Patto per lo sviluppo – Aree interne al vaglio dei sindaci. Le parti sociali: “Fate presto”

patto sviluppo sindaciAvellino – La Regione è disponibile ma per ottenere i finanziamenti servono i progetti. Sta ai sindaci, adesso, rendere le idee fattibili ed esecutive. Questo il nodo centrale che ha caratterizzato l’intera discussione di questo pomeriggio tra i sindaci dell’alta irpinia e le parti sociali riunitesi a Palazzo Caracciolo per discutere del progetto di sviluppo sulle aree interne.

L’alta Irpinia è candidata ad area pilota delle aree interne ed Avellino ha tutte le carte in regola per essere capofila – hanno spiegato i sindacati – è tutto nelle nostre mani ma dobbiamo muoverci, non abbiamo molto tempo. Solo insieme possiamo ottenere risultati. Da tre anni a questa parte questo tavolo ha prodotto pochi risultati e la Regione, il più delle volte ci ha snobbato, dobbiamo invertire questa tendenza perchè possiamo farlo, possiamo competere e vincere questa battaglia. Sta a voi saper sfruttare al meglio quest’opportunità”.
“Tirate fuori i vostri sogni dal cassetto – ha commentato Giacinto Maioli di Confindustria- e tentate di unirli con un filo rosso che abbia coerenza tra di voi e che rispetti il dettato della delibera e se avete bisogno di un tavolo che vi coordini, noi siamo siamo qui”
“Il nostro grido d’allarme – ha spiegato Simeone, segretario generale della Uil – è che se per fine agosto non abbiamo uno strumento tale da poter concorrere con quelli presentati dalle altre aree candidate al ruolo di capofila perdiamo tutto. Non possiamo stare ulterior tempo fermi”.
“Ci viene data l’opportunità di presentare un’idea di progetto pilota replicabile che dimostri che le aree interne possano essere una risorsa per la spesa fondi comunitari ma c’è un problema ogni Regione avrà un solo territorio pilota e la candidatura dell’altairpinia è debole – precisa Lucio Fierro del Cna – e solo attraverso il consenso ampio delle forze sociali e l’impegno di tutti è possibile rafforzare questa candidatura. E’ vero le questioni generali sono tante ma è anche vero che non è questo che ci rende competitivi c’è bisogno di qualcosa di più, di uno scatto che ci faccia dire: “per 10 milioni di euro quale interesse ha una priorità maggiore?”C’è esigenza di chiudere”.
I sindaci, dopo un primo momento di disorientamaneto, alla fine dell’incontro si sono resi disponibili a pensarci e ad interloquire con tutti gli altri sindaci interessati al fine di trovare un’intesa per la redazione di un progetto pilota e poi convocare in queste settimane un nuovo tavolo di concertazione per discutere di quanto redatto.