Dante Alighieri (Av) – Dall’eccellenza al degrado. Ecco la storia dell’ex scuola media

scuola dante alighieriAvellino - Come possono i cittadini avellinesi dimenticare la storia di una scuola media  lunga oltre 80 anni?

Gli ultimi due presidi della struttura di via Piave sono stati Giovanni Tafuro e Anna Lucia Criscitelli che hanno guidato gruppi di docenti pronti ad offrire, oltre alle ore di lezione, anche corsi pomeridiani per gli studenti. Fra i tanti progetti ricordiamo i corsi informatici, attività sportive, corsi di tarantella montemaranese, progetto restauro, progetti lettura, concerti di fine anno, spettacoli teatrali.

Purtroppo i ricordi di tanti vecchi alunni sono stati messi a rischio all’inizio del 2012, quando emersero problemi legati allo stato di sicurezza dell’edificio. Non solo. Infatti, il Piano di dimensionamento governativo prevedeva l’accorpamento della Dante Alighieri ad un’altra scuola. Sebbene tante realtà scolastiche presentavano un numero di alunni inferiori rispetto a quelli della Dante, la preside Criscitelli cercò di far capire che si poteva iniziare con l’accorpamento di quelle realtà, piuttosto che da una scuola con oltre 500 studenti! Tuttavia a settembre 2012 la Dante Alighieri non è stata riaperta a via Piave ed è stata legata alla scuola elementare Luigi Perna. Ciò ha determinato anche la perdita del nome e l’inserimento nel sesto circolo (Istituto comprensivo Perna-Alighieri).

Ieri sera dei vandali hanno incendiato due aule della vecchia scuola di via Piave. Ciò ci ha portato a fare una cronistoria delle vicende che si sono verificate negli ultimi tempi nella struttura abbandonata.

Aprile 2013:

Si verificano atti vandalici all’interno dello stabile: allagamento della palestra, porte divelte, muri imbrattati con delle bombolette spray. Ciò accadde nella notte del 14 aprile. Ad accorgersene furono alcuni dipendenti dell’ex istituto scolastico che allertarono i carabinieri, contattandoli al 112, i quali, giunti sul posto, effettuarono i rilievi necessari cercando di individuare i responsabili. I vandali, oltre ad arrecare danni alla struttura,  rovistarono nei fascicoli ancora presenti nell’ex edificio scolastico, aprendo gli archivi. Non soddisfatti misero a soqquadro i locali. I carabinieri, al comando del Capitano Gabriele Papa, hanno seguito tutte le piste anche se, quella che è apparsa più verosimile, è stata quella di una bravata di adolescenti in cerca di emozioni forti.

Agosto 2013:

Ignoti eseguirono un raid vandalico nell’edificio dell’ex scuola media. I ladri entrarono nell’edificio portando via attrezzature informatiche della sala multimediale, mettendo a soqquadro le stanze e scaricando sui pavimenti gli estintori. A dare l’allarme è stata la dirigente scolastica Ida Grella. Su quanto accaduto ha indagato la squadra mobile di Avellino. Il Sindaco, Polo Foti, ha espresso sdegno e amarezza per l’azione vandalica ai danni della scuola: “totale è la solidarietà mia e della Giunta municipale verso la dirigenza e la comunità scolastica della Dante Alighieri. Le scuole rappresentano un fondamentale presidio di legalità e di educazione alla civile e democratica convivenza. Ogni atto di violenza contro l’istituzione scolastica deve essere percepito come offesa all’intera comunità cittadina e suscitare in ognuno di noi non soltanto una ferma condanna, ma anche lo stimolo a contribuire, ciascuno per la propria parte, all’affermazione dei valori della legalità e della coesione sociale”. Un sentimento di profonda amarezza lo esprimette anche l’assessore alla Pubblica Istruzione, Lucia Vietri: “sono vicina alla dirigente scolastica Ida Grella che si dedica da sempre con straordinario impegno alle attività didattiche e organizzative della sua scuola . Il mio auspicio è quello di promuovere con vigore ed efficacia azioni tese a diffondere una nuova cultura della scuola in modo da arginare fenomeni deplorevoli di vandalismo come questo. E’ evidente che il gesto manifesta un problema di grave malcostume che va condannato anche perché sintomo della mancanza di consapevolezza che la scuola è un bene pubblico e come tale va rispettato”.

Dicembre 2013:

