condiviso anche dai segretari Failms e Fim Cisl: “La partita che stiamo giocando è ancora incerta ma bisogna essere chiari e decidere cosa si vuol fare oggi per il domani ma soprattutto per il futuro di questo stabilimento. L’attesa è stata lunga – notano – ma non dobbiamo perdere la presenza di quel tavolo mettendo in campo tutti i crismi”.

Entro tre mesi dobbiamo capire di che morte dobbiamo morire - conclude il segretario della Fismic, Giuseppe Zaolino - Dobbiamo dire che bisogna fare chiarezza perchè il quadro finale è ancora possibile cambiarlo. Dobbiamo puntare ad avere il massimo perchè noi ce lo meritiamo. QUesto è il periodo per raccogliere ciò che abbiamo seminato e non per buttare via tutti i nostri sforzi. Noi non siamo disponibili alle speculazioni. Il sindacato nazionale deve sapere che tutto il sindacato irpino è sulla stessa lunghezza d’onda. Il Governo pensa di camuffare una questione al fine di dare benefit all’imprenditore privato ma noi non siamo pronti a cedere perchè dobbiamo ridare dignità ai lavoratori altrimenti saremo complici di una speculazione nazionale”.

Intanto, le segreterie provinciali rimarcano la loro posizione attraverso un comunicato che sottolinea come “nei vari incontri ministeriali le varie ipotesi di avvio di procedure di mobilità avanzate dalla Fiat e sostituite dal ricorso alla cassa integrazione in deroga, hanno incontrato la condivisione di tutti i soggetti presenti al tavolo ministeriale proprio per assicurare la continuità lavorativa con il nuovo soggetto imprenditoriale. Le Segreterie Provinciali auspicano che l’incontro ministeriale possa caratterizzarsi dello stesso equilibrio mostrato dal Vice ministro De Vincentis negli incontri ministeriali precedenti e che non ci siano manovre per calpestare la dignità dei circa 300 lavoratori interessati al passaggio nella nuova Società appena costituita”.