Castaldo allo scadere fa impazzire il Partenio, per i Lupi buona la prima!!!
Avellino - E’ sempre e solo lui l’uomo in più, in forse fino all’ultimo ma alla fine titolare. Onnipresente in ogni azione pericolosa, genio dalla giocata sopraffina e, quando serve, anche goleador … questo è Gigi Castaldo, 32 anni ma grinta di un ragazzino. Una sua perla allo scadere fa conquistare i primi tre punti ad un Avellino molto, ma veramente molto sottotono. Rastelli dovrà rivedere qualcosa ma per il momento si gode il suo jolly e la prima vittoria di questa nuova stagione.
IN CAMPO. Rastelli recupera Castaldo in extremis e non ci pensa su due volte ad affiancarlo ad Arrighini fin dal 1’. Nessun altra sorpresa nel 3-5-2 del tecnico di Scafati, mediana confermata e tra i pali c’è Gomis. In opposizione ai Lupi la Pro Vercelli di Scazzola ripropone il modulo che l’ha resa nota in Lega Pro: 4-3-3 sostenuto dal tridente Di Roberto-Marchi-Fabiano.
PRONTI VIA. Inizio lampo dell’Avellino che però ha una valenza effimera in quanto, causa un Konè non troppo ispirato e un Castaldo marcato stretto, non riesce a sfondare. Nonostante ciò, i padroni di casa spinti dal solito bomber ex-Stabia si rendono pericolosi proprio con quest ultimo alla mezz’ora; questi, servito da Arrighini in area, calcia a botta sicura ma purtroppo si vede negare la gioia del gol dall’intervento provvidenziale di Cosenza che devia in corner la sua conclusione.
FOLLIA ARDIZZONE. I nervi sono tutt’altro che saldi. Dopo le ammonizioni di Fabbro e Matute, maturate nei primi minuti, Ardizzone ( anche lui già ammonito ) entra in maniera scordinata e cattiva su Arrighini lanciato a rete e si fa cacciare dal signor Pezzuto di Lecce lasciando in dieci i suoi.
Intanto Schiavon approfitta del vuoto a centrocampo e dai 30m fa partire un bolide (41’) che scalda i guanti di Russo che risponde presente.
4-3-3. Nella ripresa Rastelli intuisce che bisogna cambiare qualcosa e forte anche della superiorità numerica mischia le carte: Fuori Fabbro, dentro Comi il quale si unisce a Castaldo ed Arrighini davanti mentre Zito e Bittante, scalati a terzini, si alternano nell’affondo. La mediana resta invariata.
SCUDO PRO VERCELLI. Gli ospiti si barricano dietro e l’Avellino, davvero poco ispirata anche dopo il cambio di modulo, non riesce a pescare il jolly. Inoltre, l’estremo difensore Russo si fa valere su Arini (85’) che calcia forte sul primo palo ma questi neutralizza la minaccia.
SEMPRE LUI. Allo scadere, quando le speranze sembravano essere svanite, è Castaldo a far impazzire il Partenio. Sugli sviluppi di una punizione di Schiavon, Comi fa torre all’ex-Stabia che batte Russo con una zuccata vincente.
E’ delirio sugli spalti, i tifosi urlano a squarciagola il nome del loro eroe che, quest oggi anche in veste di capitano, trova per l’ennesima volta il guizzo giusto e porta in trionfo i suoi. Non un grande Avellino, sia chiaro, ma un grande Castaldo. Personalità da vendere e colpi da vero campione! Alla piazza e anche alla società poco importa della prestazione generale, su quella ci lavorerà Rastelli in seguito, quello che importa è aver agguantato i tre punti e nel frattempo tutti si coccolano il gioiellino Castaldo.
di Michael Mambri