Movimento azione socialeIl Movimento Azione Sociale denunciò il degrado raggiunto dalla scuola:  “Nella nostra città si assiste purtroppo in modo sistematico e frequente all’abbandono e al degrado dei beni di interesse pubblico. Certamente l’immagine della nostra città diviene ancora più desolante quando la politica non solo si disinteressa ma addirittura tende ad evitare la questione relativa all’edilizia scolastica. In particolare si assiste, nel cuore della città, al progressivo degrado  della storica scuola media Dante Alighieri, chiusa dal mese di settembre 2012, per mancanza di idoneità statica della struttura e da quel momento lasciata desolatamente abbandonata al proprio destino. Su tale questione intendiamo però rimarcare un aspetto. Tutti gli addetti ai lavori, politici compresi, erano perfettamente a conoscenza delle condizioni strutturali dell’Istituto e della necessità di effettuare interventi finalizzati all’adeguamento sismico del patrimonio pubblico. Era stato infatti predisposto un Piano Comunale di Protezione Civile, alla luce dei provvedimenti della Giunta Regionale della Campania dell’anno 2003, che confermavano l’assenza di adeguamenti strutturali della Scuola Media Dante Alighieri. Se quindi da un lato c’è stato un silenzio colpevole sulle reali condizioni della scuola, diventa assolutamente ingiustificabile l’assoluta inerzia della maggioranza comunale di centrosinistra nel porvi rimedio. Se quindi la Giunta Galasso ha avuto le sue responsabilità sulla vicenda, non ha certamente iniziato con il piede giusto la nuova maggioranza del sindaco Foti. A parte le mirabolanti promesse in campagna elettorale di esponenti dell’attuale maggioranza, che prevedevano addirittura progetti di riqualificazione della Dante Alighieri sul modello scuola olandese, con realizzazione di Centri Sportivi, laboratori per attività interdisciplinari e parcheggi interrati… nulla è cambiato. Anzi la nuova maggioranza Foti ha perso un’importante occasione di utilizzare fondi europei in materia di Edilizia Scolastica, che prevedevano la messa in sicurezza e la nuova costruzione di edifici scolastici per gli anni 2014, 2015 e 2016. In tal caso la Giunta Foti avrebbe avuto quindi la possibilità concreta di  restituire alla città un pezzo di storia e di consegnare alla comunità un importante plesso scolastico. Le nostre forti perplessità sulle strategie messe in campo dall’Amministrazione e sulle capacità politiche di affrontare con tempestività ed efficacia le questioni urgenti, hanno avuto purtroppo nuove conferme. L’assessore Barra ha confermato che sulla Dante Alighieri esiste uno studio di fattibilità in corso e ha chiesto agli avellinesi di sperare nella nuova programmazione europea. Si naviga a vista!”

Giugno 2014:

Alle ore 15’50 circa, dell’8 giugno, i Vigili del Fuoco di Avellino sono dovuti intervenire in via Piave ad Avellino, per un incendio sviluppatosi all’interno dell’ex scuola  secondaria di 1° grado Dante Alighieri. Infatti alcuni residenti del posto notando la fuoriuscita di una densa coltre di fumo nero dalle finestre dell’edificio, hanno avvisato la sala operativa di Contrada Quattrograna. L’incendio è stato localizzato in una stanza del primo piano, ed’è stato spento tempestivamente. I locali dell’edificio in disuso, sono stati messi in sicurezza, e consegnati ai tecnici del comune di Avellino.

Luglio 2014:

Dopo l’incendio appiccato agli uffici della segreteria lo scorso 8 giugno, ancora un raid vandalico ai danni della scuola Dante Alighieri di via Piave. Infatti, intorno alle ore 20.oo di ieri sera, alcuni residenti hanno dato l’allarme ai Vigili del fuoco per via del fumo che usciva da una delle aule al secondo piano dell’edificio. Giunti sul posto i caschi rossi sono intervenuti immediatamente per domare l’incendio. Pure in questo caso sono andate a fuoco suppellettili e alcuni documenti. Su quanto accaduto, stanno indagando gli agenti della Questura di Avellino.

f5 Gianluca festaL’ex vicesindaco, Gianluca Festa, durante la campagna elettorale delle amministrative 2013 spiegava così come riqualificare la struttura: “Il nostro obiettivo è ricostruire la scuola secondo i più moderni canoni di edilizia scolastica, badando alla sicurezza, al risparmio energetico ed all’efficienza. La Dante Alighieri rappresenterà un modello dell’edilizia scolastica che cercheremo di riproporre anche per gli altri istituti del capoluogo. La sicurezza dei nostri figli e la garanzia di un ambiente scolastico, idoneo sul fronte didattico, costituiscono una nostra priorità amministrativa. Per realizzare l’idea è necessario effettuare un intervento finanziario che prevede l’uso di diverse fonti di finanziamenti tutte integrate in un’unica proposta. Tra queste: il project financing, leasing pubblico, contributi europei, direttiva Miur 26 marzo 2013, fondo di finanziamento Jessica. Dunque all’interno del perimetro che delimita la scuola del capoluogo irpino, nascerà un Civic Center. Cioè un plesso che prevede anche altre attività e strutture”.

Nella mente di Festa c’era un centro sportivo (con attività per bambini e mamme in gravidanze), una scuola di inglese (con corsi madrelingua pomeridiani), laboratori per attività interdisciplinari (culinarie, musicali e formative su mestieri e artigianato). Senza escludere un parcheggio interrato ed un bar per attività di ristoro. Ma allo stato attuale che si fa? Si aspetta la nascita di un Comitato per la Dante sul modello di quello noto come Comitato per l’Eliseo?

La soluzione non è abbattere (anche se è più facile distruggere), ma fare l’adeguamento sismico. I danni arrecati negli ultimi anni sono particolarmente ingenti. La struttura è di proprietà del Comune di Avellino che dovrà ora farsi carico delle spese per la ristrutturazione, ma si faccia aiutare dai consigli dei cittadini per la riqualificazione!